26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Politica e Tv

Fico spara a zero su Vespa e su Di Maio...

Il presidente della commissione vigilanza Rai: «E' una questione di giustizia. Adesso che vige il tetto sui compensi, i conduttori devono scegliere: o sono giornalisti o sono star»

ROMA - «E' una questione di giustizia. Adesso che vige il tetto sui compensi, i conduttori devono scegliere: o sono giornalisti o sono star» perchè «non ci sono norme ad personam». Lo afferma in un'intervista a Repubblica il presidente della commissione vigilanza Rai Roberto Fico, esponente di punta del M5s.

«Tra gli esclusi dal tetto» sugli stipendi «c'è Bruno Vespa, Porta a Porta è quindi una trasmissione di intrattenimento condotta da una star. Se è così, le regole della par condicio impongono che in periodo elettorale quella trasmissione - come tutte quelle di intrattenimento - venga ricondotta sotto testata giornalistica. In questo caso sotto la responsabilità del Tg1 - spiega Fico -. Ma allora il conduttore o prende uno stipendio da giornalista, o non si occupa delle interviste a esponenti politici». Stesso discorso per Fabio Fazio e «tutti coloro toccati dalla normativa».

«Nessuna censura - sottolinea Fico - ma non si possono prendere in giro le persone. In Rai ci sono tanti dipendenti o collaboratori che fanno il lavoro di giornalisti, ma hanno contratti di tipologia totalmente differente come programmisti registi e partite Iva. Mentre c'è Vespa che è un giornalista, ma ha un contratto di artista che gli consente di superare il tetto. Allora mi chiedo: perché la Rai, tramite il direttore del Tg1, il cui stipendio rispetta il limite previsto, dovrebbe prendersi la responsabilità editoriale di una trasmissione condotta da una star che guadagna un milione e 200mila euro all'anno?». «La mia è una proposta che solo la commissione, nel suo plenum, può decidere o meno di approvare. Questo è il Parlamento, non comanda una persona sola», conclude Fico.