Elezioni regionali 2020
Domani e lunedì si vota non solo per le regionali ed il referendum, anche per le amministrative: vanno alle urne città come Venezia, per il sindaco, e Verona per le suppletive al Senato
Psicodramma Veneto
Riprendersi dalla batosta elettorale subita alle ultime elezioni regionali sembra davvero difficile: il leghista pentito fonda il suo nuovo partito (di cui non sentivamo il bisogno), mentre la piddina accusa tutti tranne la vera colpevole, se stessa
Il leader del Carroccio pensa al progetto nazionale
Alle ultime elezioni regionali, la Lega nord ha ottenuto risultati straordinari: la Regione Veneto resta in mano al leghista Luca Zaia, mentre al centro nord e centro la Lega arriva a triplicare i numeri. Matteo Salvini punta al nazionale: «Lega è l'alternativa a Renzi, possiamo batterlo»
La Lega nord raggiunge oltre il 50% delle preferenze
Luca Zaia viene rieletto governatore della Regione Veneto con ol tre il 50% delle preferenze. Zaia supera di 28 punti la candidata di centrosinistra Alessandra Moretti, mentre Flavio Tosi guadagna il quarto posto, dopo il grillino Jacopo Berti
Lega nord primo partito di centrodestra
Vince in Veneto e consente la vittoria di Forza Italia in Liguria, la Lega nord guadagna molto terreno nelle ultime elezioni regionali. Risultati sorprendenti in Toscana e Marche. Alla luce del risultato raggiunto, Matteo Salvini sarà il candidato premier del centrodestra?
Regionali 2015
La campagna elettorale per le Regionali si chiude tra comizi in piazza e maratone tv dei leader, ma a dominare il dibattito è la lista ufficializzata dal presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, con i nomi dei 16 candidati (4 in Puglia, gli altri 12 in Campania) che non hanno i requisiti previsti dal codice di autoregolamentazione approvato dai partiti.
In Puglia e Campania
È formata da 17 nomi la lista dei candidati «impresentabili» alle prossime regionali appena resa nota oggi dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Spiccano De Luca e la moglie di Mastella
Domenica prossima si vota per le regionali
Lega e Berlusconi sparano contro l'Ue nella speranza di solleticare parte dei tanti che ormai considerano l'Europa solo un ostacolo. Per Renzi, però, c'è un problema in più da affrontare, ovvero il rischio di un blitz di chi, anche nel Pd, vuole cogliere l'occasione per fare inciampare il premier, per esempio in Liguria.
Regionali Veneto 2015
In Veneto aumenta il vantaggio del Governatore uscente. Il patto di non belligeranza fra Tosi e Moretti non sortisce gli effetti sperati. Si è scoperto che l’ex sindaco porta via voti solo alla candidata del PD.
Il sindaco di Verona contro il governatore veneto
«Basta chiamarli non "profughi" ma "migranti" e per la Regione del Veneto tutto è a posto e si possono far arrivare anche qui: per Luca Zaia la lotta all'arrivo caotico degli immigrati dei barconi dalla costa africana si fa solo a colpi di chiacchiere e comunicati stampa, uno o più al giorno».
Candidata Pd alle regionali venete
«Il Veneto è la seconda Regione più cementificata d'Italia dopo la Lombardia. Occorre invertire la tendenza». Così Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione. Secondo i dati diramati dall'Istituto Nazionale urbanistica, dal 1983 al 2006 l'erosione di suolo agricolo ha raggiunto il valore di oltre 33 mila ettariì, pari al'1,8% della superficie regionale.
Regionali venete
«Proseguiremo sul percorso tracciato nella scorsa legislatura: massima trasparenza, onestà, lotta alla corruzione, tagli ai costi della politica.Elimineremo l'assegno di fine mandato dei consiglieri regionali, i vitalizi di qualsiasi tipo». Così Luca Zaia ricandidato alla presidenza della Regione Veneto che ha presentato oggi il primo capitolo del suo programma «di governo».
