Milan, per ora vince Inzaghi: Galliani cancella l'incontro per Sarri
Il Milan gioca il posticipo delle 19.00 sul campo di una Fiorentina non brillantissima e Filippo Inzaghi avrà di fronte uno dei suoi papabili successori, Vincenzo Montella. Le ultime sulla formazione rossonera danno per titolari Menez e Destro con Honda alle loro spalle, Abate è recuperato mentre Cerci è destinato alla panchina.
FIRENZE - La prima buona notizia di giornata per Filippo Inzaghi arriva da Adriano Galliani: l’amministratore delegato rossonero, in ritiro con il resto della squadra nell’albergo Piazza Ognissanti di Firenze in vista del posticipo di questa sera contro la Fiorentina, non è uscito per nulla, rimandando a data da destinarsi l’appuntamento in agenda con il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi. Posticipato quindi qualsiasi approfondimento sull’eventuale futuro di Maurizio Sarri sulla panchina del Milan, allontanato proprio da Adriano Galliani con un perentorio ed incoraggiante: «Forza Pippo».
SERVE CORAGGIO PER TENTARE L’IMPRESA - Al di là delle frasi di circostanza, incassate con un sorriso dall’attuale allenatore rossonero, il Milan è atteso da quella che fino a pochi giorni fa veniva presentata come una «mission impossible» e che invece oggi, alla luce delle ultime non brillantissime prestazioni della Fiorentina, sembra profilarsi come un’occasione più unica che rara a disposizione di Inzaghi per ottenere un risultato prestigioso e regalare un sorriso ormai dimenticato agli sconsolati tifosi rossoneri. I viola di Montella visti con la Lazio in campionato e contro la Roma in Europa League, sono apparsi sotto tono, probabilmente stressati da un calendario fin troppo denso di appuntamenti. Ed è per questo che sarà necessario andare a giocarsela con coraggio per tentare l’impresa.
18 PUNTI PERSI DA SITUAZIONE DI VANTAGGIO - Per farlo, Inzaghi dovrà riuscire ad inculcare nelle mente dei suoi ragazzi concetti diametralmente opposti rispetto a quelli immagazzinati dai rossoneri fin qui e che hanno prodotto un record molto poco piacevole da vantare: il Milan è la squadra che ha perso il maggior numero di punti da situazione di vantaggio, ben 18. Colpa delle paturnie dell’allenatore rossonero, sempre più divorato da paure, inquietudini, angosce, turbamenti, tutte emozioni estremamente infettive e naturalmente contagiate all’intera squadra.
Eppure, malgrado si vada a giocare a Firenze con tutto il centrocampo titolare fuori uso, una speranza ancora c’è: che proprio nella partita più delicata della stagione, il Milan possa ritrovare leggerezza, allegria e brillantezza di gioco, con quel pizzico di placida e beata incoscienza di chi sa di non avere più molto da perdere.
INZAGHI VS. MONTELLA - Chiuso momentaneamente nell’armadio lo spettro di Maurizio Sarri, quella di stasera con Vincenzo Montella potrebbe rappresentare per l’allenatore rossonero una specie di sfida al futuro. Non è un mistero infatti che l’ex aeroplanino sia un altro dei tecnici su cui si concentrano le attenzioni della dirigenza rossonera per il post Inzaghi. Uscire dal Franchi con un risultato positivo vorrebbe dire tanto per Super Pippo e manderebbe un messaggio importante a Berlusconi e Galliani: «Per il prossimo anno ci sono anch’io».
TORNA ABATE, DESTRO DAL PRIMO MINUTO - Per questo fondamentale test, decisivo in vista del prosieguo della stagione rossonera, Filippo Inzaghi recupera Ignazio Abate, e sceglie di puntare tutto sulla coppia d’attacco formata da Destro e Menez, con Keisuke Honda ad agire da trequartista alle loro spalle. Il centrocampo, in piena emergenza, sarà composto da Van Ginkel, Essien e Bonaventura, mentre la linea di difesa vedrà Abate, Mexes, Paletta e Antonelli davanti al portiere Diego Lopez.
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