Brexit, Theresa May vince la prima battaglia ma rischia la sfiducia
Il partito dei Tories è diviso e l'approvazione in Parlamento a questo punto diventa difficile
Il partito dei Tories è diviso e l'approvazione in Parlamento a questo punto diventa difficile
Il copresidente del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta - e primo sostenitore della Brexit - in prima fila con Lega Nord e M5s
Il fondatore dell'Ukip britannico ha espresso tutta la sua soddisfazione rispetto alla prospettiva che in Italia si costituisca una maggioranza di governo Movimento 5 stelle-Lega
E' un Jeremy Corbyn che non ti aspetti, quello che dichiara apertamente, senza troppi giri di parole, che una delle conseguenze dell'immigrazione di massa è stata quella di distruggere le condizioni di lavoro dei britannici, sostituendo con manodopera sottopagata i lavoratori locali
L'esito delle prime elezioni (anticipate) post-Brexit, seppur non definitivo, appare piuttosto chiaro: gli exit poll danno in vantaggio i conservatori, sì, ma Theresa May non avrebbe la maggioranza assoluta
Nigel Farage, uno dei primi sostenitori della Brexit, ha accusato l'Ue di 'comportarsi come la mafia' nel gestire i negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione
Da Londra a Bruxelles, parlamentari ed europarlamentari dell'Ukip hanno festeggiato l'inizio delle procedure per portare il Regno Unito fuori dall'Unione europea
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha respinto al mittente la richiesta della premier britannica Theresa May per una sorta di pace separata tra Londra e Berlino
Mentre Nigel Farage, il leader dell'Ukip e uno dei principali fautori della Brexit, stava facendo il suo intervento al Parlamento europeo è spuntato un cartello con la scritta 'Vi sta mentendo'
Sull’asse Bruxelles-Roma si sta giocando il recupero di quella porzione consistente di consenso di destra, sovranista o identitario, che da tempo ha scelto di sostenere il M5S abbandonando per protesta i rispettivi partiti di riferimento
L'Alde alla fine ha deciso di non accettare l'intesa tra Beppe Grillo e il capogruppo liberale a Strasburgo Guy Verhofstadt per l'ingresso dei 17 eurodeputati grillini nel gruppo
L'Alde è un gruppo molto poco coeso dove c'è veramente di tutto, da liberali di sinistra a liberali di destra: ecco cosa ha attratto Grillo, per contare qualcosa in più
Il 78,5% degli iscritti al M5s ha detto sì al passaggio del Movimento dal gruppo Efdd all'eurogruppo di Alde in Europa, da sempre europeista e apprezzato da Prodi, Monti e gli altri euroconvinti
Ennesima chiamata al plebiscito sul blog del Movimento 5 stelle ma il voto che si concluderà oggi potrebbe ribaltare per la prima volta la linea del fondatore che vorrebbe l'uscita dal gruppo Efdd, dove oggi siede a fianco dell'Ukip di Nigel Farage, per confluire nel gruppo politico Alde
L'ambasciatore britannico presso l'UE si è dimesso nelle scorse ore e il governo deve sbrigarsi a trovare un sostituto per gestire le trattative sulla Brexit
Vogliamo semplicemente che gli italiani decidano sulla moneta, ha detto Di Battista in un'intervista a Die Welt. E dopo il referendum si dice pronto per combattere la battaglia sul diritto di cittadinanza
Quando si parla di austerità, Bruxelles usa due pesi e due misure. Perché con gli stipendi dei suoi funzionari e del presidente della Commissione è particolarmente generosa
Che Trump non fosse uno da rispettare i rigidi protocolli diplomatici era già palese. Ma nessuno pensava che, a pochi giorni dalla sua elezione, avrebbe già turbato la severa cancelleria britannica
L’Alta Corte britannica ha sancito che la Brexit votata dal popolo britannico necessita del via libera del parlamento di Westminster. Questo passaggio parlamentare è diventato l'incubo di Theresa May. Cosa accadrà? La previsione è fin troppo semplice
L'establishment occidentale è a dir poco terrorizzata, e per nulla disposta a fare autocritica. A dimostrarlo, i commenti e le analisi del dopo-Brexit. Che arrivano a dare la colpa a Putin
L'affondo del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, non si è fatto attendere dopo le dimissioni a sorpresa di Nigel Farage e la "congiura" contro Boris Johnson
ean Claude Juncker lancia una stoccata a Boris Johnson e Nigel Farage, che, dopo aver condotto la campagna pro-Brexit, hanno fatto un passo indietro
Nuovo colpo di scena nella Gran Bretagna post-Brexit. Nigel Farage, il vincitore 'morale' della Brexit al referendum di giugno, ha annunciato le dimissioni dalla guida dell'Ukip
Nigel Farage, leader dell'Ukip, ha annunciato in una conferenza stampa le sue dimissioni dalla guida del partito euroscettico britannico, dopo aver raggiunto il suo obiettivo: la Brexit
Nigel Farage, leader dell'Ukip e volto della campagna per la Brexit, fa il punto sulla situazione. E 'predice' quali saranno i prossimi Paesi a seguire l'esempio della Gran Bretagna
Toni pesanti, nervi scopertti e tante emozioni nel primo dibattito del Parlamento europeo dopo il referendum sulla Brexit
L'intervento del leader dell'Ukip Nigel Farage è stato accolto da un coro di fischi, ma l'esponente britannico ha avvisato Bruxelles sul possibile effetto domino della Brexit
Nigel Farage è stato il primo ad esultare quando è diventato chiaro a tutti che avrebbe vinto il fronte del "Leave" nel referendum su Brexit in Gran Bretagna
Il popolo britannico ha deciso: dirà definitivamente addio all'Ue. Farage esulta e chiama questo giorno l''Independence Day', il primo ministro David Cameron si dimette
Molti inglesi hanno votato per la Brexit per timore dei flussi migratori. Ma tra di loro, a sorpresa, ci sono molti immigrati e cittadini di origine extraeuropea. Spaventati dall'«invasione» degli europei.