Il presidente della Regione Veneto ha presentato il suo programma di governo
Luca Zaia, governatore uscente e candidato alla presidenza del Veneto ha presentato "il primo capitolo" del suo programma "di governo" incentrato sulla riduzione dei costi della politica. L'obiettivo principale è la trasparenza dei conti pubblici.
La candidata Pd per le Regionali venete
La candidata alla presidenza della Regione Veneto Alessandra Moretti che ha presentato oggi due delle liste che appoggiano la sua corsa elettorale ha affermato: «Non mi piace farmi chiamare presidente ma sindaco del Veneto perché dopo aver conosciuto palmo a palmo tutta la regione mi piace l'idea di essere il sindaco di tutti i veneti».
Regionali Veneto
Il segretario federale della Lega Nord ha affermato che «Non mi interessano i sondaggi, sono tutti buoni per la Lega. Il sondaggio quello vero sarà in cabina elettorale il 31 maggio in Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Liguria, Puglia», l'unica preoccupazione è l'astensionismo.
Ecco i risultati del sondaggio di Demopolis
Se si votasse oggi, secondo i dati dell'Istituto Demopolis, 4 governatori andrebbero al Pd, in Toscana, Puglia, Umbria e, con margini più ristretti, nelle Marche. Mentre il quadro in Liguria risulta ancora piuttosto confuso, si profila un testa a testa in Veneto e Campania
Campagna elettorale in Veneto
Razionalizzazione delle autorità d'ambito territoriale per arrivare ad una tariffa unica per l'acqua e riorganizzazione della gestione dei rifiuti con l'approvazione del piano regionale, più volte richiesto dall'Europa, che porti la Regione all'obiettivo del 76% di raccolta differenziata. Sono le principali proposte di Alessandra Moretti, candidata Pd.
Lega Nord e Forza Italia insieme per la Regione Veneto
"Noi abbiamo 6 liste complete e presenteremo in settimana i nostri candidati. Avremo la lista Lega Nord, Forza Italia, Lista Zaia, Amministratori e sindaci per Zaia, Indipendenza Noi Veneto e Fratelli d'Italia. Le liste sono già chiuse da una settimana e già abbiamo fatto tutte le verifiche di compatibilità", ha dichiarato Luca Zaia.
Regionali Veneto
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine della presentazione del festival dedicato a Monteverdi insieme al governatore della Lombardia, Roberto Maroni, a Venezia, ha sottolineato che non è tempo di guardare i sondaggi, ma «andiamo dritti all'obiettivo. Dobbiamo lavorare come se fossimo sempre sotto di un voto, per guadagnarcelo».
Lega Nord e FdI uniti in Veneto
Il presidente del Veneto, ricandidato alle prossime regionali del 31 maggio, e Fratelli d'Italia hanno stretto un accordo per il sostegno del partito guidato da Giorgia Meloni alla corsa del governatore leghista. «Il nostro rapporto è forte e saremo una bella squadra», ha dichiarato Luca Zaia.
Nei sondaggi scende il vantaggio del governatore
Se la Lega dovesse perdere il Veneto non è difficile prevedere una resa dei conti sia in Forza Italia che in via Bellerio. Ma per gli eventuali sconfitti è già pronta una candidatura ( per Salvini o per Berlusconi?) a sindaco di Milano.
Area popolare sostiene il sindaco di Verona
E' Flavio Tosi il candidato sostenuto da Area Popolare nelle Regionali del Veneto. Il sostegno è quello ad una politica del fare, «un percorso, su un Veneto del 'fare', su cose concrete». Tosi darà concretezza sul fare e sui bisogni dei cittadini, affrontando i nodi delicati di politiche sanitarie e assistenza alle persone.
Regionali Veneto
Il sindaco di Verona, candidato a governatore della Regione Veneto, afferma che la maggioranza delle liste che sostengono la sua corsa alle regionali è composta da ex consiglieri del governatore uscente e oppositore Luca Zaia. Il sindaco respinge poi le accuse del candidato del M5s, Jacopo Berti, che lo ha ripetutamente accusato di aver siglato un patto segreto col Pd per far vincere la Moretti.
