La Bundesbank lancia l'allarme sull'economia tedesca: «Rischio recessione nel terzo trimestre»
Nel rapporto mensile della Banca centrale tedesca si evidenziano rischi per un nuovo calo con netta contrazione della produzione industriale
Nel rapporto mensile della Banca centrale tedesca si evidenziano rischi per un nuovo calo con netta contrazione della produzione industriale
Meno migranti e maggiore austerità verso i Paesi del Sud Europa: cosa accadrà se cade Angela Merkel
Il ministro Tria esprime concetti molto prudenti. Allontanandosi dal contratto di Governo, ma allungando la vita a Giuseppe Conte
Mentre in Italia qualcuno chiede a gran voce gli Stati Uniti d'Europa, la Germania nel 2017 ha di nuovo registrato il più grosso attivo del mondo nell’export
L'anno volge al termine e il tapering è alle porte. Il QE dovrebbe concludersi entro il mese di dicembre, ma sai verbali del Consiglio emergono diverse visioni
I falchi tedeschi tornano alla ribalta per chiedere la fine degli stimoli monetari da parte della Bce e la Deutsche Bank lancia l'allarme sul pericolo di bolle finanziarie
Due figure opposte: il miliardario comunista a favore del libero scambio, con argomentazioni solide. L'economista tedesco contro il surplus commerciale di Cina e Germania, con argomentazioni altrettanto pesanti
I presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha accusato l'Italia di aver deluso le aspettative sui conti, a fronte di un debito pubblico che fluttua sopra il 130% del Pil
Germania sempre più egemone: una piccola fiammata inflattiva scatena l'attacco tedesco contro Mario Draghi e tassi di interesse volutamente bassi. L'interesse tedesco è l'interesse degli europei?
Condannate negli Stati Uniti a pagare cospicui risarcimenti, le agenzie imperversano sui mercati finanziari con i loro giudizi finanziari
La Banca centrale europea ha dato il via libera per l'intervento dello Stato nel salvataggio del Monte Paschi Siena, ma chiede al governo di sborsare 6,5 miliardi di euro
Dimenticate la novella del denaro pubblico europeo che serve a finanziare gli Stati spendaccioni. Gli euro creati da Draghi vengono drenati dal settore bancario privato
La cancelliera si ricandida per la quarta volta: vuole salvare la sua democrazia, e consolidare la supremazia della Germania sui popoli europei
La prima banca della Germania, Deutsche Bank, scivola al nuovo minimo storico. La cancelliera Angela Merkel ha deciso di escludere la possibilità di intervenire con aiuti di Stato e ora il colosso del credito teutonico rischia la sottocapitalizzazione.
In Germania oltre 12 milioni di persone sono povere e il fenomeno riguarda oltre 3 milioni di pensionati. Ecco cosa si nasconde dietro i «minijobs» e perché ad oggi rappresentano la bomba a orologeria del sistema pensionistico tedesco.
Deficit oltre il 3% e fine dell’ingerenza del generale Haftar nella mezzaluna petrolifera della Siria. Questo sarebbe il motivo che avrebbe portato il presidente del Consiglio Matteo Renzi a manifestare dissenso, durante il vertice di Bratislava, nei confronti dell'asse franco-tedesco.
Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, bacchetta l'Italia per l'alto debito pubblico nazionale e risponde all'appello del presidente della BCE, Mario Draghi, sottolineando che la strada giusta per vincere la crisi è quella dell'austerity.
Di fronte a una politica monetaria che assottiglia i loro margini, alcune banche tedesche hanno deciso di tassare i depositi dei loro clienti: una pratica controversa che, anche se probabilmente non diventerà generale, prefigura comunque un aumento delle spese bancarie a carico della clientela.
Si sta cercando di sfruttare la crisi di Mps per salvare Deutsche Bank, la cui caduta genererebbe uno tsunami finanziario senza precedenti nel mondo? Si sta tentando di dare la responsabilità di questo guazzabuglio all’Italia, salvando politicamente Merkel e Schauble?
