Deutsche Bank, perché il titolo collassa al nuovo minimo storico
La prima banca della Germania, Deutsche Bank, scivola al nuovo minimo storico. La cancelliera Angela Merkel ha deciso di escludere la possibilità di intervenire con aiuti di Stato e ora il colosso del credito teutonico rischia la sottocapitalizzazione.
ROMA – Deutsche Bank ha toccato il nuovo minimo storico raggiungendo quota 10,63 euro. Il colosso del credito tedesco sta attraversando una fase molto delicata della sua esistenza, e oggi è arrivato a sfiorare un meno 7% in avvio di seduta.
Nuovo minimo storico per Deutsche Bank
Un altro scivolone in Borsa per Deutsche Bank. Il colosso tedesco dai piedi d'argilla (LEGGI ANCHE «Chi ha più derivati in portafoglio è Deutsche Bank quindi comanda Deutsche Bank») ha raggiunto il nuovo minimo storico toccando quota 10,63 euro. DB è arrivata a sfiorare un meno 7% in avvio di seduta e ha trainato al ribasso gli altri titoli delle Borse europee. L'istituto del credito teutonico per eccellenza sta attraversando una fase molto delicata della sua esistenza, a causa dell'effetto combinato dei tassi bassi che erodono la redditività e delle costose dispute con le autorità statunitensi.
La scelta di Angela Merkel
Ad aggravare il tutto ci si sono messe anche le indiscrezioni del settimanale Focus, che nel corso del weekend ha riferito come la cancelliera Angela Merkel abbia categoricamente escluso l'ipotesi di elargire al gruppo tedesco (altri) aiuti di Stato. In vista dell'imminente appuntamento elettorale che si svolgerà nel 2017, infatti, la Merkel ha preferito assumere una posizione netta nei confronti del colosso teutonico. E oggi la prima banca della Germania è stata ulteriormente colpita dalle dichiarazioni della Cancelliera pagandone il prezzo sui mercati finanziari.
Scommesse ribassiste sul gruppo tedesco
Il crollo del titolo, tuttavia, non è stato una sorpresa per gli analisti. Secondo il Financial Times, infatti, diversi fondi speculativi (da Soros alla Marshall Wallace), avrebbero fatto scommesse ribassiste sul gruppo tedesco. Il titolo di Deutsche Bank oggi accusa un calo di circa il 60% rispetto al picco che raggiunse un anno fa (era il 23 ottobre del 2015) quando toccò quasi quota 28 euro. Come sottolinea Elena Dal Maso su Milano Finanza, l'affossamento del valore delle azioni DB è dovuto soprattutto alle preoccupazioni per le gigantesche spese legali che l'istituto teutonico dovrà affrontare a breve. Le riserve della banca, infatti, potrebbero non essere sufficienti.
All'orizzonte il rischio di una sottocapitalizzazione
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto circa 13 miliardi di dollari per archiviare la disputa relativa al caso dei mutui subprime che scatenò la crisi economica del 2008 (LEGGI ANCHE «Subprime, Deutsche Bank paga la multa della Apple: come i governi difendono banche e multinazionali»). Secondo JP Morgan Chase solo un accordo intorno ai 3 miliardi di dollari permetterebbe a Deutsche Bank di conservare una liquidità sufficiente per affrontare altre questioni legali, in alternativa andrebbe incontro ad una significa sottocapitalizzazione. Ogni miliardo di spese legali in più rispetto ai 3 miliardi di dollari indicati da JP Morgan come limite eroderebbe 24 punti base del capitale di Deutsche Bank.
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