M5s denuncia incoerenza Lega
L'esponente del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, ospite della trasmissione Radio Rai, torna ad attaccare il governo e l'incapacità di questo di portare avanti una politica concreta, fatta invece solo di tweet e spot. Di Battista si scaglia contro Renzi, ma anche contro l'alleanza alle regionalei di Lega e Fi.
I sondaggi registrano un inaspettato testa a testa in Veneto
Secondo due sondaggi commissionati da Bruno Vespa, tra Zaia e la Moretti ci sarebbe al massimo un punto di distacco. Il dato sarebbe una chiara conseguenza dello strappo di Tosi, che, dato all'11-12%, avrebbe eroso parte del consenso di Zaia. A guadagnarci, la dem Moretti. Che, fino a qualche settimana fa, non aveva alcuna chance di vittoria, mentre ora sembra potersela giocare.
Parla Edoardo Rixi, candidato della Lega silurato dopo il patto con Fi
In esclusiva al DiariodelWeb.it, Edoardo Rixi, candidato della Lega Nord in Liguria sacrificato sull'altare dell'accordo con Berlusconi, espone le sue considerazioni sulla candidatura di Giovanni Toti. Che, a suo avviso, faticherà a conquistarsi la fiducia di un territorio che poco conosce. Niente da obiettare, però, a Salvini: perché per vincere, correre da soli sarebbe stato inefficace.
Il leader del Carroccio fa mea culpa
Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha ammesso pubblicamente di aver sbagliato nei confronti di «Edo» Rixi: l'ex candidato leghista per le elezioni regionali della Liguria è stato silurato in ragione dell'accordo telefonico con Silvio Berlusconi. L'episodio ha scatenato polemiche e malumori.
Il governatore del Veneto si oppone all'accordo Stato-Regioni
Zaia non ci sta. Nessuno potrà convincere il governatore veneto nuovamente candidato a firmare un accordo che prevederebbe tagli alla sanità per 2,4 miliardi da effettuarsi in alcune Regioni. Fiore all'occhiello del Veneto, la sanità, assicura Zaia, non sarà toccata. Se non altro, non sotto la sua amministrazione. Così, un'altra promessa si aggiunge alla lista da presentare in campagna elettorale.
Bossi chiama Tosi. Risponde un deputato che l'ha seguito
Bossi invita Tosi a scrivergli per essere riammesso in Lega, promettendogli un epilogo da figliol prodigo. Secondo Emanuele Prataviera, ex leghista ora nel Gruppo Misto, le parole di Bossi sono figlie della consapevolezza della snaturante deriva impressa alla Lega dalle politiche salviniane. E dalla tenace volontà di non vedere «finire così» la creatura cui ha dedicato tutta una vita.
La Lega Nord scopre una registrazione di febbraio con le intenzioni del sindaco
Un comunicato della Lega Nord rende noto che: «La registrazione a febbraio del sito “tosipresidente.it” è la dimostrazione che Flavio Tosi stava preparando da tempo la sua candidatura contro Luca Zaia e che la rivendicazione dell'autonomia della segreteria veneta era solo la scusa creata ad arte per rompere con la Lega Nord».
La spaccatura ai vertici sta creando problemi anche alla base
Un sondaggio fa tremare i polsi a Luca Zaia: a Verona Flavio Tosi sta davanti di oltre dieci punti al presidente uscente del Veneto e di quindici rispetto ad Alessandra Moretti. Certo, siamo nella roccaforte tosiana, ma in terra euganea il vento sta cambiando e la certezza granitica che aveva Luca Zaia di vincere anche con la discesa in campo di Tosi inizia a scricchiolare.
Intervista al Diario di uno dei sei parlamentari che hanno lasciato Salvini
Sono sei, i parlamentari fuoriusciti dalla Lega Nord a seguito della vicenda Tosi. Tra questi, Emanuele Prataviera, che, in esclusiva al DiariodelWeb.it, spiega i motivi che l'hanno portato alla sofferta decisione. Innanzitutto, l'incapacità di rispondere ai problemi concreti della gente di Luca Zaia, e l'espulsione di Flavio Tosi. Con cui Prataviera vuole costruire una valida alternativa.
