19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
La risposta dei lavoratori alla riforma del lavoro del governo Renzi

Dopo il Jobs Act, ecco il Workers Act

La disoccupazione giovanile in Italia ha raggiunto cifre da capogiro, e in Europa solo la Grecia fa peggio di noi. Ecco la ricetta di "chi lavora e vorrebbe continuare a lavorare" per cambiare le cose e uscire dalla crisi economica.

Parla il ministro del Lavoro

Poletti: «Il governo vincerà la sfida del Job Act»

"Una sfida al di sopra delle nostre forze". E' questo quello che per il ministro Giuliano Poletti ha rappresentato la riforma del lavoro, ormai nota a tutti con il nome di Jobs act, lo scorso anno quando a governo appena insediato Matteo Renzi l'ha scelta come prima riforma da compiere. Ma è sicuro di vincerla.

Lavoro

Caos Jobs act

Mancano i decreti attuativi. Quello sui nuovi ammortizzatori è bloccato perché la Ragioneria dello Stato, che deve «bollinarlo», ha chiesto chiarimenti al governo sulle risorse stanziate. Non è comparso sulla Gazzetta Ufficiale nemmeno il tanto atteso contratto a tutele crescenti. Altri 3 sono ancora da scrivere

Mercato del lavoro

Jobs act al traguardo, addio articolo 18

L'Aula di palazzo Madama ha acceso il semaforo verde sul provvedimento con 166 voti favorevoli, 112 contrari e un astenuto, con la minoranza Pd che vota per «senso di responsabilità». L'ok finale al testo è arrivato in tempo per consentire l'entrata in vigore delle nuove regole già a gennaio dopo il varo dei primi decreti delegati.

Renzi ha vinto la sua prima battaglia

Il Jobs Act è legge

Con 166 sì, 112 no e un astenuto, l'Aula del Senato ha votato la fiducia al governo sul Jobs act, approvando definitivamente in terza lettura la delega per la riforma del mercato del lavoro nella stessa versione licenziata dalla Camera.

L'intervista

«Renzi non vuole cambiare il sindacato, lo vuole eliminare»

Prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di segretario generale di una confederazione sindacale e la prima a diventare governatore della Regione Lazio. Renata Polverini, 30 anni passati nelle file dell’Ugl, attualmente membro di Forza Italia e Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei deputati, accetta di rispondere alle domande di DiariodelWeb.it.

Fassina per le barricate contro il Jobs act

«Grazie Renzi, ora licenziamento libero»

Il deputato della minoranza del Partito democratico, Stefano Fassina, attacca il Governo Renzi per l'insoddisfacente soluzione adottata in merito alla questione delicata del Jobs act. Per Fassina la questione dei licenziamenti è stata affrontata nel modo sbagliato, mettendo così il datore di lavoro nella posizione di avere «libertà di licenziare». Presto un coordinamento con le minoranze.

Jobs act, atto finale

Fi, Lega, M5S, Sel pronti all'ostruzionismo

Sel, Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia dicono no all'anticipazione dell'esame della delega sul lavoro da parte della Camera e al voto finale sul Jobs act il 26 novembre. Per Sel si tratterebbe di un'urgenza propria del premier di fare lo «scalpo» all'articolo 18; per il M5S Renzi dovrebbe pensare al Paese che annega, piuttosto che al Jobs act.

NCD in fibrillazione per l'articolo 18

Sacconi: «Se Renzi bara lo molliamo»

Il Nuovo Centrodestra sottolinea la scorrettezza del Governo nel proporre quell'emendamento sull'articolo 18, diverso da quello concordato. Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato di Ncd, minaccia di lasciare la commissione qualora il testo del Jobs act fosse diverso da quello sul quale ci si era accordati: «Si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza».

