19 marzo 2024
Aggiornato 04:00
Supervisione bancaria in Europa

Bundesbank: La BCE non avrà l'ultima parola sulla supervisione bancaria

Lo ha dichiarato Andreas Dombret, membro del Consiglio direttivo della Bundesbank. «I poteri di supervisione implicano dei diritti di intervento considerevoli e che necessitano di una legittimità democratica diretta: se la Bce ne avesse la responsabilità finale, la sua indipendenza ne verrebbe ad essere diminuita»

FRANCOFORTE - La Banca Centrale Europea non dovrebbe avere l'ultima parola in materia di supervisione bancaria, nonostante le intenzioni in tal senso dell'Unione Europea: lo ha dichiarato Andreas Dombret, membro del Consiglio direttivo della Bundesbank.

A RISCHIO L'INDIPENDENZA DELLA BCE - «I poteri di supervisione implicano dei diritti di intervento considerevoli e che necessitano di una legittimità democratica diretta: se la Bce ne avesse la responsabilità finale, la sua indipendenza ne verrebbe ad essere diminuita» ha avvertito Dombret, secondo il quale la Banca Centrale Europea potrebbe trovarsi di fronte a dei conflitti di interesse dato che «le decisioni di politica monetaria potrebbero influire sulla solidità delle banche».
Di qui la proposta di affidare la supervisione a un'altra autorità «diretta da un Consiglio nel quale vengano rappresentati i Paesi di cui sono originari gli istituti, in base al peso dei rispettivi settori bancari», un sistema nel quale la Bce avrebbe comunque «un ruolo importante».

POSIZIONE NON UNANIME - La posizione espressa da Dombret non è peraltro unanime in seno alla Bundesbank, e numerose banche private tedesche si sono dette favorevoli a una supervisione affidata alla Bce: le proposte in materia saranno presentate dalla Commissione Europea l'11 settembre prossimo, con l'obbiettivo di un'applicazione nel 2013.