Il premier premiato con il Global Citizen Award
Dalle Nazioni Unite a New York, dove è stato premiato da John Kerry, Matteo Renzi riparte dal tema dei migranti e in particolare dall'Africa che resta, ha detto, una priorità per l'Italia
Ieri segretario di Stato, oggi aspirante presidente
Cinque anni fa, era segretario di Stato; oggi, è aspirante presidente degli Stati Uniti. Allora, Hillary Clinton decise per l'intervento in Libia; oggi, mentre un nuovo intervento è alle porte per dirimere il caos provocato nel 2011, difende quella decisione. Ma nella sua autodifesa, non racconta «lati» della storia che tutti dovrebbero sapere
L'Occidente verso una nuova avventura libica
Mentre gli alleati interventisti tirano l'Italia per il bavero della giacca, Roma traballa. Impegnandosi, come di consueto, a non sbilanciarsi troppo senza scontentare nessuno, anche al prezzo delle proprie aspirazioni. Invece, servirebbe un sano rigurgito di orgoglio nazionale, e il coraggio di dire ai partner (Usa in primis) ciò che non vogliono sentirsi dire
La rivelazione del Wall Street Journal
Il mese scorso il governo italiano ha concesso agli Stati Uniti di utilizzare una propria base, quella di Sigonella in Sicilia, dalla quale fare decollare i droni impegnati nei raid in Libia e in Nordafrica contro il gruppo dello Stato islamico
Messaggi ai combattenti islamisti affinchè si uniscano al Califfato
Ecco una sintesi di tutti i 13 video pubblicati dal sedicente Stato islamico, in una campagna mediatica senza precedenti, volta a fare proseliti in Libia, Tunisia, Marocco, Algeria
Ministro: auspico risultati incoraggianti la prossima settimana
Secondo Gentiloni, l'Italia sta sostenendo gli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite per un accordo di unità nazionale in Libia, e anche se ricatti e pressioni hanno impedito il raggiungimento di un'intesa, auspica che la prossima settimana ci siano risultati più incoraggianti
Forse la svolta per la sua campagna presidenziale
Hillary Clinton ha difeso senza esitazioni per 11 ore la sua posizione sull'attacco al consolato Usa di Bengasi nel 2012 nel quale morirono quattro cittadini americani, tra cui l'ambasciatore Christopher Stevens, davanti alla commissione speciale del Congresso
'Il contesto non è tranquillo e pacifico'
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha spiegato alla Camera la complessa situazione libica e illustrato il ruolo dell'Italia nel processo di risoluzione della crisi
Dopo l'opposizione all'accordo di Tobruk e Tripoli
Il processo negoziale per un accordo di unità nazionale in Libia va avanti e non prevede alternative: lo ha detto oggi in conferenza stampa a Tunisi l'inviato speciale dell'Onu per la Libia, Bernardino Leon
Asia Times identifica anche capo della mafia locale: Fahmi Slim
Zuara accusa l'Unione europea e l'Italia di chiudere gli occhi di fronte ad altri traffici illegali, oltre quello che coinvolge i migranti, estremamente redditizi
In azione dalla scorsa estate dopo naufragio con 183 morti
Si fanno chiamare gli uomini mascherati e sono diventati la forza di polizia ufficiale della città di Zuara, nel Nord-Ovest della Libia, da quando hanno deciso di contrastare la criminalità, prima, e il traffico di esseri umani dall'Africa all'Europa, dopo la morte di 183 migranti, recuperati sulle rive libiche lo scorso agosto
Accordo sul governo unitario raggiunto
Dopo estenuanti trattative durate mesi, le delegazioni libiche hanno raggiunto un'intesa sul governo unitario. Ma la soluzione del caos è ancora ben lontana. Ecco perché
Oggi inizia la seconda fase, in attesa di una risoluzione Onu
La seconda fase della missione Eunavfor Med prevede l'uso della forza militare in acque internazionali contro i «passatori» di migranti che operano a partire dalla Libia, sequestrando e - se necessario - distruggendo barconi per smantellare le organizzazioni dedite al traffico di esseri umani
Tornado italiani pronti a bombardare l'Isis in Iraq
Nonostante la dichiarata contrarietà a «interventi spot» annunciata per la Siria, il premier ha affermato la disponibilità italiana a bombardare l'Isis in Iraq insieme alla coalizione guidata da Washington. Mentre la Libia versa ancora nel caos, quali sono i motivi e rischi di tale scelta?