Continua il corteggiamento del sindaco a Fi. E trova ascolto
Quasi certamente Flavio Tosi non vincerà le elezioni in Veneto, ma solo annunciando la sua candidatura un primo risultato l’ha già ottenuto: quello di spostare i rapporti di forza tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
Elezioni regionali
Il governatore uscente punta al bis scegliendo, per la comunicazione, l’agenzia Emporio Adv di Tavagnacco. Si punta a trasmettere quanto fatto da Zaia negli ultimi cinque anni attraverso video, social, radio e tv
Berlusconi vede in Salvini un pericoloso antagonista da ridimensionare
In aiuto di Flavio Tosi, alle elezioni regionali per la poltrona del Veneto, potrebbe intervenire lo stesso Silvio Berlusconi, che vede nella Lega Nord di Matteo Salvini un pericolo antagonista da ridimensionare. Sarà guerra aperta tra Fi e LN?
Prove di dialogo Lega- Berlusconi
Per Salvini, Zaia vincerà comunque, a prescindere dai partiti che si accoderanno. Eppure, il sostegno di Forza Italia, specialmente dopo l'uscita di Tosi, potrebbe rivelarsi importante, in Veneto e non solo. E a Giovanni Toti che accusa la Lega di intraprendere una corsa solitaria e di fare i «capricci» su Ncd, Salvini risponde netto: il Veneto, con gli «alfani», non lo si può governare.
Deputati e senatori della Lega si defilano dal sindaco
Quando Tosi è stato accompagnato alla porta da Salvini e si è girato per avere il sostegno dei «suoi» dieci parlamentari, dietro di lui ne ha trovati soltanto tre o al massimo quattro: le senatrici Emanuela Munerato e Patrizia Bisinella, sua compagna anche nella vita privata, l’amico di sempre Matteo Bragantini.
Regionali Veneto
Standing ovation e tripudio di gerbere gialle per Flavio Tosi che ha annunciato ufficialmente la sua discesa in campo dal palco della convention della sua fondazione «Ricostruiamo il Paese» nell'auditorium gremito, centinaia di persone, della Fiera di Verona.
E' «dittatura delle maggioranze» o «dittatura delle minoranze»?
Il modello «dittatoriale» della Lega Nord di Matteo Salvini, invocato ieri dall’epurato Flavio Tosi, riporta l’attenzione su una questione affrontata più volte: la figura del padre padrone che dirige il partito come fosse una sua azienda. Un tale atteggiamento sembra unire più d'ogni altra cosa i tre leaders più famosi del momento.
Tosi è l'ultimo di una serie di leader che hanno perso la casa d'origine
Follini, Casini, Fini: la storia è piena di politici usciti dal loro partito e poi naufragati. Ora il sindaco di Verona medita di candidarsi alla presidenza del Veneto con una sua lista civica. Anche lui andrà incontro allo stesso destino?
Parla uno dei fedelissimi del Sindaco di Verona
Dopo l'espulsione di Tosi, si allarga la rosa dei leghisti che i media indicano come prossimi dimissionari. Al DiariodelWeb.it parla uno di loro, il capogruppo in Commissione Lavoro alla Camera Emanuele Prataviera. Che esprime il suo dissenso per quanto accaduto e confessa di aver subito, da leghista veneto e veneziano, anche il «torto» di vedere commissariata la propria segreteria provinciale.
L'espulsione del sindaco divide in due la Liga veneta
Flavio Tosi sarebbe pronto a sfidare il candidato governatore Luca Zaia, e la Lega veneta si spacca in due. Nessuna mediazione è andata a buon fine: né quella firmata Roberto Maroni, né tantomeno quella che, a detta di Salvini, sarebbe stata perpetrata da Milano. Eppure, per Tosi Salvini mente sapendo di mentire.
