Forza Italia dichiara guerra a Salvini: «Traditore» (come Fini e Alfano?)
La tregua tra (ex) alleati è ufficialmente saltata. Agli appelli a mollare il M5s si sostituiscono gli attacchi frontali dei berlusconiani: «La Lega tradisce il programma»
La tregua tra (ex) alleati è ufficialmente saltata. Agli appelli a mollare il M5s si sostituiscono gli attacchi frontali dei berlusconiani: «La Lega tradisce il programma»
Andrea Conticini, marito della sorella di Matteo, è indagato insieme ai due fratelli per presunte frodi sulle donazioni che dovevano finire in beneficenza in Africa
L’ex presidente della Camera e sua moglie, con il fratello di questa e il padre, sono stati mandati a processo dal gup del tribunale di Roma
Tra i 1240 ex deputati a cui verrà ricalcolato l'assegno figurano volti storici come Scalfari, Veltroni, Vendola. Il «Baffetto», invece, potrebbe vederlo aumentato
La road map per il governo dell'altro Matteo: «Alle elezioni io voglio vincere e iniziare da subito a cambiare l'Italia: la voglio ripulire, ne voglio blindare i confini, le voglio tassare le tasse»
Angelino Alfano e Gianfranco Fini, entrambi ex delfini di Silvio Berlusconi, entrambi maldestri «traditori» del mentore politico, entrambi - pur per ragioni diverse - condannati all'estinzione politica
È quanto effettuato dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione 'Rouge et noir' su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma contro Fini, già indagato dalla Procura di Roma per concorso in riciclaggio
La procura di Roma ha richiesto la custodia cautelare in carcere per il fratello della moglie dell'ex presidente della Camera, nell'ambito dell'inchiesta su una presunta attività di riciclaggio riconducibile a Francesco Corallo, il cosiddetto Re delle slot, che non è stata eseguita in quanto l'imputato è residente a Dubai
La deputata di Forza Italia ha chiesto unità fra gli ex alleati perché c'è «una concreta possibilità di vittoria alle elezioni» se si saprà far fronte comune facendo «scomparire toni antagonistici nei confronti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni». Se su Fini è categorica: «Un epilogo triste», su Alfano è possibilista: «E' un moderato»
Avviso di garanzia consegnato all'ex leader di Alleanza nazionale dalla Procura di Roma. Le indagini, affidate ai militari della Gdf dello Scico hanno ricostruito responsabilità oltre che per il politico anche per la moglie, Elisabetta Tulliani e i parenti più stretti di lei Sergio e Giancarlo Tulliani a cui sono stati sequestrati preventivamente bene per 5 milioni di euro
La magistratura non è il chirurgo della società. I partiti, o movimenti, se non vogliono essere semplici curatori fallimentare dell'Italia, devono velocemente dotarsi di anticorpi contro la corruzione al proprio interno, e non sperare in qualche giudice
La procura di Roma ha aperto un'indagine che vede indagati Giancarlo e Sergio Tulliani, rispettivamente il «cognato» e il «suocero» di Gianfranco Fini. Ma anche sua moglie non sembra estranea ai fatti.
La sfida per la leadership del centrodestra è cominciata e intorno ai due protagonisti va delineandosi un nuovo scacchiere di alleanze. Mentre Roberto Maroni si sgancia dal suo segretario, dentro Forza Italia non tutti tifano Parisi
L'ex premier pensa al riassetto del centrodestra moderato e convoca un incontro per il prossimo venerdì. Al centro del meeting, l'idea di rottamazione di FI e la nascita di una nuova compagine di centrodestra
C'erano tutti: da Forza Italia a Conservatori Riformisti, da FdI a Rivoluzione Cristiana. Il centrodestra si è ritrovato a Parma per un confronto sulla sua rinascita sotto la guida del leader leghista, che parla chiaro: chi guarda indietro è fuori dai giochi
Giorgia Meloni, per il leader de La Destra, sarebbe stata capace di distruggere ogni speranza di riunificare la destra, allontanando a Roma quel 4-5 per cento di elettorato moderato che le ha preferito appoggiare il Pd di Roberto Giachetti
Il segretario della Lega si dice «prontissimo» a sfidare Matteo Renzi per la poltrona da premier. Salvini si dice convinto che alle elezioni del 2018 si arriverà con un centrodestra unito, a patto che Berlusconi si lasci alle spalle vecchie amicizie
Il segretario del Carroccio guarda alle politiche del 2018 e pensa a ricostruire il centrodestra, ma senza commettere gli errori del passato. Dentro Berlusconi, fuori i Fini e Alfano di turno.
