Salvini: «La Lega è l'unica alternativa a Renzi»
Alle ultime elezioni regionali, la Lega nord ha ottenuto risultati straordinari: la Regione Veneto resta in mano al leghista Luca Zaia, mentre al centro nord e centro la Lega arriva a triplicare i numeri. Matteo Salvini punta al nazionale: «Lega è l'alternativa a Renzi, possiamo batterlo»
ROMA - «La Lega è l'alternativa più seria a Renzi oggi in Italia». È così che Matteo Salvini plaude allo strepitoso risultato ottenuto dalla Lega nord alle elezioni regionali. Il leghista Luca Zaia è stato riconfermato a governatore della Regione Veneto, mentre in tutte le altre regioni – in particolare in quelle del centro e centro nord – il Carroccio ha guadagnato molti punti, arrivando a piazzarsi come primo partito di centrodestra a livello nazionale.
Non solo rom
Matteo Salvini si dice convinto che i dati registrati dalle votazioni del weekend dimostrano come il «progetto» in cui la Lega nord ha investito forze ed energie negli ultimi mesi non si concretizza solo ed unicamente sulla soluzione della questione dei rom: il disegno messo in piedi dal Carroccio «non riguarda solo i 'campi rom', ma anche agricoltura, pensioni, economia. Abbiamo dimostrato di essere credibili», afferma Salvini.
Il valore nazionale delle elezioni regionali
Ospite della trasmissione di Rai Tre Agorà, il leader del Carroccio rincara la dose e legge la vittoria in Veneto e le massicce percentuali guadagnate in Liguria – dove grazia al supporto della Lega è stato eletto il candidato di Forza Italia Giovanni Toti –, nelle Marche e in Toscana – dove con Claudio Borghi la Lega nord si afferma seconda – come un punto di inizio per un progetto leghista che investa l'Italia tutta. «Queste elezioni hanno valore nazionale – afferma il segretario della Lega –. Possiamo battere Renzi».
Prossimo obiettivo: sfidare Renzi
Guadagnato terreno, constato che la forza della Lega è stata riconosciuta anche in regioni tradizionalmente «rosse» (come ad esempio la Toscana), il segretario leghista ha in mente un solo step: quello in cui prenderà le redini del Paese, da premier. «In alcuni casi la Lega triplica e quadruplica la sua presenza. In Toscana siamo ora al 16%», afferma Salvini. Dunque il proposito del leader del Carroccio ora è chiaro: sfidare il premier Matteo Renzi e scalzare il centrosinistra una volta per tutte.
Le responsabilità della Lega triplicano
«Per me inizia il difficile, perché il triplo dei voti significa il triplo di responsabilità», spiega il segretario della Lega nord, che però non si lascia affatto intimorire dalla nuova sfida. A chi gli chiede come riuscirà a sedurre l'ex premier, Silvio Berlusconi, a sostenere l'idea del Salvini leader del centrodestra, il segretario risponde secco che non deve convincere Silvio, perché «è uomo saggio i numeri li sa leggere, come li leggo io». È fermo nella propria ambizione, il leader del Carroccio che sostiene si metterà in gioco per «vincere a livello nazionale, non mi interessa partecipare».
Non è Salvini a vincere, ma il progetto
E Matteo Salvini si presenta all'Italia, al «nazionale», con un disegno preciso. All'indomani dei risultati elettorali, il segretario della Lega nord si mostra in tutte le tv con l'idea decisa di sfidare il premier Renzi: «A casa ho una giacca, una camicia bianca ed una cravatta che posso usare. Chi sceglie la Lega sceglie un movimento di coraggio, a noi basta vincere su Renzi anche di un punto», afferma il leader del Carroccio. La spinta arriva tutta dal sostegno dimostrato dagli elettori del centrodestra che – a detta di Salvini – «hanno deciso per un progetto credibile quale è quello della Lega. Non è Salvini a vincere, è il progetto. Un progetto che non parla solo di rom ma di economia».
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