25 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Segretario generale Onu ribadisce no a intervento militare Libia

Ban Ki-moon: la lotta ai pirati in Somalia sia d'esempio per la crisi libica

Ban Ki-moon e Matteo Renzi hanno parlato ieri della lotta alla pirateria in Somalia come esempio positivo di affrontare un problema internazionale. Il segretario generale Onu ha ribadito la sua preoccupazione per l'instabilità in Libia, dove, a suo avviso, l'unica modalità di intervento può essere quella diplomatica.

CITTA' DEL VATICANO (askanews) - Ban Ki-moon e Matteo Renzi hanno parlato ieri della lotta alla pirateria in Somalia come esempio positivo di affrontare un problema internazionale.

Il caso Atlantis
«Con il primo ministro Renzi - ha riferito lo stesso segretario generale delle Nazioni Unite rispondendo nel corso di una conferenza stampa in Vaticano ad una domanda sulla crisi in Libia - abbiamo parlato della posizione dell'Unione europea sulla pirateria sulle coste della Somalia. All'epoca l'Ue aveva l'operazione Atlantis, ci sono stati pattugliamenti in mare e si è affrontata la situazione politica somala, ciò ha aiutato a diminuire la pirateria». Ban Ki-moon, che ha ribadito la sua contrarietà a risolvere la situazione libica con un intervento armato, ha detto, più in generale, che «affrontare le cause dei problemi può prendere il tempo ma è il modo si risolvere i problemi, perseguendo la stabilit politica e migliorando la situazione sociale ed economica», e «in ogni conflitto non c'è alternativa a negoziare una soluzione politica».

Preoccupante l'instabilità in Libia
In una recente intervista alla Stampa, Ban Ki-moon aveva affermato. «Sono molto preoccupato per l'instabilità in Libia. Anni dopo la rivoluzione, il processo di transizione resta ancora appeso, e i civili stanno subendo l'urto delle violenze. Io credo fortemente che non ci siano alternative al dialogo. Il mio Rappresentante speciale, Bernardino Leon, e la sua squadra continuano a lavorare in maniera instancabile con le parti libiche coinvolte, per aiutarle ad arrivare insieme ad uno spirito di compromesso. Gli atti di terrorismo e di estremismo sono un duro richiamo al fatto che una soluzione politica all'attuale crisi va trovata rapidamente, per ripristinare pace e stabilità. Le istituzioni statali devono essere rafforzate per fermare questi atti di violenza e risparmiare al popolo libico altri spargimenti di sangue e conflitti».