25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Calcio | Serie A

Carica Inzaghi: «Il Milan deve tornare in Europa»

Malgrado l’assenza di Berlusconi (quarto venerdì nelle ultime cinque settimane che il presidente salta la visita alla squadra), il Milan si prepara con cura alla trasferta sul campo del Chievo. Inzaghi predica calma e cerca un filotto di vittorie: «Importante la continuità di risultati».

MILANO - Sarà stata la grande serata europea dei club italiani o magari solo aver visto lo spettro di Jerzy Henryk Dudek (il portierone polacco a cui sono legati alcuni degli incubi peggiori della storia milanista), estrarre le palline dall’urna di Nyon, fatto sta che il Filippo Inzaghi visto in conferenza stampa alla vigilia di Chievo-Milan è apparso più agguerrito e motivato del solito.
Il suo è sembrato quasi un grido di battaglia: «Faccio i complimenti alle cinque italiane che hanno fatto bene in Europa League, ma quello che ha fatto il Milan in Europa penso sia inimitabile. Per questo motivo ribadisco la necessità che prima possibile il Milan torni a calcare i palcoscenici che ci competono».

INZAGHI: DARE CONTINUITA', DOBBIAMO VINCERE - Giusto, ma perché si torni in Europa occorre che il Milan ricominci a vincere con una certa assiduità e di questo ha parlato anche il tecnico rossonero: «Vorrei sottolineare un concetto prezioso, quello di continuità. Importante sia dal punto di vista del sistema di gioco che dei risultati. Per quanto riguarda il modulo, le mie squadre non dovranno mai prescindere dai 4 in difesa e dai 3 in mezzo e in avanti. Nelle scorse settimane ho cambiato cercando di sfruttare al meglio il nostro potenziale offensivo. Dopo avevo capito che in mezzo non eravamo a posto per sostenere certe scelte, ho ripristinato il centrocampo a tre. Per quanto riguarda i risultati, domenica abbiamo disputato una buona partita ma sappiamo di non aver fatto nulla. Per tornare nelle posizioni che meritiamo dobbiamo infilare 3-4 vittorie e già domani avremo un bel banco di prova, con un Chievo che sta facendo bene. Conosciamo le insidie del match, ma dobbiamo vincere».

NESSUN PROBLEMA CON CERCI - Nei giorni scorsi ha destato molto scalpore l’indiscrezione secondo la quale, al termine della partita contro il Cesena, ci sarebbe stato un diverbio piuttosto acceso tra Inzaghi e Alessio Cerci, tutt’altro che contento di essere entrato in campo solo nei minuti finali. Il tecnico rossonero però ha provveduto a gettare acqua sul fuoco: «Sono uscite cose non vere e se anche fossero vere, andrebbero risolte all’interno dello spogliatoio. E comunque se le cose fossero andate come è stato riportato oggi Cerci sarebbe fuori rosa. La verità è che Alessio a fine partita era dispiaciuto per essere entrato a pochi minuti dalla fine. Io gli ho spiegato che Montolivo mi aveva chiesto il cambio e Poli era stanco. Il cambio non potevo farlo prima. Lui ha chiesto delle spiegazioni e io gliele ho date, con la massima disponibilità. Cerci sa benissimo che al Milan l'ho voluto io e quindi il problema non si pone».

UN ALTRO VENERDI’ SENZA BERLUSCONI - Intanto Silvio Berlusconi anche questo venerdì ha fatto mancare il suo sostegno alla squadra e con questo si tratta del quarto venerdì senza Milan nelle ultime cinque settimane. Una pericolosa avvisaglia di distacco? Pippo Inzaghi ha tranquillizzato tutti: «Dopo avermi cercato ieri sera per confermarmi la sua presenza oggi, il presidente mi ha chiamato anche stamattina alle 10.00 e mi ha comunicato di aver avuto un problema improvviso per il quale non sarebbe venuto. Mi auguro, insieme a tutta la squadra, di regalargli domani una bella vittoria».

ULTIMI DUBBI DI FORMAZIONE - Ancora in alto mare la formazione che affronterà il Chievo ed è stato lo stesso Inzaghi a sottolineare i dubbi che lo arrovellano, dubbi - per una volta - di abbondanza: «Gli ultimi allenamenti mi hanno suscitato delle perplessità, anche perchè finalmente inizio a recuperare degli uomini. Mexes sta bene, così come Paletta, ma ci sono anche Alex e Bocchetti. Sceglierò solo domani la coppia di difensori centrali che giocherà titolare».
Per il resto, la formazione sembra fatta: spazio a Diego Lopez in porta, al rientro dopo la squalifica; in difesa i terzini saranno Bonera e Antonelli, con Alex e Mexes favoriti per entrare dal primo minuto; Montolivo, De Jong e Poli a centrocampo; Bonaventura, Destro e Menez davanti. Per Cerci, a meno di un forfait del francese, si prospetta un’altra dolorosa panchina.