Il primo dato interessante è che nel dopo Brexi le Borse europee hanno perso quanto guadagnato dal momento dell'omicidio di Joe Cox. Peccato che, a perdere, siano stati i piccoli, cioè noi cittadini comuni
La Bundesbank ha tagliato le previsioni del tasso di crescita del Pil tedesco per l'anno in corso. Dopo i risultati record dei primi mesi del 2016, il tallone d'Achille della Germania rallenta l'economia nazionale. Ma prosegue la violazione delle regole comunitarie
La versione di Berlino è che i titoli sovrani siano potenzialmente rischiosi per il sistema bancario, ma l'Italia risponde sottolineando il ruolo positivo che le banche hanno avuto negli anni della crisi. Quanto incidono davvero i titoli sovrani sugli attivi bancari?
Oggi Trani indaga contro BD, ma già 5 anni fa ci trovammo di fronte, per la prima volta, alla vera natura dell'Unione europea: una comunità di impari, dove grazie alle folli leve monetarie architettate c’è chi comanda e chi obbedisce
Il consigliere regionale della Lega in Toscana, Claudio Borghi, racconta cosa accadde nel 2011 quando lo spread salì a quota 500. E ci svela la strategia della Germania durante la crisi greca, spiegandoci perché l'indagine della procura di Trani sta partendo col piede sbagliato
Per il ministro dell'Economia e delle Finanze ci sono margini di miglioramento sul sistema pensionistico, ma a patto di non intaccarne la "sostenibilità". Padoan ha inoltre replicato alle critiche provenienti dalla Germania, sottolineando che l'Italia è in regola con i conti pubblici
Il debito pubblico italiano si sta avvicinando al massimo storico del 2015. La Germania bacchetta l'Italia, ma il debito individuale tedesco non è lontano da quello italiano e c'è perfino, oltreoceano, chi ha un problema più vertiginoso del nostro. Ecco cosa c'è di vero e cosa c'è di falso sul problema dell'indebitamento nazionale
Il messaggero della Germania ha consegnato all'establishment romano il diktat tedesco. La richiesta di Berlino è quella di procedere a passo spedito verso una maggiore unione fiscale per salvare le sorti dell'Unione Europea. Ma il nostro destino sarà quello di una Germania più europea o di un'Europa più tedesca?
Dopo l'ultima riunione del Consiglio Direttivo, la risposta del presidente Mario Draghi alle critiche mosse dai politici tedeschi non si è fatta attendere. Ma a destare l'interesse degli economisti sono soprattutto le nuove modalità annunciate del super-QE, che permetterebbero alla BCE di utilizzare i soldi comunitari per finanziare imprese non europee, come la multinazionale McDonald's.
Il più grande portafoglio derivati appartiene a Deutsche Bank. Qui vi spieghiamo perché questo meccanismo sta in piedi, e perché alla fine chi comanda è sempre la Germania
Proseguono le critiche all'operato della BCE da parte dei politici tedeschi. La Germania accusa Mario Draghi di danneggiare l'economia nazionale. E dopo l'entrata a gamba tesa del ministro delle finanze, le scuse del capo della Bundesbank non hanno placato gli animi
Sembra incredibile, ma è tutto vero: una moneta da 5 euro che ne vale 15,50. Si chiama Blue Planet Earth ed è un oggetto da collezione, anche se può essere spesa come qualsiasi altra valuta
In soccorso del presidente della Bce, oggi sono intervenuti sia il presidente della Bundesbank che il ministro delle finanze francese
Secondo il capo del dipartimento monetario della Banca dei Regolamenti Internazionali, molti segnali lasciano supporre che potrebbe essere in arrivo un'altra crisi economica internazionale dopo quella del 2007
Nel Consiglio Bce di gennaio si è stabilito di attendere marzo per "rivedere ed eventualmente riconsiderare la linea di politica monetaria", ma non tutti erano d'accordo
Nella polemica tra Mario Draghi e Jens Weidmann, con il primo sostenitore e il secondo detrattore del quantitative easing, interviene Claudio Borghi, spiegando, al DiariodelWeb, che cosa effettivamente sta accadendo. L'operazione «simula» una garanzia che fa abbassare lo spread e i tassi di interesse, ma il trucco c'è: le garanzie le detiene la Bce, il rischio è in gran parte degli Stati.
La Germania è un ombrello sicuro sotto cui parcheggiare il denaro. L'ennesima dimostrazione è arrivata nell'odierna asta di titoli di Stato biennali (Schatz) dove Berlino, a fronte di una domanda pari a 5 miliardi, ha collocato 4,029 miliardi pagando tassi negativi. Intanto, il surplus commerciale tedesco ha raggiunto un altro massimo storico.
