19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
La Fiom boccia il compromesso sul jobs act

Landini: «La sinistra Pd pensa solo alle poltrone»

Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha dichiarato che l'accordo sul testo del Jobs act approvato ieri tra il governo e la minoranza democratica «è una presa in giro». Landini sta prendendo parte al corteo organizzato dal sindacato dei metalmeccanici in occasione dello sciopero di otto ore proclamato per tutto il Nord Italia: «I parlamentari Pd si curano solo dei loro diritti».

ROMA - Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha dichiarato che l'accordo sul testo del Jobs act approvato ieri tra il governo e la minoranza democratica «è una presa in giro». Landini sta prendendo parte al corteo organizzato dal sindacato dei metalmeccanici in occasione dello sciopero di otto ore proclamato per tutto il Nord Italia. «L'accordo serve solo a quei parlamentari per conservare il loro posto, non serve ai lavoratori e alla difesa dei loro diritti», ha aggiunto Landini.

CAMUSSO: SUL JOBS ACT PARTITA APERTA - «Noi guardiamo sempre alle proposte non ci pare che quella mediazione sia una risposta per mantenere la difesa dei diritti che noi facciamo». Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sull'intesa all'interno del Pd in merito al Jobs act al suo arrivo a Milano per la manifestazione della Fiom. Rispondendo alle domande se la partità sulla delega lavoro sia chiusa come dice Renzi, la Camusso afferma che la partita non è affatto chiusa: «Assolutamente no - replica Camusso - non è un voto di fiducia che cambierà il nostro orientamento e le nostra iniziativa».

MATTEO NON STARE SERENO - Con l'arrivo di Susanna Camusso e di Maurizio Landini ha preso il via a Milano il corteo della Fiom a difesa dei diritti dei lavoratori, nel giorno in cui il sindacato dei metalmeccanici ha proclamato nel nord Italia uno sciopero di otto ore contro il Jobs act. "Matteo non stare sereno, Leopoldo non stare sereno, non toccate l'art. 18" gli slogan scanditi dagli organizzatori secondo cui a Porta venezia sono arrivati circa 300 pullmann per la manifestazione. «Siamo in tanti - ha dichiarato Susanna Camusso al suo arrivo - questa è la conferma di quello che diciamo da sempre. C'è bisogno di un grande investimento pubblico che crei lavoro e rimetta in sicurezza il Paese invece che continuare con una ricetta di riduzione dei diritti». Il corteo si concluderà in piazza Duomo dove Camusso e Landini terranno il comizio finale.