A venti giorni dalle elezioni amministrative, il segretario del Carroccio apre al M5Sa Roma: «Bella ventata di onestà e pulizia, non temo chi porta energie positive». Salvini attacca il premier: «Chiacchierone Renzi è il problema dell'Italia»
Se per Silvio Berlusconi l'alleanza con Alfio Marchini non rappresenta affatto una rottura con gli alleati Meloni e Salvini, per il segretario del Carroccio non ci sono dubbi: quella con il costruttore è «una frittella di vent'anni fa»
Il primo degli eletti nella lista La Destra di Storace in Regione Lazio sceglie Guido Bertolaso Sindaco di Roma. «Ho lasciato il partito guidato da Storace perché era privo di qualsiasi prospettiva ed incentrato sul tentativo di sopravvivere del suo segretario».
È quanto scrive in un editoriale pubblicato dal quotidiano il Tempo, il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: «Il Fronte Nazionale si candida a conquistare l'Eliseo nel 2017»
Giovane, ma non troppo; verace,vicina al popolo, agguerritissima, l’esatto contrario del prototipo «berlusconiano» della donna di destra. Giorgia Meloni sembra decisa ad assumersi il difficile compito di aggregare il centrodestra. Sarà lei il nuovo «faro»?
La condanna per la compravendita dei senatori mette in luce il tratto distintivo della politica dell'ex Cav: l'inclusione. Il suo figlioccio Matteo, al contrario, cerca lo scontro muscolare. Ecco perché è molto più pericoloso
Sulla condanna dell'Italia per i fatti del G8 di Genova, parla Gianfranco Fini, allora vicepresidente del Consiglio. Che ribadisce di essere rimasto qualche ora a Forte San Giuliano perché non voleva allontanarsi in elicottero, e che sostiene che, dalla politica, non partì nessun ordine. Per Fini, anzi, appurati gli eccessi, è giusto che vengano puniti.
Il modello «dittatoriale» della Lega Nord di Matteo Salvini, invocato ieri dall’epurato Flavio Tosi, riporta l’attenzione su una questione affrontata più volte: la figura del padre padrone che dirige il partito come fosse una sua azienda. Un tale atteggiamento sembra unire più d'ogni altra cosa i tre leaders più famosi del momento.
Follini, Casini, Fini: la storia è piena di politici usciti dal loro partito e poi naufragati. Ora il sindaco di Verona medita di candidarsi alla presidenza del Veneto con una sua lista civica. Anche lui andrà incontro allo stesso destino?
Con l’avvicinarsi delle regionali inizia a definirsi, con molte difficoltà, il quadro delle alleanze in un centrodestra sempre più frammentato. La formula scelta da Silvio Berlusconi, che sottoporrà a Matteo Salvini in un incontro previsto ad Arcore all’inizio della prossima settimana, è quella delle alleanze a geometria variabile.
In tre interviste rispettivamente al Corriere della Sera, al Tempo e al Mattino, dicono la loro Antonio Martino, Giulio Terzi e Gianfranco Fini.
A parlare è l'ex presidente della Camera ed ex leader di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini: «Quando raggiungi un consenso come quello che è stato raggiunto, non puoi dare la colpa agli altri. Sinistra contro Cgil? Anni fa avrei pensato a un film di fantascienza. Eccessi di voto di fiducia è grido d'allarme per democrazia»
Continua la polemica tra Forza Italia e Lega Nord in seguito alle dichiarazioni di ieri del leader del Carroccio, Matteo Salvini, che annuncia la nascita di un nuovo centrodestra, in cui non sembra gradita la presenza di Silvio Berlusconi.
L'incontro di Silvio Berlusconi e Vladimir Luxuria ad Arcore ha suscitato le reazioni del Nuovo Centrodestra di Alfano, ma non solo: anche Maurizio Gasparri si fa sentire e, in un'intervista a Il Tempo, chiede a Silvio Berlusconi che sui temi caldi di unioni civili e apertura ai diritti gay ci sia un confronto nel partito.
L'europarlamentare e consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, in un tweet commenta la posizione scomoda ricoperta oggi dal leader di NCD, Angelino Alfano, alla luce del ritorno in Forza Italia del senatore Antonio D'Alì. Per Maurizio Gasparri, la slealtà e l'inconcludenza di NCD pagano ora le conseguenze delle loro azioni opportuniste.
Dopo il discorso alla Camera per esporre il programma dei «Mille giorni«, Matteo Renzi deve affrontare le critiche dell'opposizone. Per Daniele Capezzone (Fi), il premier è un disco rotto già sentito. Renato Brunetta lo accusa invece di reorica. E Andrea Mandelli vorrebbe che il governo passasse, finalmente, dalle parole ai fatti.
