Libia, l'appello del gran muftì: islamici, uniamoci per estirpare l'Isis
Lo sceicco salafita al Ghariani per la prima volta si esprime contro l'Isis, definendo il califfato un cancro da estirpare
TRIPOLI (askanews) - In una presa di posizione senza precedenti, il gran muftì della Libia, lo sceicco Sadek Al-Ghariani, ha definito lo Stato islamico (Isis) un «cancro» che deve essere estirpato, chiedendo a islamici e laici di unirsi per combattere gli uomini del Califfo Abu Bakr al Baghdadi, come riporta oggi il quotidiano libico Lybia Herald.
L'appello dello sceicco
In una dichiarazione rilasciata da «Dar Al-Ifta» (Casa degli editti islamici, ndr), il controverso sceicco ha indirizzato il suo appello sia al Congresso Nazionale Generale (GNC, il parlamento che sostiene il governo islamico di Tripoli) che le forze armate libiche del generale Khalifa Haftar, che fa capo al governo di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale. Al Ghariani, riconosciuto come Gran Muftì dal parlamento islamico di Tripoli, ha detto che «i militari e chiunque in grado di prendere le armi dovrebbero dirigersi verso Sirte e difendere la popolazione» dall'attacco dei jihadisti dell'Isis, definiti «una contaminazione» dell'Islam. L'appello dello sceicco alle forze di Haftar di unirsi alle milizie islamiche di Tripoli è senza precedenti. Al-Ghraiani ha infatti demonizzato Haftar nel corso di tutto l'anno passato. La sua descrizione dell'Isis come un cancro rispecchia quella di uno dei principali leader del Califfato a Sirte, Hussein Al-Karami, che ieri ha detto che «il salafismo è un cancro e deve essere distrutto». Ghariani è infatti considerato un salafita.
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