Il servizio del Tg1 sui Cinque stelle fa infuriare il Partito democratico
Il telegiornale della prima rete dà notizia del «restitution day» del Movimento in Abruzzo. Per i dem si tratta di «propaganda» a favore dei pentastellati
Il telegiornale della prima rete dà notizia del «restitution day» del Movimento in Abruzzo. Per i dem si tratta di «propaganda» a favore dei pentastellati
È una vittoria per il vicepremier, che aveva fortemente spinto il giornalista, anche contro le iniziali contrarietà di Forza Italia. Oggi l'ok della Vigilanza
La strategia leghista: un blitz del presidente bocciato (ma facente funzioni) per sostituire i vertici dell'informazione. Il M5s preferisce una figura di garanzia
Dopo la bocciatura in Vigilanza del presidente proposto da Lega e M5s, tv di Stato a rischio paralisi. Il segretario del Carroccio insiste: «Avanti sul suo nome»
Berlusconi, come il centrosinistra, mette i bastoni tra le ruote al nome indicato dalla Lega. Per Di Maio «è un nuovo patto del Nazareno». Non basta il sì di Fdi
La scrivania del presidente del Senato, Elisabetta Casellati, resta quasi vuota: non arrivano nomi né da Fi, né dalla Lega, né da FdI, né dal Pd
Il presidente della commissione vigilanza Rai: «E' una questione di giustizia. Adesso che vige il tetto sui compensi, i conduttori devono scegliere: o sono giornalisti o sono star»
Il leader della Lega nord: "Renzi aveva detto: "Rimane la via maestra della privatizzazione di almeno due reti”
Il presidente della commissione di Vigilanza Rai: «Siamo pronti ad andare sotto viale Mazzini con un vero e proprio presidio»
Il vicepresidente della commissione di Vigilanza sulla Rai Francesco Verducci: “Al M5s che lancia l'hastag #iostoconreport dico: basta stupidaggini, basta strumentalizzazioni. E basta giocare”
L'appuntamento, un paio di volte l'anno, del cda Rai in commissione di Vigilanza, insieme alla presidente Monica Maggioni, sarebbe di routine ma la riunione di domani a Palazzo San Macuto si annuncia carica di tensioni.
Il presidente della Commissione di vigilanza Rai e parlamentare del Movimento 5 stelle: «I cittadini sono stati ingannati dal Partito democratico, i fondi andranno all'editoria proprio a ridosso delle elezioni»
Il presidente della Vigilanza Rai furioso per l'intervista di Anzaldi, membro della commissione in quota Pd, in cui attacca giornalisti e vertici dell'azienda: «Non deve avere nessuna ricaduta, i giornalisti restino autonomi»
Il Presidente del Consiglio: «Noi abbiamo molto investito sulla nuova classe dirigente Cinque Stelle: abbiamo dato i voti ad alcuni dei giovani leader per farli diventare presidente della Vigilanza o vicepresidente della Camera. Senza il PD non avrebbero mai avuto i voti».
Lo hanno denunciato i parlamentari M5s della commissione di Vigilanza RAI: «Dopo aver per anni inveito contro Berlusconi, Renzi e il suo partito ripropongono i suoi stessi comportamenti, occupando Rai e Sky senza ritegno»
Non si ferma la bufera intorno all'ex sindaco di Roma, neppure ora che è finita l'era Marino
Si tratta di una storica inversione quella che il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, sta mettendo in pratica nella televisione pubblica. I direttori delle testate dei telegiornali verranno scelti tramite l'invio di curricula, scalzando la famosa lottizzazione che per anni ha guidato le nomine. Per Fico si tratta di una vittoria: «Viale Mazzini ha ascoltato la Commissione Vigilanza».
Il Mattinale accusa il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico, di non essere in potere di espellere dal Cda Rai il consigliere Rai Antonio Verro - incastrato da Il Fatto Quotidiano per una lettera del 2010 in cui chiedeva al premier Silvio Berlusconi di intervenire nelle faccende interne alla Rai. Potere che, secondo i forzisti, spetterebbe solo al Mef.
Il Movimento 5 Stelle è in procinto di presentare una proposta di riforma Rai che punti a rivoluzionare la governance attuale, con nuove modalità di elezione del Consiglio di amministrazione ed escludendo in toto la presenza di quei poteri politici che da sempre tirano le fila dell'azienda.
