19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
lungo intervento del ministro

Padoan frena su tasse e pensioni, ma replica alla Germania

Per il ministro dell'Economia e delle Finanze ci sono margini di miglioramento sul sistema pensionistico, ma a patto di non intaccarne la "sostenibilità". Padoan ha inoltre replicato alle critiche provenienti dalla Germania, sottolineando che l'Italia è in regola con i conti pubblici

ROMA – Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, è intervenuto in diretta su «Radio Anch'io» per affrontare alcuni dei temi più caldi dell'attualità economica: dall'Ape alla flessibilità in uscita, dal bail-in alla replica al governatore della Bundesbank.

Margini di miglioramento sul sistema pensionistico
Secondo il ministro dell'Economia e delle Finanze del governo Renzi«abbiamo uno dei sistemi previdenziali più stabili e sostenibili» tanto che viene preso a modello anche nel resto d'Europa. Pier Carlo Padoan è intervenuto alla trasmissione «Radio Anch'io» e ha risposto a una domanda sulla flessibilità in uscita sottolineando che c'è ancora spazio per migliorare il sistema pensionistico nazionale, ma a patto di«non intaccarne la sostenibilità».

Rischio di contagio tra le banche
Il ministro ha affrontato anche uno degli argomenti più spinosi per il governo Renzi, quello delle banche. Padoan condivide i timori del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sul rischio contagio legato alla recente introduzione del bail-in. Il nuovo meccanismo ha infatti cambiato radicalmente le regole del gioco e oggi è quanto mai necessario usare prudenza perché - secondo il ministro - «se una banca chiude quella vicino potrebbe essere infettata. Quando si prendono misure su singole banche non bisogna dimenticare l'impatto sul resto del sistema».

Siamo in regola con i conti pubblici
Padoan ha quindi proseguito il suo intervento ribadendo che la riduzione delle tasse è uno dei pilastri dell'azione del governo, ma «le singole misure devono comunque essere prese all'interno di un quadro di compatibilità e non fuori da questo contesto». Soprattutto ora che il debito comincia a scendere, anche se è in corso un rallentamento nella discesa che dipende dalla mancanza di inflazione che impatta sulla crescita del Pil nominale. Nonostante queste difficoltà, secondo l'economista di Palazzo Chigi c'è una crescita reale e con «i conti pubblici siamo in regola e abbiamo uno dei più bassi deficit pubblici dell'Eurozona».

La replica alla Germania
«Il problema è che non c'è inflazione e questo non dipende da noi», ha sottolineato ancora Padoan. Il paese sta proseguendo nel suo cammino di riforme strutturali e in questo senso è uno degli esempi più virtuosi del continente. «Andrebbe chiesto a loro», ha risposto il ministro a chi gli ha domandato, nel corso della trasmissione radiofonica, perché autorevoli esponenti dell'establishment tedesco continuino ad attaccare il governo italiano per l'andamento dei conti pubblici. «L'Italia non ha niente da rimproverarsi. E' uno dei paesi che sta facendo più riforme strutturali», ha concluso Padoan e «insieme alla Germania, ha anche uno dei maggiori avanzi primario di bilancio pubblico. Stiamo crescendo e abbiamo conti pubblici sostenibili».