Yemen, servono quattro miliardi per aiuti umanitari nel 2019
Destinati al 70% della popolazione del Paese, oltre 20 milioni di yemeniti. In Svezia stretta di mano fra belligeranti yemeniti
Destinati al 70% della popolazione del Paese, oltre 20 milioni di yemeniti. In Svezia stretta di mano fra belligeranti yemeniti
In vista del lancio di un processo di pace. Caso Khashoggi, no di Riad all'estradizione in Turchia dei sospetti sauditi
In questa area della Sardegna, la RMW, azienda tedesca che produce le bombe che esplodono in Yemen, dà lavoro a 270 persone
Sei anni di combattimenti nella più cruda ferocia. Migliaia di morti, abusi di ogni sorta e liquefazione della civiltà. Questa è la guerra tra Arabia Saudita e Yemen-Iran, di cui non sappiamo nulla
Il presidente americano Donald Trump potrebbe annullare le restrizioni imposte dal suo predecessore Barack Obama al coinvolgimento militare degli Stati Uniti nella guerra in Yemen
Se su molti altri dossier sembra determinato a smantellare l'eredità obamiana, sui rapporti (lucrosi) con i sauditi Trump sembra avviato a proseguirla. Anzi, a fare ancora peggio
Il 45esimo presidente americano è riuscito a ottenere un applauso bipartisan al Congresso quando si è rivolto alla donna, seduta accanto alla figlia di Trump Ivanka nella galleria dei visitatori
Se Mosca ha perso il suo seggio al Consiglio dei Diritti Umani Onu, chi non si scolla dalla poltrona è l'Arabia Saudita. Che nel 2015 ha battuto il record di esecuzioni, e continua a bombardare lo Yemen.
Il reame wahabita, in crisi economica nonostante le esportazioni record di petrolio degli ultimi anni ha deciso di emettere titoli di stato per 17,5 miliardi. Le entrate fiscali derivanti dal petrolio sono state pari all’85% del totale nel 2014
Mentre la stampa internazionale è impegnata a denunciare i crimini di guerra di Mosca e Damasco in Siria, si tace del controverso ruolo di Arabia Saudita e Stati Uniti nello Yemen
Amnesty International ha acceso i riflettori sulla visita del ministro Pinotti in Arabia Saudita, ipotizzando che al centro vi fosse l'export di armi. Ma il Ministro ha smentito
Nel quadro di due mandati in generale fallimentari, su una cosa Barack Obama ha superato le aspettative. Ma non è affatto un record di cui andare fieri
Dall'Europa centrale e orientale si snoda una lucrosissima rotta commerciale di armi che, grazie alla mediazione di Paesi come Arabia Saudita e Turchia, giunge dritta dritta in teatri di guerra come Siria e Yemen
Cifre da capogiro, destinazioni controverse (come Arabia Saudita, Qatar, Egitto, Siria, Turchia), una sostanziale mancanza di trasparenza e controllo. Ecco come funziona l'export delle armi in Europa.