Il senatore Fi Maurizio Gasparri è pronto allo scontro aperto con viale Mazzini, che avrà luogo, afferma, se la Rai deciderà di ignorare le direttive parlamentari sulla riforma Tg. E mentre Capezzone paventa un ritorno al Cinegiornale Luce, il M5S è pronto a presentare la sua proposta di riforma: via i partiti dal servizio pubblico. Privatizzazione in vista?
Si e' avviato questa mattina il confronto tra la commissione ristretta costituita in ambito Pd e il governo per definire i contenuti e il percorso, parlamentare o governativo, della riforma del canone e della governance della Rai.
Ai micorofoni di Radio 24, Antonio Verro ha fatto sapere di non considerare proprio azionista la Rai, ma «i cittadini che pagano il canone». E alle dimissioni non pensa minimamente, ma attacca: «Se Gubitosi non è d'accordo con il consiglio, sia lui a dimettersi». Intanto, il Pd auspica una grande riforma di governance in Viale Mazzini
«Lascia basiti la scelta della presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, di astenersi nel voto del cda sul ricorso contro il governo, con la motivazione che la sua sia una presidenza 'di garanzia'». E' quanto scrive il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
Il governo lavora ad un intervento sul canone Rai da introdurre nella legge di Stabilità. Lo ha confermato il viceministro all'Economia, Enrico Morando, durante l'esame della manovra in commissione Bilancio della Camera. Secondo quanto si apprende, l'intenzione sarebbe quella di mettere il canone Rai in bolletta e finanziare con parte delle maggiori entrate le Tv e le Radio locali.
«La Rai fa ricorso contro la vendita di RaiWay, il Cda vota a favore, la Todini si dimette e Renzi sbotta. Sembrano belle notizie ma c'è poco da ridere: è la prova dell'ennesimo scippo di soldi e beni pubblici a danno dei cittadini». Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato, e membro della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Airola.
La Rai ha deciso di presentare ricorso al Tar contro il taglio di 150 milioni previsto dal decreto Irpef del governo Renzi. Il Consiglio di amministrazione Rai ha dato l'ok all’ordine del giorno presentato da Antonio Verro, che include il ricorso contro il taglio. La decisione ha suscitato non poco scalpore, trattandosi, infatti, di un’azienda pubblica di cui il governo è azionista.
Giornata calda per viale Mazzini: dopo il debutto di RayWay in borsa, sì al ricorso contro il taglio da 150 milioni decisi dal Governo. Astenuta la Tarantola; dimissionaria la Todini, che definisce il ricorso «inaccettabile e irresponsabile». Ma il PD non molla: «I 150 milioni li taglieremo dai trasferimenti»
«Difenderò sempre un mestiere che considero bello», ha affermato il presidente della commissione Vigilanza Rai. L'importante, ha puntualizzato, è che sia «intellettualmente onesto»
E' questa l'intimazione del blog Beppegrillo.it alla Rai contro il direttore e due giornalisti del Tg1. "Stop alla disinformazione del Tg1", scrive l'organo ufficiale del Movimento 5 stelle, che riferisce di una interrogazione indirizzata alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola, presentata dai componenti M5S della commissione parlamentare di Vigilanza sulla tv pubblica.
Il presidente grillino della Vigilanza Rai Roberto Fico: «In base al mio ruolo, posso dire che la presenza di Renzi nella diretta della gara non è ammissibile». Anzaldi (Pd): «Il presidente della Vigilanza Roberto Fico pur di alzare una polemica elettorale arriva a boicottare l'evento sportivo, i cui scopi benefici dovrebbero essere sostenuti da tutti»
Al cda Gubtosi chiederà l'avvicendamento alla direzione delle tre reti generaliste della Rai, proponendo Giancarlo Leone alla guida di Rai1 al posto di Mauro Mazza, Angelo Teodoli a Rai2 al posto di Pasquale D'Alessandro e Andrea Vianello a Rai3 al posto di Antonio Di Bella
Non si sa, per loro stessa ammissione, «se dureranno o quanto dureranno», ma il presidente e il direttore generale della Rai, Anna Maria Tarantola e Luigi gubitosi, hanno le idee molto chiare sul futuro del servizio pubblico: basta pressioni, ingerenze o disturbi esterni e dalla politica