L'analisi dei discorsi di Obama e Putin riserva delle sorprese
Ci siamo abituati a vederli come acerrimi nemici, profondamente diversi l'uno dall'altro. Ma dalla tribuna da cui hanno parlato davanti all'assemblea ONU, Obama e Putin hanno fatto ricorso ad argomentazioni incredibilmente simili. Con esiti che non potrebbero essere più distanti
A islamici e Haftar
Lo sceicco salafita al Ghariani per la prima volta si esprime contro l'Isis, definendo il califfato un cancro da estirpare
Gentiloni avverte
Domani vertice della Lega araba, mercoledì nuovi colloqui Onu, ma la situazione per la Libia è esplosiva. Tanto che il ministro Gentiloni avverte: «l'Europa non può permettersi una nuova Somalia»
Esperti: molti giovani sudanesi nelle file del Califfato
Il figlio del defunto leader del gruppo salafita sudanese Jamaat Ansar al Sunna, Abu Zaid Mohamed Hamzah, è morto in battaglia mentre combatteva nelle file dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis)
E sollecitano governo d'unità nazionale
I governi di Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito hanno condannato le azioni barbare commesse dai jihadisti dello Stato islamico (Isis) a Sirte, in Libia, sollecitando la formazione di un governo di unità nazionale
A due passi dalla nostra costa
Per il ministro degli Esteri, la Libia rischia di diventare un'altra Somalia, «a due passi dalla nostra costa». Invece, una Libia unita entrerebbe nell'agenda della coalizione internazionale anti-Isis
Jihadisti soffocano rivolta abitanti a sostegno salafiti locali
Il governo islamico di Tripoli ha annunciato una operazione militare per sottrarre ai jihadisti dello Stato Islamico (Isis) il controllo della città di Sirte dove da lunedì scorso è scoppiata una rivolta degli abitanti soffocata nel sangue dagli uomini del Califfato
Proseguono i negoziati
L'annuncio a sorpresa del premier libico Abdullah Al-Thani di voler lasciare l'incarico di governo rappresenterebbe semplicemente un'offerta di dimissioni, qualora servisse a risolvere i problemi del Paese
Mentre a Ginevra sono in corso i colloqui
Il premier libico Abdullah al-Thani, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni ieri sera nel corso di un intervista televisiva
Attesi rappresentanti di Tripoli
Si apre oggi a Ginevra una nuova sessione dei colloqui di pace tra le fazioni libiche, sotto la mediazione dell'inviato speciale delle Nazioni Unite in Libia, Bernardino Leon, alla quale dovrebbero partecipare anche i rappresentanti del parlamento di Tripoli
Accusiamo la Russia di violazione del diritto internazionale. E l'Ovest?
Quante volte abbiamo sentito dire che l'annessione della Crimea è avvenuta illegalmente? Sarà anche così, ma il pulpito dell'Occidente scricchiola. Perché in quanto a violazioni del diritto internazionale, l'Ovest è il massimo esperto in materia
Parla uno dei più illustri analisti politici e strategici italiani
Dopo averci parlato di terrorismo e Isis, l'analista politico e strategico Alessandro Politi, ci illustra, in esclusiva, le sue considerazioni a proposito di missione anti-scafisti, immigrazione, e caos libico. E della migliore strategia - militare o diplomatica - per tentare di stabilizzarlo
Un modo per impedire ai migranti di spostarsi
«Gli schiavi del XXI secolo»: così sono stati definiti i migranti inviluppati nella rete degli scafisti. Ma per 300 esperti internazionali, imparagonabili sono la loro sorte e l'antica tratta degli schiavi africani. Una retorica usata per giustificare l'ingiustificabile: una missione tesa a impedire, con la forza, alle persone di spostarsi
La nostra intervista esclusiva a uno dei massimi esperti italiani di terrorismo
Terrorismo, Isis, barconi della speranza. A poche ore dall'arresto a Milano del presunto attentatore del Museo del Bardo, facciamo il punto con l'analista politico e strategico Alessandro Politi. Che, nei prossimi appuntamenti, ci parlerà anche di Libia, trafficanti, crisi internazionali e molto altro...
