Ibrahimovic al Milan: Gattuso sa perchè è un rischio
I tifosi rossoneri sognano al pensiero di un ritorno a casa di Ibracadabra, ma c’è più di una ragione per cui sarebbe il caso di andare con i piedi di piombo.
I tifosi rossoneri sognano al pensiero di un ritorno a casa di Ibracadabra, ma c’è più di una ragione per cui sarebbe il caso di andare con i piedi di piombo.
I rossoneri di Gattuso guardano con ottimismo la stagione appena iniziata ed i motivi sono molteplici
Di fronte a tre ex col dente avvelenato, due in campo e uno in panchina, il Milan si gioca l’ultima chance per restare aggrappato al treno europeo.
Il timore evocato da mister Mihajlovic alla vigilia si è drammaticamente materializzato dopo la sconfitta interna contro il Bologna. Bonaventura, uno dei pochissimi a salvarsi, ci mette la faccia; il tecnico rossonero, Cerci e quasi tutti gli altri calciatori del Milan la perdono irrimediabilmente.
Sia il tecnico rossonero, che non ha mai sconfitto il Napoli, sia l’attaccante brasiliano, chiamato a sfatare la leggenda del numero 9, domenica sera sfidano i fantasmi di un passato ingombrante. Ancora in dubbio Antonelli, per il resto definite le scelte di Mihajlovic: Bacca in avanti accanto a Luiz Adriano e Kucka al posto di De Jong.
Il centravanti brasiliano è indubbiamente una delle note più liete di questo inizio di stagione in chiaroscuro del Milan. Ma preoccupa il precedente della maglia numero 9 e del primo gol segnato in rossonero all’Empoli. Prima di lui era toccato recentemente a Fernando Torres e Destro: la loro carriera a Milanello è durata appena 6 mesi.
Dalla Francia annunciano l’accordo del Paris Saint Germain per Angel Di Maria e la prossima chiusura dell’affare Lacazette, così Ibrahimovic sarà libero di tornare al Milan. Sul fronte Romagnoli, il ragazzo fa sapere di volere solo il Milan e intanto la Roma mostra segni di apertura: chiude per Salah, si avvicina a Dzeko e adesso avrà bisogno di vendere.
Con l’obbligo di limitare le rose a 25 elementi, uno dei problemi principali è vendere i giocatori in esubero, operazione spesso resa difficile dall’ostruzionismo dei protagonisti. Eppure in Italia c’è chi riesce a farlo con grande abilità, la Juventus, capace di vendere Ogbonna addirittura per 12 milioni di euro. E al Milan sono in tanti con il foglio di via.
Importante summit di mercato tra Berlusconi, Galliani e Mihajlovic a poche ore dalla partenza per la Cina. Per Ibra si attende solo una sua decisione, mentre l’attacco a Romagnoli sarà sferrato dopo il closing societario con Mr. Bee. Intanto si fa largo l’ipotesi Soriano, ma al Milan ci sono tanti uomini da cedere.
L’amichevole prestigiosa persa contro il Lione per 2-1 ha evidenziato note liete (il terzo gol consecutivo di un Poli già pronto, oltre ai giovani Calabria e Donnarumma) ma anche diversi problemi che Mihajlovic dovrà iniziare a risolvere: il nodo De Jong in regia e soprattutto una difesa colabrodo.
Oltre a monitorare continuamente la situazione legata al difensore Romagnoli, Adriano Galliani è al lavoro per trovare un equilibrio al reparto offensivo del Milan, attualmente decisamente in sovrannumero. Sono ben nove gli attaccanti a disposizione di Mihajlovic e manca ancora la ciliegina sulla torta di fine mercato: Zlatan Ibrahimovic.
La giornata rossonera ha avuto un sussulto con l’ultima, per molti esagerata, offerta del Milan per Alessio Romagnoli: 25 milioni, per altro rifiutati ancora dalla Roma. Il club rossonero ha lasciato intendere che oltre questo limite non intende esporsi, ma la sensazione è che qualcosa possa ancora succedere.
Colpo di scena nella trattativa per il difensore francese. Quando sembrava tutto pronto per un addio doloroso, è arrivato il comunicato dell’Ac Milan che ha annunciato il prolungamento annuale del contratto di Mexes. A questo punto Galliani potrà continuare a lavorare sul centrale della Roma, ma senza l’assillo di prenderlo subito.
Sono ben 14 i rossoneri che potrebbero cambiare casacca la prossima stagione. Da Mexes, Pazzini e De Jong in scadenza di contratto, fino a van Ginkel e Destro per fine prestito. Naturalmente, per decidere come operare, conterà molto anche il parere del nuovo allenatore…quando arriverà.
Individuati i due principali obiettivi della prossima stagione: Ciro Immobile, sempre più ai margini al Borussia Dortmund e Andrea Bertolacci, per il quale Galliani sembra aver trovato già un accordo con l’amico Preziosi del Genoa. Ma il mercato del Milan non si fermerà qui, servirà almeno un altro centrocampista e anche un difensore centrale.