La Fiom boccia il compromesso sul jobs act

Landini: «La sinistra Pd pensa solo alle poltrone»

Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha dichiarato che l'accordo sul testo del Jobs act approvato ieri tra il governo e la minoranza democratica «è una presa in giro». Landini sta prendendo parte al corteo organizzato dal sindacato dei metalmeccanici in occasione dello sciopero di otto ore proclamato per tutto il Nord Italia: «I parlamentari Pd si curano solo dei loro diritti».

Compromesso con le minoranze PD

Renzi accontenta Fassina su articolo 18

E' stata raggiunta un'intesa nel Partito democratico in commissione al Jobs act sulla base dell'ordine del giorno approvato a fine settembre dalla direzione del partito che prevede il reintegro di in alcuni casi di licenziamenti disciplinari illegittimi, il cui elenco arriverà con i decreti delegati.

Per il premier vohgliono spaccare il paese

Renzi: la Cgil sfrutta il dolore

E' in atto un "disegno" per "spaccare il Paese" tra imprenditori e lavoratori, con l'obiettivo tutto politico di mettere in difficoltà il governo "sfruttando il dolore di disoccupati, cassintegrati e precari". E' l'accusa di Matteo Renzi, che alza ancora il livello dello scontro con il sindacato e la Cgil in particolare.

Il premier torna ad attaccare i sindacati

Con gli industriali di Brescia, Renzi fa il Berlusconi

Il premier è arrivato a Brescia, per partecipare all'assemblea annuale degli industriali bresciani. Al suo arrivo nei pressi della fabbrica, Renzi è stato accolto dalle poteste dei circa 200 lavoratori, guidati dalla Fiom-Cgli, che hanno formato un presidio-assemblea. Applausi all'interno della fabbrica dagli industriali.​ Intanto, il premier cita Berlusconi: «Non cerco un consenso facile».

Intervista al segretario della CGIL

Camusso: «Renzi è stato messo lì dai poteri forti»

Il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha rilasciato un'intervista al quotidiano la Repubblica. Parla della manifestazione di sabato, degli obiettivi del sindacato, dello sciopero generale che sarà deciso a metà novembre; ma anche dei «poteri forti» che avrebbero messo Matteo Renzi a capo del Belpaese.

Il premier a chi lo accusa di arroganza verso i sindacati

Renzi: «Vogliamo tenerle aperle le fabbriche, non occuparle»

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, risponde alle critiche mossegli dalla leader di Cgil, Susanna Camusso, rispetto all'incontro - a suo dire - «surreale» tra Governo e parti sociali. Per Renzi surreale è che i sindacati pretendano di trattare con il Governo e non con gli imprenditori per salvare posti di lavoro.

Susanna Camusso prima dell'incontro con Renzi

«Il Premier non sa di che cosa parla»

La leader di Cgil risponde alle parole del presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, che, in occasione della kermesse fiorentina della Leopolda ha attaccato la «vecchia guardia» dei sindacati e la loro ostinazione nel voler tenere in vita un articolo 18 ormai "anacronistico". La Camusso replica aspramente che il premier «non sa di cosa parla».

Il leader FIOM smentisce il cambio di ruolo

Landini: «Faccio il sindacalista, non il politico»

Il segretario della Fiom si difende dalle voci che lo vedrebbero alla leader di un nuovo partito di sinistra e afferma che è e sarà il segretario dei metalmeccanici. Continua l'attacco al Governo Renzi e alla riforma del lavoro che prevede l'abolizione dell'articolo 18 e il leader del sindacato dei metalmeccanici avverte: «Se Renzi non cambia politica, siamo pronti ad occupare le fabbriche».

Alla vigilia di San Giovanni

Landini: «Non scherzavo, occuperemo le fabbriche»

Il leader della Fiom, Maurizio Landini, parla a Repubblica tv in merito alle vicende interne alla Cgil a toglie ogni dubbio sui problemi con la numero uno di Cgil: "Siamo in una situazione di crisi di rappresentanza". In relazione alla manifestazione indetta dalla Cgil per domani, afferma che sarà grandissima e arriveranno migliaia di persone da tutta Italia.