I «maliziosi» dubbi del New York Times
E se la missione contro i trafficanti di esseri umani fosse un modo, per l'Europa, di «aggirare» il diritto internazionale, e impedire, di fatto, ai migranti di chiedere asilo? Di questo avviso, una giornalista del New York Times e non solo.
Per una più efficace strategia contro i trafficanti
I piani europei per una campagna militare contro i trafficanti di esseri umani che operano in Libia includono anche l'opzione del ricorso a truppe di terra in territorio libico. Oltre alla campagna aerea e navale, le truppe di terra potrebbero servire per distruggere le imbarcazioni dei trafficanti.
Anche Italia e Francia potrebbero parteciparvi
I capi di Stato maggiore di sette Paesi arabi si riuniranno al Cairo il prossimo 18 maggio per discutere un eventuale intervento militare in Libia. E' quanto ha riferito al sito americano Defense News una fonte della Lega araba, secondo cui nella missione potrebbero avere un ruolo anche Francia e Italia.
Il testo della dichiarazione congiunta Usa-5 Paesi Ue
«I governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti ribadiscono il loro forte impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'integrità territoriale e l'unità nazionale della Libia, e affinché le risorse economiche del Paese siano utilizzate per il benessere della popolazione libica»: è quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei sei Paesi diffusa questa mattina.
Da presentare al Consiglio di sicurezza Onu
L'Italia sta lavorando alla proposta di risoluzione da presentare al Consiglio di Sicurezza Onu in merito alla lotta ai trafficanti. La strategia consisterebbe in operazioni di identificazione, sequestro e distruzione dei barconi, che contempli anche raid aerei e uso della forza. Ma su quest'ultimo punto la Russia si oppone: niente distruzione, solo arresti.
Dal governo sostenuto dalle milizie islamiste
La lotta alla migrazione clandestina attraverso il territorio libico verso le coste italiane sarà "la prima priorità" del governo islamico di Tripoli che ha predisposto una serie di misure per fermare il preoccupante fenomeno. E' quanto ha annunciato il governo Salvezza Nazionale (NSG) sostenuto dalle milizie islamiste.
Morirono quattro americani tra cui l'ambasciatorie
Hillary Clinton alla fine ha fatto una mezza concessione: è disposta a testimoniare davanti alla Commissione al Congresso che sta indagando sugli attacchi a Bengasi, Libia, che si verificarono l'11 settembre del 2012 contro il consolato americano e in cui morirono quattro americani tra i quali l'ambasciatore. Solo una volta però, e non due come richiesto.
In 16 centri di detenzione
Circa settemila migranti che tentavano di raggiungere via mare l'Europa sono detenuti in Libia. Lo ha reso noto Mohammed Abdelsalam Al-Qoueiri, responsabile libico del dipartimento per la lotta all'immigrazione, che ha rivolto una richiesta di aiuto ai Paesi vicini ed europei.
Al prezzo di 3.850 dollari
Un viaggio da Addis Abeba all'Italia costa «circa 3.850 dollari» e «se vuoi un viaggio veloce, il nostro sistema è il migliore e il più comodo». E' quanto ha detto ad Al Jazeera un noto trafficante di esseri umani, conosciuto come Ahmed, a cui si sono rivolti molti etiopi per raggiungere l'Europa.
Di una locale stazione televisiva
Il governo libico di Tobruk, riconosciuto internazionalmente, ha annunciato oggi che cinque detenuti hanno ammesso di aver ucciso cinque giornalisti di una locale stazione televisiva e due giornalisti tunisini. Queste uccisioni sono state rivendicate dallo Stato islamico (Isis).
Segretario generale Onu ribadisce no a intervento militare Libia
Ban Ki-moon e Matteo Renzi hanno parlato ieri della lotta alla pirateria in Somalia come esempio positivo di affrontare un problema internazionale. Il segretario generale Onu ha ribadito la sua preoccupazione per l'instabilità in Libia, dove, a suo avviso, l'unica modalità di intervento può essere quella diplomatica.