Nonostante analisti ed esperti giudicassero i rapporti tra Washington e Riad ormai gravemente compromessi e profetizzassero il fallimento del viaggio di Obama, il presidente Usa ha voluto comunque fare un tentativo. E la vera questione da porsi è se sia ancora accettabile che la «più grande democrazia del mondo» tenti di ricucire con un alleato inguardabile come Riad
Barack Obama ha ordinato che siano i militari, e non la Cia, a usare i droni per uccidere i leader dell'Isis in Iraq e Siria, permettendo all'agenzia d'intelligence di utilizzarli solo per missioni di spionaggio. E il dibattito si infiamma
La visita del presidente iraniano Rohani in Italia ricorda un po’ il viaggio-lampo in Arabia Saudita di Renzi lo scorso novembre. Ecco come in nome del mercato ci si “dimentica” delle più aberranti violazioni di diritti umani
Una lotta di potere al vertice del regno saudita. Una rivalità intestina, che secondo analisti e diplomatici occidentali, vede come protagonisti i due più potenti principi della famiglia reale
Gli attacchi aerei compiuti lunedì sera dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita nello Yemen settentrionale hanno distrutto un ospedale supportato dall'organizzazione medico umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf)
Il duplice attentato di ieri rivendicato dall'Isis contro una moschea sciita di San'a, la capitale dello Yemen, ha ucciso 32 persone e ne ha ferite altre 92, secondo l'ultimo bilancio fornito da fonti ospedaliere
L'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (OPAL) di Brescia, Amnesty International Italia e la Rete Italiana per il Disarmo (RID) chiedono al Governo Renzi di fermare l'invio di bombe e sistemi militari italiani ai paesi della coalizione guidata dall'Arabia Saudita
Secondo un nuovo rapporto dell'Unicef, nello Yemen, ogni giorno in media otto bambini vengono uccisi o mutilati come conseguenza diretta del conflitto che devasta il Paese
I pesanti attacchi aerei al porto di Hodeida avranno gravi conseguenze sulla già drammatica situazione umanitaria in Yemen, denuncia Save the Children
In un nuovo rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha accusato le forze della coalizione a guida saudita e i gruppi armati favorevoli e contrari alle milizie ribelli sciite degli Houthi di aver ucciso centinaia di civili
Il relatore della Nazioni Unite sul diritto al cibo ha lanciato un grido d'allarme per il rapido peggioramento del livello di malnutrizione nello Yemen, a causa del conflitto che sconvolge il Paese
E' entrata in vigore alle 23 locali, le 22 di ieri in Italia, la tregua umanitaria nello Yemen, proposta dall'Arabia Saudita per consentire la distribuzione di aiuti alla popolazione gravemente colpita dalla guerra. «E' assolutamente cominciata», ha dichiarato un portavoce della coalizione guidata da Riad.
I caccia della coalizione a guida saudita hanno sferrato nuovi raid contro i ribelli sostenuti dall'Iran a San'a, in concomitanza dell'arrivo dell'inviato delle Nazioni Unite per i negoziati prima del previsto cessate-il-fuoco umanitario di cinque giorni.
Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite stanno preparando una grande operazione umanitaria nello Yemen in vista della tregua che dovrebbe avere inizio questa sera. Si occuperanno della consegna di razioni alimentari e carburante.
Quattro sospetti membri di al Qaida sono stati uccisi e altrettanti feriti nell'attacco di un drone, verosimilmente americano, a Moukalla, capoluogo di Hadramout, nel sudest dello Yemen. Lo ha indicato un responsabile locale.
La coalizione guidata dall'Arabia saudita ha lanciato oggi nuovi raid contro i ribelli, nonostante la tregua. Inoltre, i ribelli hanno annunciato di aver abbattuto un aereo della coalizione araba, poche ore dopo che il Marocco ha riferito di un proprio velivolo disperso.
L'Arabia saudita, che guida la campagna aerea contro i ribelli sciiti nello Yemen, ha proposto oggi un cessate il fuoco di cinque giorni per consentire la consegna di aiuti umanitari alla popolazione duramente colpita dalla guerra nel Paese. E Kerry invita i ribelli Houthi ad accettare offerta.
Ventidue organizzazioni umanitarie presenti in Yemen hanno avvertito che potrebbero interrompere i loro aiuti d'emergenza se le vie terrestri, aeree e marittime non fossero immediatamente riaperte per consentire il riapprovvigionamento di carburante. Intanto, il governo yemenita chiede l'intervento dell'Onu.
Il segretario di stato americano, John Kerry, ha annunciato che discuterà a Riad una "pausa" nelle operazioni militari in Yemen, per facilitare l'arrivo degli aiuti umanitari. Ma da Teheran piovono dure accuse sugli Usa.
Il supremo leader iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha accusato gli Stati Uniti di sostenere «crimini immensi» commessi in Yemen dall'Arabia Saudita, che guida la campagna di raid aerei contro i ribelli sostenuti da Teheran.
Le milizie ribelli yemenite degli Houthi hanno colpito con proiettili di mortaio e razzi Katiuscia contro la località saudita di Najran, nei pressi della frontiera con lo Yemen: lo ha reso noto la televisione di Stato saudita.