Il lunedì di Genoa-Torino ha bruciato l’ultimo mini-obiettivo e consegnato ai rossoneri l’ennesima delusione di stagione: con la vittoria ottenuta dal Grifone infatti, il Milan è già praticamente condannato ai preliminari di Tim Cup del prossimo anno, visti i sei punti di distacco dall’ottavo posto occupato dall’Inter. L’ennesimo fallimento di mister Inzaghi.
La rete segnata alla sua ex squadra non cambierà il destino di Mattia Destro, pronto al rientro in giallorosso a fine stagione. Intanto i rossoneri potrebbero aver già trovato il sostituto: si tratta del brasiliano Gabygol, classe 96’, che il Santos lascerebbe al Milan pur di mantenere Robinho.
L’ex centravanti milanista traccia le linee guida per costruire una squadra nuovamente vincente, partendo da un elemento cardine
L’ex attaccante di Udinese e Roma esprime un severo giudizio sul centravanti del Milan, ancora non integrato nei meccanismi dell’attacco rossonero
Il capocannoniere di una delle più travagliate stagioni rossonere potrebbe essere sacrificato sull'altare della ricostruzione totale della squadra. Monaco e Liverpool sembrano interessate al talento francese per il quale il Milan potrebbe ottenere 12-15 milioni dopo averlo preso a parametro 0.
In attesa che si sappia qualcosa di più dei possibili sviluppi societari sull’asse Arcore-Estremo Oriente, Galliani è già al lavoro per mettere a posto il nuovo mosaico rossonero. Ben 11 calciatori del Milan lasceranno il club, tra cui Destro. Per la maglia numero 9 Falcao è il favorito, su Bacca, Leandro Damiao e Ibrahimovic.
Dopo la squallida prestazione dei rossoneri a Udine e le polemiche sugli spifferi relativi al presunto scontro frontale tra Inzaghi e parte dei calciatori, stasera il Milan torna in campo e Inzaghi sceglie di tornare all’antico: i centravanti Destro e Pazzini in panchina e Menez al centro dell’attacco.
Alla vigilia del match contro i friulani di Stramaccioni, il tecnico evita di parlare del futuro del Milan e già rimpiange il presidente onorario. La cessione della società è ormai prossima ma la squadra non può permettersi ulteriori distrazioni. Non convocati Alex e Montolivo. Galliani intanto lavora al rinnovo del prestito di van Ginkel.
Stoccata dell’ex centrocampista rossonero ai due acquisti italiani di gennaio, mentre per lo spagnolo arrivano parole di elogio
Dopo un inizio difficile, la mezzala olandese appare sempre più inserito nei meccanismi rossoneri e alla vigilia del derby dichiara il proprio amore: «Gloria, passione e... #weareacmilan!». Intanto Galliani avvia i contatti con il Chelsea per tenerlo a Milanello. In ottica derby buone notizie da Destro, recuperato e pronto ad affrontare la sua ex squadra.
L’infortunio subito domenica sera dopo uno scontro con Mesbah aveva fatto pensare al peggio. Gli esami invece hanno scongiurato complicazioni e a meno di sorprese, Mattia Destro sarà a disposizione di Inzaghi contro la sua ex squadra. A rischio conferma invece Cerci, scavalcato nelle gerarchie dallo spagnolo Suso.
L’ex attaccante italiano ipotizza un ritorno alla Roma per il centravanti marchigiano che non è riuscito ancora ad imporsi con la maglia rossonera.
La preziosa vittoria ottenuta a Palermo illumina la stagione rossonera e regala al futuro di Inzaghi qualche speranza in più. La verità però è che questo Milan continua a non convincere e che, Menez a parte, c’è davvero poco altro su cui poter contare per un rilancio completo.
L’ex centravanti argentino analizza il momento dell’attaccante milanista che ancora non ha convinto pienamente
Malgrado l’ottima prestazione nell’amichevole contro la Reggiana e gli apprezzamenti ricevuti perfino da Berlusconi, contro i rosanero Inzaghi punterà su un terzetto d’attacco formato da Bonaventura, Menez e l’ex granata. Panchina anche per Destro. Così il Milan cercherà di sfatare l’incubo trasferta (finora solo 13 punti sui 39 a disposizione).
Il manifesto presidenziale di appena un mese e mezzo fa sembra già pronto ad essere sconfessato con le probabili cessioni di El Shaarawy e De Sciglio. Oltre ai due ex enfant prodige rossoneri, la rosa del Mila attuale può contare su altri 8 italiani, ma 3 di loro devono ancora essere riscattati.
Con Mattia Destro sempre più vicino ad un ritorno alla Rome e con Pazzini in scadenza di contratto, il Milan è alla ricerca di un nuovo centravanti per il futuro. Immobile rappresenta la nuova suggestione rossonera. Oggi Galliani ha incontrato l’agente dell’attaccante e sono attesi sviluppi a breve.
Iniziano a delinearsi gli scenari del prossimo mercato rossonero, anche se manca ancora il tassello più importante, quello del nuovo allenatore. Alcune operazioni però sembrano già in dirittura d’arrivo, ad esempio il mancato riscatto di Mattia Destro dalla Roma, con conseguente risparmio di 16 milioni di euro. L’olandese del Chelsea potrebbe essere trattenuto.