Il leader dell'Ukip si rivolge agli elettori britannici: "Dobbiamo aver fiducia in noi stessi e nel nostro paese"
Politici, imprenditori, leader religiosi e rock star: tutti hanno detto la loro sul referendum sull'uscita della Gran Bretagna dalla Ue di giovedì prossimo. Qui facciamo qualche esempio
A 16 giorni dal referendum sulla permananza o meno del Regno unito nell'Unione europea, il primo ministro David Cameron e il leader dell'Ukip Nigel Farage si sono confrontati in diretta tv
Tutto quello che dobbiamo sapere del referendum che sta turbando i sonni di Bruxelles
Sorpasso Brexit. Il 51% dei britannici sarebbe favorevole a un'uscita del Regno unito dall'Unione europea
A una ventina di giorni dal referendum sulla Brexit, le rilevazioni pubblicate dal Guardian danno il fronte anti-Ue in sorpasso su chi vuole rimanere in Europa
Manca ormai un mese al discusso referendum sulla Brexit. Ed ecco come la pensano i principali partiti politici europei
Secondo il documento appena pubblicato, la Brexit costerebbe circa 5mila euro a famiglia e allora sarebbe allarme recessione. Ma le proteste degli euroscettici non mancano di farsi sentire
Nuova pessima notizia che si aggiunge all'interminabile lista delle preoccupazioni di Bruxelles: gli olandesi hanno detto «no», tramite referendum, al trattato di associazione Ue-Ucraina. Che era, innanzitutto, un test sull'Europa, a pochi mesi dal voto sulla Brexit...
Il referendum di giugno si avvicina a grandi passi, e per David Cameron il difficile inizia ora. Perché per il Regno Unito quello con l'Europa è sempre stato, per ragioni storiche e non solo, un matrimonio altalenante; ma anche il divorzio, agognato da molti, è colmo di rischi
Le elezioni polacche sono soltanto l'ultimo esempio. La riscossa dei partiti di estrema destra, anti-immigrati e anti-europeisti, sta stringendo l'Europa in un abbraccio che, di questo passo, potrebbe rivelarsi mortale
Nel lontano 1975, gli inglesi votarono per l'appartenenza al Mercato comune europeo. Oggi, con un referendum sull'Unione europea sempre più vicino, le cose potrebbero andare molto diversamente...
Secondo fonti confidenziali del The Independent on Sunday, la data del referendum sul Brexit sarebbe giugno 2016. Cameron sarebbe fiducioso di poter ottenere buone condizioni da Bruxelles, scongiurando l'uscita dall'Ue - contro cui si è espresso anche Obama -. Ma i britannici saranno d'accordo con loro?
Gli occhi del mondo sono incollati alle trattative tra il governo greco e le istituzioni europee. Quello che sta accadendo ad Atene non è solo una questione ellenica, ma ci riguarda molto da vicino. Ecco perché è bene stare all'erta
La Bank of England ha reso note per errore delle informazioni riservate sull'ipotesi dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Ma l'alleanza tra David Cameron, Angela Merkel e Francois Hollande potrebbe essere più solida di quanto si pensi.
Il deludente risultato elettorale - almeno in termini di seggi - ha aperto una crisi in seno all'Ukip, il partito degli euroscettici passato dal 27,5% delle scorse europee al 12,6% delle politiche britanniche, con un singolo rappresentante a Westminster.
A differenza dell'ex leader laburista Ed Miliband, partito per Ibiza dopo le dimissioni per consolarsi della batosta elettorale di giovedì, la lontananza di Nigel Farage dalla guida dell'Ukip, il partito eurofobo e anti-immigrati britannico, è durata lo spazio di un weekend.
Il dato fondamentale nei sondaggi è che nessuno dei due principali partiti è in grado di ottenere la maggioranza assoluta di 326 deputati alla Camera dei Comuni. L'UKIP terza forza del paese.
Le politiche che si svolgeranno tra cinque settimane sono considerate tra le più incerte degli ultimi decenni tanto che i sondaggi non hanno rilevato un partito in grado di conquistare la maggioranza assoluta nella House of Commons, la Camera dei Comuni, aprendo la prospettiva di un altro governo di coalizione o di un governo di minoranza.
Il partito anti-europeo britannico dell'Ukip si prepara ad ottenere un secondo seggio alla Camera dei Comuni a Rochester, cittadina del sudest dell'Inghilterra dove i cittadini vanno al voto per un'elezione suppletiva, dopo che il deputato locale Mark Reckless ha lasciato il partito conservatore per entrare nelle file della formazione anti-immigrati di Nigel Farage.