In attesa del prossimo Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che si terrà il 22 gennaio, continuano a susseguirsi rumors e dichiarazioni sul tanto discusso piano di quantitative easing da parte dell'Eurotower. Draghi ha fatto sapere che questa decisione potrebbe essere presa anche senza l'unanimità del direttivo
Goldman Sachs non ha dubbi: la Bce avvierà il programma di acquisto di titoli di Stato già dal prossimo 22 gennaio. Per altri analisti la decisione rimane, ma potrebbe slittare a marzo, archiviate le elezioni greche. Il vero nodo rimane come Francoforte porterà avanti il piano di quantitative easing, senza irritare troppo la Germania
Il Governatore della Banca d'Italia: «Fino a ieri diceva che era vietato, ora che non è opportuno. La BCE acquisti titoli su larga scala se rischi peggiorano. Essenziale che le banche usino fondi per prestiti a imprese e famiglie».
Il numero uno della Bundesbank a Repubblica: «Costi superiori a vantaggi. Se per esempio titoli sovrani di basso rating venissero acquistati, rischi di politica finanziaria verrebbero messi in comune dalla Banca centrale, aggirando governi e Parlamenti».
Le indagini sull'attività del manifatturiero hanno segnalato una stagnazione a novembre. E intanto l'inflazione, che secondo i parametri della Banca centrale europea è già pericolosamente bassa - appena lo 0,3 per cento - potrebbe accusare ulteriori affossamenti con il calo di tutte le materie prime, che si sta innescando sulla scia della flessione del petrolio.
Il governatore della Banca centrale della Finlandia smentisce le voci di frattura nel direttivo della BCE. E conferma: «Al di là delle divergenze, Draghi gode di grande considerazione»
Nel bollettino mensile, la Bundesbank avverte che l'economia della Germania potrebbe crescere a un ritmo molto debole nel secondo semestre dell'anno in corso. Il Pil tedesco risulta piatto o in lieve aumento nel terzo trimestre.
Continua la corsa degli investitori ad acquistare titoli di Stato ed in particolare il Bund tedesco. Le preoccupazioni sull'economia europea spingono i capitali verso lidi sicuri come i titoli di Stato e i titoli di tedeschi sono i preferiti. Il decennale scende sotto lo 0,83%.
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea è in corso da stamattina a Napoli, nella prestigiosa cornice del Museo di Capodimonte. Ma più che la spettacolarità del luogo, circondato dal suo esteso parco, a richiamare l'attenzione è il massiccio apparato di sicurezza con cui è stato blindato l'evento.
Sulla stampa tedesca l'ultimo piano lanciato dal presidente della BCE trova una accoglienza che contrasta in maniera stridente con il sollievo che ha sortito altrove in Europa. Ieri, a sorpresa, l'istituzione monetaria ha reagito al deterioramento del quadro economico azzerando di fatto i tassi di interesse ufficiali e accelerando su altre misure.
Impegnato da due giorni a duellare in Europa, Matteo Renzi si trova ancora a fronteggiare le polemiche interne al partito su riforme e legge elettorale. Sul primo punto è lo stesso premier a chiarire che il dibattito politico italiano non è competenza della Bundesbank. Sul fronte interno è il vice segretario Pd Lorenzo Guerini a replicare alle dichiarazioni dell'ex segretario Pierluigi Bersani.
«In una democrazia, dovrebbero essere i Parlamenti e non le Banche Centrali a decidere una simile mutualizzazione dei rischi» ha spiegato Weidmann, secondo il quale il finanziamento della Bce potrebbe indurre alcuni Paesi «all'assuefazione, come se fosse una droga»
Lo ha dichiarato Andreas Dombret, membro del Consiglio direttivo della Bundesbank. «I poteri di supervisione implicano dei diritti di intervento considerevoli e che necessitano di una legittimità democratica diretta: se la Bce ne avesse la responsabilità finale, la sua indipendenza ne verrebbe ad essere diminuita»
E la Bundesbank fa quello che non vuole da BCE: compra a piene mani. Un tentativo di salvare le apparenze che non ha evitato che diversi analisti e osservatori definissero l'asta «un disastro»