28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Il premier premiato con il Global Citizen Award

Migranti, Renzi: se l'Europa non fa la sua parte, faremo da soli

Dalle Nazioni Unite a New York, dove è stato premiato da John Kerry, Matteo Renzi riparte dal tema dei migranti e in particolare dall'Africa che resta, ha detto, una priorità per l'Italia

NEW YORK - Dalle Nazioni Unite a New York Matteo Renzi riparte dal tema dei migranti e in particolare dall'Africa che resta, ha detto, una priorità per l'Italia. E' duro lo scontro con l'Europa, che per ora, secondo il presidente del Consiglio, ha parlato molto ma non ha ancora mostrato fatti concreti. «Riuscire a gestire in modo diverso la questione africana. Noi torniamo all'Onu ribadendo questo punto, che è l'elemento che ha lasciato dubbi a molti di noi a Bratislava. Siamo arrivati a leggere un documento in cui di Africa non c'era neanche il nome».

«Non può essere l'Italia ad accoglierli tutti»
«C'è da gestire la questione immigrazione, è evidente che vogliamo salvare tutti quelli che possiamo ma è anche evidente che non può essere l'Italia ad accoglierlil tutti».
«O si interviene per tempo in Africa o l'Europa non è in grado di gestire questo problema. Gli europei ci devono dire, come pare stiano facendo con i loro eloquenti silenzi, se hanno capito che l'immigrazione non si risolve con un'intervista o un convegno o una dichiarazione ed è una questione diversa dal terrorismo e credo sia un pericolo sovrapporle».

L'endorsement di Kerry
L'Italia farà la sua parte sottolinea Renzi: «Se l'Europa non ha intenzione di fare la propria parte faremo da soli. Non è una questione drammatica». Poi Renzi è stato premiato dal segretario di Stato americano John Kerry al Museo di storia naturale a New York con il Global Citizen Award dell'Atlantic Council. Un premio che ha ricevuto con «grande emozione» ha detto, strappando un sorriso alla platea: «L'Atlantic Council è una grande istituzione prestigiosa... fino a oggi - ha scherzato Renzi - visto che ha deciso di premiarmi».