Dentro e fuori il Parlamento, si levano voci contro il premier del Consiglio. Per il segretario della Fiom, Maurizio Landini, Matteo Renzi sta portando avanti il lavoro sporco dei suoi predecessori. Massimiliano Fedriga, della Lega Nord, lo accusa di raccontare favole. Nunzia De Girolamo, Ncd, gli ricorda via twitter che il Sud è un valore aggiunto per l'Italia e non un vano elenco di promesse.
Il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale: «Rammenti di aver guidato incontrastato la destra italiana per 20 anni, fino al suo epilogo. È stato vicepremier per cinque anni, anche se si fa fatica a ricordare qualcosa della sua permanenza al governo»
L'ex presidente della Camera: «So di non essere l'uomo per tutte le stagioni, cerco solo di organizzare una discussione perché me lo chiedono tanti e tanti elettori di centrodestra»
«L'Italia che vorresti, la tua idea per la destra che non c'è» è il messaggio che si legge nella homepage del sito www.partecipa.info annunciando la convocazione a Roma, al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Ha lo scopo di «ascoltare gli elettori delusi e disorientati dall'attuale condizione della destra, e più in generale, del centrodestra»
Il coordinatore di Fratelli d'Italia: «Le elezioni amministrative, con alcune eccezioni importanti, dimostrano la totale mancanza di appeal di questo centrodestra. Il motivo è semplice: non esiste più». Fini: «Serve chiarezza». Dura la replica di Savino (Fi): «Nel centrodestra non c'è più posto per l'ex Presidente della Camera».
E' questo il tirolo della 32esima Festa Tricolore di Mirabello, tradizionale appuntamento della destra italiana, in programma da domani a domenica, sotto la regia del reggente di FLI Roberto Menia. Prima edizione degli ultimi vent'anni in cui il programma non prevede interventi per Gianfranco Fini
Questo, in sintesi, il risultato delle elezioni a Montecitorio dove la spuntano anche Rocco Buttiglione e Lorenzo Cesa per l'Udc. Per Scelta Civica di Monti, entra invece, Valentina Vezzali
«Il caos nella gestione dei rifiuti va superato attraverso un piano nazionale». Lo ha sostenuto il presidente Gianfranco Fini in occasione della presentazione del Rapporto 2012-2013 sul ciclo dei rifiuti di Italiadecide, associazione presieduta da Luciano Violante
Gianfranco Fini capolista in tutte le circoscrizioni, Italo Bocchino che lo segue in Campania 1 e 2, in Calabria e molto probabilmente in una delle tre circoscrizioni in cui è divisa la Lombardia e tante polemiche: a pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle liste al Viminale, Fli non ha ancora chiuso le sue liste per la Camera
Il leader di FLI: «Quello di ieri sera è stato un grande spettacolo con un grande protagonista televisivo. Gli ultra della curva ieri erano al settimo cielo, ma questo modo istrionesco non recupera quell'elettorato che si chiede perché il centrodestra ha deluso tante aspettative»
Il leader di FLI: «Credo sia doveroso mettere insieme una lista per l'Italia che basandosi su pochi punti programmatici concreti indichi chiaramente agli italiani che alle consultazioni diremo che è opportuno che Monti riceva un incarico per continuare»
Il leader di FLI: «Bene la proposta di Giulia Bongiorno su aggravanti». Napolitano aderisce a giornata mondiale ONU. Meloni (Pdl): Italia ratifichi convenzione Istanbul. Cancellieri: Aiutare donne a uscire e denunciare
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha apprezzato il discorso del leader di ItaliaFutura, Luca Cordero di Montezemolo, che ha trovato «meritevole di attenzione»: vedremo se si può collaborare. Difficile commentare Berlusconi, non mi interessa. Da Grillo loro non ricordo proposte concrete per governare
Il leader di FLI: Per alcuni reati, «quelli infamanti ad esempio», «nulla impedisce» alle forze politiche di decidere «autonomamente che non è necessario essere condannati al terzo grado per restare fermi un giro»
Il leader di FLI: «I moderati accelerino e il Pd tenga i nervi i saldi». Bersani: «Il contributo di Monti si vedrà con lui dopo le elezioni». Formigoni: «Il Pdl non tolga l'appoggio al Premier». Landolfi: «Alfano convochi direzione Pdl, fare chiarezza»
La terza carica dello Stato ha spiegato che bisogna «tutelare il reato di opinione, ciò che i parlamentari dicono in Aula, quello non può essere perseguito» ma «i comportamenti fuori dalle aule, quelli che determinano fattispecie di reati, devono essere perseguiti»