Brexit, perché si è dimesso a sorpresa l'ambasciatore Gb in Ue
L'ambasciatore britannico presso l'UE si è dimesso nelle scorse ore e il governo deve sbrigarsi a trovare un sostituto per gestire le trattative sulla Brexit
LONDRA - Sir Ivan Rogers, ambasciatore britannico presso l'Unione europea, si è dimesso. E non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo aver inviato la lettera con le sue dimissioni ai suoi collaboratori. E' un duro atto d'accusa verso la strategia di Londra per la Brexit.
L'ambasciatore britannico presso l'UE si è dimesso
Sir Ivan Rogers era l'ambasciatore britannico presso l'Unione europea e si è dimesso a sorpresa nelle scorse ore. Era a capo della Rappresentanza Permamente del Regno Unito presso l'Unione europea (UKRep), che rappresenta la Gran Bretagna nei negoziati sulla Brexit. La notizia è stata riportata dalla Bbc, precisando che il Foreign Office non ha rilasciato commenti sulle motivazioni del gesto inaspettato dell'ambasciatore. Rogers, in carica del 2013, avrebbe dovuto lasciare Bruxelles alla scadenza del suo mandato, a novembre prossimo.
Il governo deve sbrigarsi a trovare un sostituto
Nei mesi a venire avrebbe dovuto giocare un ruolo di primo piano nei negoziati sulla Brexit, che la premier Theresa May ha promesso di avviare entro fine marzo. Il deputato laburista Hilary Benn, ha capo della commissione sulla Brexit, ha detto che le dimissioni di Sir Ivan arrivano in un momento «cruciale» e che il governo deve «sbrigarsi» per trovare un sostituto. Arron Banks, che era a capo della campagna Leave.EU al referendum sulla Brexit del 23 giugno scorso, ha accolto invece con soddisfazione la notizia.
Cosa c'è dietro le sue dimissioni
«E' un uomo che ha detto che per arrivare ad un accordo sulla Brexit ci vogliono 10 anni», ha commentato Banks ed ha aggiunto: «E' troppo pessimista, solo un altro esponente della vecchia guardia dell'establishment pro-Ue. Almeno ha avuto l'onore di rassegnare le dimissioni».Le dimissioni di Sir Ivan Rogers sarebbero verosimilmente legate ad un deterioramento dei suoi rapporti con alcuni membri del governo proprio in merito alla Brexit, soprattutto alla luce di quanto rivelato il mese scorso dalla Bbc.
10 anni per negoziare la brexit sono troppi
In quell'occasione l'emittente riportò che l'ambasciatore ad ottobre aveva detto ai ministri britannici che le trattative per un accordo commerciale tra il Regno Unito e l'Unione europea sul dopo-Brexit, se mai raggiunto, sarebbero potute durare anche 10 anni. L'ambasciatore aveva aggiunto che era l'opinione dei 27 partner dell'Unione, ma questa precisazione non era bastata a evitare la bufera mediatica scatenata dalle sue dichiarazioni.
La lettera di Rogers pubblicata sui quotidiani britannici
Prima di lasciare definitivamente le scene, l'ambasciatore non ha comunque rinunciato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa e in una lunga lettera al personale della rappresentanza britannica presso la Ue ha invitato i colleghi a dire la propria opinione anche se non è gradita al potere. «Spero che continuerete a opporvi ad argomenti mal fondati e a un pensiero confuso e che non avrete mai paura di dire la verità a chi è al potere. Spero che vi sosterrete a vicenda nei momenti difficili in cui dovrete consegnare messaggi spiacevoli per coloro che devono riceverli» ha scritto Rogers in una lettera pubblicata su tutti i quotidiani britannici.
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