Spettacolare anticipo del sabato della 28^ giornata del campionato di serie A. Di fronte il balbettante Milan di Inzaghi e il Cagliari dello Zeman bis. Per i rossoneri una prova decisiva: un’eventuale vittoria (la nona in campionato) darebbe un po’ di respiro al tecnico piacentino, una sconfitta (anche qui la n. 9) sarebbe decisiva per il cambio di panchina.
Ennesima sbandata difensiva nei minuti finali che consente la rimonta ad una coraggiosa Fiorentina. Una partita discreta dei rossoneri salva la panchina di Inzaghi, ma a questo punto non c’è più nulla per cui lottare. E in attesa di scoprire il nome del prossimo tecnico, fioccano i paragoni con Clarence Seedorf.
Il Milan gioca il posticipo delle 19.00 sul campo di una Fiorentina non brillantissima e Filippo Inzaghi avrà di fronte uno dei suoi papabili successori, Vincenzo Montella. Le ultime sulla formazione rossonera danno per titolari Menez e Destro con Honda alle loro spalle, Abate è recuperato mentre Cerci è destinato alla panchina.
Fuori uso Montolivo e De Jong (infortunati) e Poli (squalificato), per Inzaghi inizia a materializzarsi il rebus formazione in vista del match di lunedì sera contro la Fiorentina. Provato in mezzo al campo un terzetto formato da Van Ginkel, Suso e Bonaventura.
Al termine di una domenica convulsa, caratterizzata da riunioni, telefonate, riflessioni in seno alla dirigenza rossonera la decisione è stata quella di lasciare Pippo Inzaghi al suo posto ancora per un’altra settimana. E lunedì il Milan va al Franchi contro la Fiorentina.
In caso di ennesimo stop, quella contro il Verona potrebbe essere l’ultima volta di Inzaghi sulla panchina del Milan. Il tecnico è apparso sereno e concentrato ma il dato di fatto è che la squadra gioca male e non tira più in porta. E domani sarà Cerci a guidare l’attacco rossonero.
Lavoro a parte per il centrocampista rossonero, unico ancora a disposizione dei tre titolari (Montolivo e De Jong sono infortunati). Contro il Verona Inzaghi sarà costretto a varare un reparto rivoluzionato. E intanto Galliani è tornato a Milanello per proseguire il lavoro con lo staff tecnico.
L’ex campione rossonero analizza il difficile momento della sua vecchia squadra
Malgrado l’assenza di Berlusconi (quarto venerdì nelle ultime cinque settimane che il presidente salta la visita alla squadra), il Milan si prepara con cura alla trasferta sul campo del Chievo. Inzaghi predica calma e cerca un filotto di vittorie: «Importante la continuità di risultati».
L’ex attaccante rossonero ha le idee chiare sullo schieramento tattico che dovrebbe utilizzare Inzaghi: «Il centromedianometodista davanti alla difesa ed il fantasista dietro le punte sono gli attuali punti cardini di questo modulo»
L’ex calciatore del Milan fa il punto dopo l’incoraggiante successo dei rossoneri sul Cesena ed in vista dei prossimi impegni: «Andrà trovato un posto anche per Cerci».
Il ds della Roma ha parlato nuovamente dell’affare che ha coinvolto i giallorossi ed il Milan nel trasferimento in rossonero del centravanti: «Qui a Roma era frenato».
La preziosa vittoria contro il Cesena risolleva il morale dei rossoneri, dopo un periodo decisamente negativo. In gol l’ex atalantino, ben supportato dal talento del francese. Prestazione negativa invece per Destro, ma Inzaghi è pronto ad aspettarlo: «Lasciamolo lavorare serenamente».
Contro il Cesena il tecnico rossonero si gioca la panchina. Dopo aver schierato 23 formazioni diverse nelle prime 23 giornate di campionato, al Milan sperano che finalmente Inzaghi azzecchi quella giusta su cui puntare da qui fino a fine stagione. E per il prossimo anno spazio a uno tra Conte, Montella o Donadoni.
In attesa di concludere una stagione sempre più difficile e ormai senza più alcun obiettivo da raggiungere, la dirigenza rossonera inizia a muoversi per l’anno prossimo. Il centrocampista olandese non rinnoverà il contratto in scadenza e raggiungerà Van Gaal a Manchester. Occhi puntati sui due registi di Atalanta e Empoli.
La crisi pressochè irreversibile del Milan impone alla società scelte drastiche. In caso di risultato negativo contro il Cesena ed eventuale licenziamento di Inzaghi perde quota la candidatura di Tassotti, mentre si fa largo il nome di Donadoni, coinvolto nel caos societario del Parma.
Ennesima figuraccia rossonera al cospetto di un ottimo Empoli. Alla fine il Milan rimedia un pareggio che sta stretto agli uomini di Sarri. Dal tecnico toscano una lezione di calcio a un disperato Inzaghi.