Per il consigliere della Liga veneta, manca la volontà di ricucire
Oggi potrebbe finalmente concludersi quello che Matteo Salvini ha definito «capitolo beghe». Con un giorno di ritardo rispetto al previsto: la delibera del Comitato sull'espulsione di Tosi era attesa per ieri, ma la riunione si è conclusa di nuovo con un nulla di fatto. Per il neo-membro di «Impegno Veneto» Matteo Toscani mancherebbe la volontà di trovare un accordo, specialmente da Milano.
Il Comitato sta deliberando sulla possibile espulsione del sindaco di Verona
Queste potrebbero essere le ultime ore nel Carroccio per il sindaco scaligero. Flavio Tosi è già nostalgico, e ricorda i 25 anni trascorsi tra le file della Lega. Nostalgico, ma deciso: non accetterà nessun ultimatum. E se Umberto Bossi e Roberto Maroni stanno tentando mediazioni dell'ultimo minuto, da Milano sembra che non giungerà alcun passo indietro.
Salvini: «Il Commissario resta». La Liga: «Andiamo avanti»
Nessun accordo di pace, dal Consiglio federale di ieri: secondo Matteo Toscani, consigliere della Liga ora in «Impegno veneto», dopo il no di Tosi al commissariamento gli spazi per la riconciliazione sarebbero molto ridotti. E a chi accusa il sindaco, più aperto di Salvini al dialogo con il centro, di essere lui stesso vicino alla destra estrema, Toscani parla di semplice «errore di gioventù».
Parla uno dei tre fondatori di «Impegno veneto», la Liga anti-Salvini
In attesa del Consiglio federale di stasera, una notizia turba i sostenitori della riconciliazione tra Tosi e Salvini: la nascita del nuovo gruppo consiliare «Impegno Veneto». Il suo neo-membro e consigliere leghista Matteo Toscani, al DiariodelWeb, smentisce però le voci: il gruppo non c'entra nulla con il diverbio. Ma si fa da contenitore per i moderati «dispersi» che non vogliono votare Lega.
Il veto del Consiglio federale contro la Fondazione «Ricostruiamo il Paese»
Diffusa a tutte le segreterie regionali e provinciali del Carroccio una lettera che riporta il veto deciso nella riunione di ieri: o l'adesione alla Fondazione «Riscostruiamo il Paese» di Tosi, o l'appartenenza alla Lega Nord. E ciò vale non solo per Tosi, ma a tutti i soci ordinari militanti. La Fondazione, infatti, avrebbe natura politica incompatibile con quanto stabilito dallo Statuto.
Braccio di ferro della Lega in via Bellerio, Veneto commissariato
Dopo il Consiglio federale, non del tutto appianate sembrano le tensioni che hanno tenuto banco sui quotidiani per settimane. Tosi ha accettato la decisione dell'assemblea di puntare su Zaia, ma dovrà scegliere tra la Lega e la Fondazione Ricostruiamo il Paese, organismi definiti incompatibili. Intanto, Giampaolo Dozzo è stato nominato Commissario ad acta.
Oggi il Consiglio federale decide sul Veneto
Flavio Tosi è intervenuto alla manifestazione di sabato, a testimonianza dell'esistenza di spazi di mediazione. Tuttavia, si è tenuto rigorosamente lontano dal palco - su cui, ha detto, non è stato invitato a salire -, e, ai vari microfoni, ha dimostrato di non aver cambiato la propria posizione. Oggi, il Consiglio federale tenterà di trovare la soluzione definitiva. Forse grazie a un Commissario.
La bandiera veneta colora i cieli romani alla manifestazione
La bandiera del Veneto sventola, durante la manifestazione, in mezzo a quelle del Carroccio. Luca Zaia sale sul palco, e tiene un lungo intervento acclamato dalla folla. Poi, abbraccia Salvini e Maroni, e promette ai militanti: «Torneremo in regione». Altro veneto a Roma, il dissidente Flavio Tosi. Che, però, è del tutto in disparte, dato che, confessa, non è stato invitato a salire sul palco.