Di fronte al dramma migranti
Il dramma dei migranti nel mar Mediterraneo richiede una «risposta complessiva», alla quale anche la Nato potrebbe dare un contributo tentando di stabilizzare i paesi della regione. Lo ha affermato oggi il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg.
Incidente avvenuto ieri sera a 50 km da Skopje, 14 morti
Stavolta, via terra. Quattordici migranti provenienti dalla Somalia e dall'Afghanistan sono morti ieri sera investiti da un treno in Macedonia, nei pressi della città di Veles, una cinquantina di chilometri a sud della capitale Skopje. Il macchinista del treno, proveniente dalla Grecia, non ha potuto evitare il gruppo di persone sedute sui binari.
L'esercito di Tobruk avanza
In Libia le unità dell'esercito nazionale fedeli al governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, sarebbero arrivate a 12 chilometri dalla capitale Tripoli, che da giugno scorso è controllata dalle milizie islamiste fedeli ala governo dei Fratelli Musulmani, rivali di quello di Tobruk.
Colpito il complesso di Ouagadougou, quartier generale jihadisti
La milizia islamiche denominate Fajr Libia, che controllano la capitale libica, hanno lanciato nella notte raid aerei contro postazioni delle milizie jihadiste dello Stato Islamico (Isis) a Sirte, città ad est di Tripoli, come hanno riferito oggi fonti ufficiali e testimoni.
Dopo il Consiglio europeo straordinario sull'immigrazione
Il presidente francese François Hollande ha annunciato di voler parlare con il capo di stato russo Vladimir Putin del progetto di risoluzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu che dovrebbe permettere la distruzione delle imbarcazioni dei trafficanti di uomini nel Mediterraneo.
Dopo il Consiglio europeo straordinario sull'immigrazione
Lotta ai trafficanti, anche con chirurgici interventi militari; fondi triplicati a Triton, novella Mare Nostrum europea, il cui compito ufficiale rimane, però, il controllo delle frontiere e non il salvataggio dei migranti; cancellato l'impegno ad accogliere 5000 rifugiati: ecco che cosa ha deciso il Consiglio europeo straordinario in materia immigrazione.
Rafforzata Triton, progetto pilota per accoglienza in vari Paesi
Ecco i dieci punti che saranno oggi sul tavolo del Consiglio europeo straordinario convocato per affrontare la questione del traffico di migranti e il suo sempre più lungo strascico di tragedie umane nel Mediterraneo. Le misure sono state presentate dalla Commissione europea e avallate dai ministri degli Esteri e dell'Interno al Consiglio congiunto di lunedì scorso a Lussemburgo.
Il governo di Tripoli sulla lotta ai trafficanti UE
Il governo di Tripoli, non riconosciuto dall'Occidente, si dice pronto a collaborare con le autorità europee per fermare il flusso di migranti, ma il dialogo rimane molto difficile. Perché non accetterà bombardamenti sulle sue coste per distruggere i barconi dei trafficanti, e ribadisce la necessità che l'Ue tratti con Tripoli prima di agire.
Feroci i combattimenti in corso
In Libia da 24 ore si combatte per il controllo di una caserma militare strategica, punto di passaggio dei rifornimenti alle milizie islamiste tra la capitale Tripoli e la parte occidentale del Paese. Ma la lotta si intensifica in corrispondenza della base militare Al Watiya, punto di partenza per i viaggi della morte.
La stima di Oim
Secondo l'OIM, nel 2015 si rischia di assistere alla morte di 30.000 migranti nel Mediterraneo se il bilancio di questi primi quattro mesi verrà replicato da qui alla fine dell'anno. Perchè i trafficanti ammassano sempre più migranti su imbarcazioni di fortuna, a maggior rischio naufragio.
Politiche europee
I 27 guardano con soddisfazione all'andamento delle operazioni in Mali, soprattutto al sostegno logistico fornito, dalle forze africane, al dispiegamento della missione francese e della missione di addestramento europea, alla quale anche l'Italia assicura il suo contributo