28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Nuove alleanze

Centrodestra, nuove prove di leadership: sfida Salvini-Parisi. E Maroni strizza l'occhio ai moderati

La sfida per la leadership del centrodestra è cominciata e intorno ai due protagonisti va delineandosi un nuovo scacchiere di alleanze. Mentre Roberto Maroni si sgancia dal suo segretario, dentro Forza Italia non tutti tifano Parisi

Matteo Salvini, leader della Lega Nord
Matteo Salvini, leader della Lega Nord Foto: Shutterstock

ROMA - Il duello a distanza tra Matteo Salvini e Stefano Parisi per la leadership del centrodestra è appena iniziato, ma sta già mettendo in discussione vecchie e nuove alleanze dentro e fuori la Lega Nord. Mentre Parisi rischia di spaccare Forza Italia, Maroni si smarca da Salvini e guarda ben oltre l'universo che ruota intorno al segretario del Carroccio.

La sfida tra Salvini e Parisi
La sfida è servita. Matteo Salvini e Stefano Parisi puntano entrambi alla leadership del centrodestra e intorno a loro vanno definendosi i contorni di un nuovo scacchiere di alleanze. Da un lato c'è la Lega Nord, che non rinuncia a dare battaglia contro il governo Renzi e ha dato appuntamento ai suoi fedelissimi per il tradizionale raduno di Bergamo il 16,17 e 18 settembre. Dall'altro c'è il centrodestra moderato che ruota intorno al city manager di Milano e ha chiesto ai suoi sostenitori di riunirsi negli stessi giorni.

Maroni guarda al centrodestra moderato
A Stefano Parisi ammiccano non solo Maurizio Lupi e Angelino Alfano, ma anche l'altro personaggio di spicco della Lega Nord insieme a Matteo Salvini, Roberto Maroni. La distanza tra i due leghisti, infatti, sembra sempre più importante e tra il segretario del Carroccio e il governatore della Lombardia lo scontro è diretto soprattutto per quanto riguarda l'atteggiamento verso il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Per Salvini è un «complice degli scafisti», per Maroni un «innovativo» da non criticare oltremisura.

Salvini: Si guarda avanti e non indietro
Nella Lega si sta aprendo una frattura dalle imprevedibili conseguenze. Mentre il governatore della Lombardia va formalizzando una linea di solidarietà politica nei confronti di Mattarella, Alfano e Parisi, il leader della Lega Nord invece non apre ad alcuna possibilità di dialogo con i «moderati» di turno. Sul suo profilo Facebook Salvini oggi scrive che: «se qualcuno pensa di coinvolgere nel "centrodestra" del futuro Alfano, Fini, Verdini, traditori e poltronari vari, ha sbagliato a capire! La Lega non ci starà mai: si guarda avanti, non indietro».

Le opposizioni a Parisi in Forza Italia
Salvo poi chiedere sommessamente l'approvazione dei suoi fedelissimi girando a loro la domanda che chiude il suo post: «siete d'accordo?». E la risposta social dei suoi sostenitori non lascia adito a dubbi: per loro Alfano è un «traditore» e Verdini «una carogna», le «uniche alleanze possibili sono con Fratelli d'Italia e Casapound». Nel frattempo, però, anche Stefano Parisi ha i suoi problemi in seno a Forza Italia. Per Renato Brunetta l'unico leader indiscusso resta Silvio Berlusconi e non c'è spazio per un «Papa straniero». La battaglia tra il segretario del Carroccio e il city manager di Milano è ancora tutta da giocare.