Yemen: dopo il voto dell'Onu, violenti scontri a San'a: 12 morti
L'esercito si è scontrato con i soldati della prima divisione blindata passata dalla parte dell'opposizione. Farnesina: Soddisfazione per la risoluzione dell'ONU
SAN'A - All'indomani della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che chiede al presidente yemenita Ali Abdallah Saleh di lasciare il potere, violenti scontri si sono verificati a San'a, la capitale, e in diverse altre città dello Yemen.
Dodici persone sono state uccise nelle violenze tra sostenitori e avversari del presidente Saleh: cinque civili nel quartiere di al Hassaba, dove si sono scontrate le forze fedeli al presidente e gli uomini del potente capo tribale Sadek al Ahmar. Altri scontri si sono verificati anche nel centro di San'a, presso la Piazza del Cambiamento, dove l'esercito si è scontrato con i soldati della prima divisione blindata passata dalla parte dell'opposizione. Secondo fonti mediche, cinque militari passati all'opposizione sono morti, assieme a due uomini del generale dissidente Ali Mohsen al-Ahmar, a capo della prima divisione, che accusa Saleh di essere responsabile di questa nuova ondata di violenza.
L'ONU approva risoluzione: il Presidente Saleh deve dimettersi - Ieri sera il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all'unanimità una risoluzione che chiede al presidente yemenita Ali Abdallah Saleh di firmare un accordo, lasciando il potere al suo vice e mettendo fine alla repressione delle manifestazioni. Nella risoluzione, la 2014, i quindici stati membri del Consiglio di sicurezza «condannano vigorosamente le violazioni continue dei diritti umani da parte delle autorità yemenite, come l'uso eccessivo della forza contro dimostranti pacifici».
Malgrado mesi di manifestazioni e pressioni internazionali, il presidente Saleh, al potere da 33 anni, accusato di corruzione e nepotismo, rifiuta di lasciare il comando del paese.
Farnesina: Soddisfazione per la risoluzione dell'ONU - La Farnesina - si legge in una nota del portavoce - esprime forte soddisfazione per l'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza della risoluzione 2014 con cui le Nazioni Unite hanno condannato l'uso della violenza da parte del regime yemenita, tanto più che il voto all'unanimità ha sottolineato la comunanza di principi e delle posizioni espressi dalla comunità internazionale di fronte al perdurare della situazione nello Yemen.
L'Italia sostiene la richiesta indirizzata al Presidente Saleh di firmare un'intesa politica sulla base dell' iniziativa del Consiglio di Cooperazione del Golfo e di darle concreta ed immediata attuazione, ponendo così fine alle violenze e consentendo un'accelerazione del processo di transizione democratica. Cruciali per il futuro del Paese rimangono le legittime richieste democratiche del popolo yemenita che non devono essere ignorate dal governo.