25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Calcio - Serie A

Il cruccio di mister Inzaghi:«Senza Berlusconi che Milan sarà?»

Alla vigilia del match contro i friulani di Stramaccioni, il tecnico evita di parlare del futuro del Milan e già rimpiange il presidente onorario. La cessione della società è ormai prossima ma la squadra non può permettersi ulteriori distrazioni. Non convocati Alex e Montolivo. Galliani intanto lavora al rinnovo del prestito di van Ginkel.

MILANO - Ormai non parla nemmeno più di finali da disputare da qui alla fine del campionato, anche perché ogni volta che l’ha fatto per il Milan è andata maluccio. Nella conferenza stampa di vigilia di Udinese-Milan, anticipo della giornata n. 32 del campionato di serie A, Filippo Inzaghi ha dimostrato di non aver ancora metabolizzato del tutto il mezzo passo falso contro l’Inter. Un pareggio incolore e insapore che di fatto ha sancito l’esclusione anche per il prossimo anno della squadra rossonera dalle coppe europee decretando contemporaneamente il fallimento della missione inzaghiana: riportare in alto l’ex club più titolato al mondo dopo il misero ottavo posto della scorsa stagione.

INZAGHI: IMPOSSIBILE IMMAGINARE UN MILAN SENZA BERLUSCONI - Ma il vero motivo di afflizione per mister Inzaghi è non poter immaginare quale sarà il futuro del Milan, squadra alla quale ormai si sente legatissimo dopo oltre un decennio di onorata militanza, prima da calciatore poi da tecnico. Che la società rossonera sia in vendita ormai è assodato, quello che non è chiaro è in quali mani finirà e soprattutto se saranno mani tanto accoglienti e sicure come quelle di Silvio Berlusconi, almeno considerando i primi 25 anni della sua presidenza.
«Nessuno vede un Milan senza Berlusconi - le parole dell’allenatore rossonero durante la conferenza stampa di presentazione della trasferta friulana -. Lui l'ha resa la squadra più vincente al mondo. Quello che succederà nessuno può saperlo».

QUASI IMPOSSIBILE VINCERE QUANTO BERLUSCONI - Ciò che sulla carta appare oggettivamente difficile è pensare che il successore di Silvio Berlusconi, che sia Bee Taechaubol con la sua cordata oppure il gruppo di investitori cinesi guidati da Mr. Lee, possa mai raggiungere lo stesso numero di trofei conquistati dall’attuale numero uno rossonero nell’ultimo trentennio.
13 trofei internazionali: 2 Coppe Intercontinentali (1989 e 1990); 1 Coppa del Mondo Fifa per Club (2007); 5 Coppe dei Campioni/Champions League (1989, 1990, 1994, 2003, 2007); 5 Supercoppe Europee (1989, 1990, 1995, 2003, 2007).
15 trofei italiani: 8 Scudetti (1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2004, 2011); 1 Coppa Italia (2003); 6 Supercoppe di Lega (1989, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011).
Una sfilza di finali euro-mondiali, di podi in campionato e per concludere ben 7 Palloni d’Oro conquistati nell’era Berlusconi: (1987-Gullit; 1988, 1989, 1992-Van Basten; 1995-Weah; 2003-Shevchenko; 2007-Kakà).
Ed in questo senso l’angoscia di Pippo Inzaghi appare più che giustificata.

NON CONVOCATI ALEX E MONTOLIVO - Intanto però c’è la strettissima attualità a cui pensare e nella fattispecie la trasferta friulana contro i ragazzi di Stramaccioni. Non convocati Alex («Era uscito coi crampi con l'Inter, poi ha avuto affaticamento all'adduttore. È inutile rischiarlo, vediamo di recuperarlo per mercoledì») e capitan Montolivo («Ormai sta bene, è pienamente recuperato. La prossima settimana rientrerà con il gruppo e penso che a Napoli potrà far parte dei convocati. Mercoledì è difficile perchè avrà pochi giorni di allenamento a disposizione»), Inzaghi sembra orientato a dare spazio a Honda, in vantaggio su Cerci e Suso per il posto di esterno destro. Destro tornerà a giocare da titolare, con Menez a sinistra, mentre in difesa è possibile un avvicendamento tra Abate e De Sciglio per il ruolo di terzino destro.

VAN GINKEL, SI PUNTA AL RINNOVO DEL PRESTITO - E a proposito di Ignazio Abate, in attesa di capire come si concluderà la vicenda che riguarda la cessione del Milan, Adriano Galliani sarebbe già al lavoro per definire due operazioni: il prolungamento del contratto del terzino azzurro e il rinnovo, concordato con il Chelsea, del prestito di Marco van Ginkel.