Due cacciatorpedinieri iraniani, inviati nel Golfo di Aden per proteggere le navi mercantili, si trovano all'ingresso di Bab el-Mandeb, lo stretto strategico tra Yemen e Gibuti. Lo ha reso noto oggi il capo della marina iraniana. Per l'ammiraglio, lo scopo sarebbe la difesa delle navi mercantili dai pirati.
La coalizione araba guidata dall'Arabia saudita ha intensificato oggi i raid aerei contro i miliziani sciiti Houthi nel sud dello Yemen, dove sono in corso anche violenti scontri tra i ribelli e combattenti filo-governativi.
Il primo video dello Stato islamico (Isis) nello Yemen; un filmato spettacolare, in stile hollywoodiano che annuncia "ufficialmente" l'arrivo dei "Soldati del Califfato" nel Paese arabo per "sgozzare" le milizie sciite Houthi. Il video giunge all'indomani della fine dell'offensiva della coalizione guidata dall'Arabia Saudita.
Una nuova unità dell'organizzazione jihadista dello stato Islamico (Isis) ha rivendicato l'uccisione di cinque ribelli sciiti Houthi nella città di Yarim, nella provincia di Ibb, nel centro dello Yemen, una zona considerata finora come zona di influenza esclusiva di Al Qaida, che ugualmente considera gli Houthi come eretici.
Dopo quattro settimane di raid aerei, l'Arabia Saudita è riuscita a indebolire pesantemente i ribelli sciiti in Yemen ma il regno ha ancora molta strada da percorrere per portare la pace nel Paese vicino, dove al Qaida resta molto attiva. L'annuncio della fine dei raid, allora, sarebbe in gran parte simbolico, e gli scontri militari proseguono.
L'Arabia Saudita, che ha annunciato la fine della sua campagna di bombardamenti in Yemen, risponderà in caso di azione aggressiva degli Houthi. Lo ha dichiarato da Washington l'ambasciatore saudita Adel al Jubeir. Da parte loro, i ribelli chiedono la cessazione completa dei raid e l'apertura dei negoziati sotto l'egida Onu.
La crisi yemenita non accenna a placarsi. Proprio ieri, il Paese ha respinto l'offerta di mediazione dell'Iran, perché a sua volta troppo coinvolto nella crisi. Teheran, in effetti, sostiene i ribelli sciiti Houti, che insieme alle forze leali all'ex presidente Ali Abdullah Saleh hanno assunto il controllo della maggior parte dello Yemen.
Era stata proprio l'Italia a proporre nel gennaio di tre anni fa, di dare vita ad un Gruppo che, riunendo attorno allo stesso tavolo gli attori internazionali più impegnati nel promuovere la stabilizzazione dello Yemen, si incaricasse sia di definire le necessarie iniziative di sostegno politico, che di coordinare i programmi di aiuto bilaterali e multilaterali
L'amministrazione americana è prudente: Possibile solo per terapie particolari. Lo scorso 3 giugno il Presidente yemenita era rimasto ferito in un attacco dinamitardo contro il suo palazzo a Sanaa
Saleh si rifiutava da aprile di sottoscrivere questo piano di uscita dalla crisi proposto dalle monarchie del golfo. Ai sensi dell'accordo Saleh, in cambio dell'immunità per se stesso e i suoi parenti, deve rimettere il potere per un periodo provvisorio al suo vicepresidente
Gli Yemeniti vogliono processare il presidente Saleh, lasciando il potere al suo vice e mettendo fine alla repressione delle manifestazioni
L'esercito si è scontrato con i soldati della prima divisione blindata passata dalla parte dell'opposizione. Farnesina: Soddisfazione per la risoluzione dell'ONU
Secondo due alti funzionari yemeniti, citati dal New York Times: Non è vero che lascerà il potere nei prossimi giorni
Colpo di mortaio sulla casa di uno sceicco pro-Saleh
Giovani strumentalizzati, c'è interesse a «tutti contro Saleh»