«Il deterioramento del quadro macroeconomico, il conseguente calo degli investimenti pubblicitari e i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi - tipicamente elevati nei cosiddetti anni pari - hanno impattato negativamente sui risultati economici e finanziari del Gruppo»
Non bisognerà attendere a lungo, per sapere se Anna Maria Tarantola sarà a tutti gli effetti il prossimo presidente della Rai. Pdl, Lega, Idv e Beltrandi contro le super deleghe alla Presidente
Assente la Tarantola per «garbo istituzionale», gli scontri per le deleghe e i poteri del nuovo presidente. Salta l'incontro dei consiglieri Rai con la stampa, previsto per la presentazione al termine della prima riunione sul voto per il presidente. Ragioni di opportunità viene riferito a viale Mazzini, legate all'assenza della stessa Tarantola oggi in consiglio
Viespoli debutta e difende Schifani: «Corretto». I nuovi consiglieri di viale Mazzini sono: Antonio Verro, Antonio Pilati, Luisa Todini, Guglielmo Rositani, Gherardo Colombo, Benedetta Tobagi, e Rodolfo De Laurentis. Non c'è l'ha quindi fatta l'outsider Flavia Nardelli Piccoli
Qualcuno scrive Verri anziché Verro, tutto da rifare. In realtà, l'errore è stato rilevato soltanto al termine della votazione, ma è bastato al Pdl per chiedere l'annullamento della votazione e la sua ripetizione
Protesta degli autocandidati con il Presidente Zavoli: Nemmeno un ok a ricezione cv. Merlo (Pd): Subito Cda senza ridicoli rinvii. Pardi (Idv): Cda e dirigenti non siano scelti dai partiti
Il Presidente della Vigilanza Rai: Procedura curricula imperfetta ma segna novità. Ne son giunti 300. Butti (Pdl): Con i curricula aperto il mercato delle candidature. Di Pietro: Da Pd scelte di qualità ma così è lottizzazione
Il Presidente della Rai: Dopo Monti tocca alla Vigilanza. L'interesse dell'azienda è fare presto. Bersani: Non partecipiamo a nomina CDA. Crosetto: Monti ha limiti democrazia. Giulietti e Vita: Meglio un commissariamento esplicito. Santanchè: Tarantola? Avrei preferito Santoro
Il Presidente della RAI: Cda lavora fino all'ultimo, se valuta è perchè deve farlo. Celentano? Sbagliato che gli artisti non abbiano un controllo. Persino Santoro mandava una scaletta, anche se poi faceva quel che voleva. Zavoli: Solo con nuove regole si rigenera l'azienda
Il Direttore Generale: Polemica strumentale su clausola contratti che non c'è mai stata. Da Celentano sermone inutile e inopportuno a Sanremo. Quest'anno gli introiti pubblicitari sono stati superiori alla precedente edizione
Giro d'orizzonte sulle prospettive future dell'azienda. Merlo (Pd): La riforma la fa il Parlamento, ma va fatta subito. Pancho Pardi (Idv): Pdl batte i piedi ma va riformata, fuori i partiti. Cicchitto (Pdl): Governo lasci alle Camere, ha già altri problemi
Il Direttore Generale: Ho esperito tutte le strade. Cresca la raccolta del canone, 100mila abbonati in più nel 2011. Ho richiamato il Tgr del Lazio a maggior equilibrio. Stipendi elevati? Il mercato è molto concorrenziale
Polemiche per il crollo degli ascolti del Tg1 precipitato ieri sera al 16,1%, distaccato di quasi cinque punti dal diretto concorrente Tg5. CDR e Opposizione: servono provvedimenti immediati
Butti: Rizzo Nervo e Sinistra vogliono ridurre il pluralismo di voci. Casoli: Attacco ipocrita contro il TG1. Capezzone: E' in corso l'assalto finale per regolare i conti, è la prova del ribaltone
Ok alla responsabilità dei conduttori. Perina: «Norma contraddittoria». Ok all'emendamento Vita per favorire la presenza delle donne. Caparini (Lega): Canone illegale ma pretendono l'aumento
Il Presidente della RAI: «Nel servizio parzialità ma era meglio una richiesta di rettifica. Esiste un problema Tg3». Casoli: «Regole uguali per i tg, anche il Tg3 ha omesso notizie». Pardi (Idv): «Il Premier usa Minzolini per la sua perenne campagna elettorale»
Il Senatore del PDL: «Su Minzolini polemica politica da rispedire al mittente». Romano: «Paradossale imporre a un Direttore di Tg di tacere». Rizzo Nervo: Garimberti proponga al cda «basta Minzolini». Butti: «Repubblica copia il Tg1»
Il DG in vigilanza: «Via Santoro, Ruffini, Dandini? Loro scelta». Chiodi: «Spero che la Dandini non sparisca del tutto dall'azienda»