27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Relazioni internazionali | USA-Yemen

Saleh, gli USA valutano la richiesta d'ingresso per cure mediche

L'amministrazione americana è prudente: Possibile solo per terapie particolari. Lo scorso 3 giugno il Presidente yemenita era rimasto ferito in un attacco dinamitardo contro il suo palazzo a Sanaa

HONOLULU - Gli Stati Uniti hanno annunciato che studieranno la richiesta di visita del presidente yemenita Ali Abdallah Saleh, precisando che l'accetteranno solo per ragioni mediche «legittime». Lo ha riferito un alto responsabile americano. Alti responsabili hanno anche indicato che il principale consigliere del presidente Barack Obama per l'antiterrorismo, John Brennan, ha chiamato ieri il vice-presidente yemenita Abdrabuh Mansur Hadi per chiedere la «massima moderazione» nei confronti dei manifestanti dell'opposizione.
Alti responsabili hanno anche indicato che il principale consigliere del presidente Barack Obama per l'antiterrorismo, John Brennan, ha chiamato ieri il vice-presidente yemenita Abdrabuh Mansur Hadi per chiedere la «massima moderazione» nei confronti dei manifestanti dell'opposizione. Tredici manifestanti sono stati uccisi sabato in un attacco condotto sabato a Sanaa dalle forze di sicurezza e da sostenitori armati del presidente Saleh.

Saleh è rimasto ferito in un attacco dinamitardo il 3 giugno scorso - L'ufficio del presidente Saleh ha contattato l'ambasciata americana a Sanaa per chiedere se il presidente può recarsi negli Stati Uniti per «cure mediche speciali», ha spiegato un alto responsabile americano. «Il solo motivo per cui un viaggio negli Stati Uniti del presidente Saleh può essere autorizzato è per un trattamento medico legittimo», ha aggiunto il responsabile, parlando in condizione di anonimato.
Il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh, che a febbraio lascerà il suo posto dopo 33 anni al potere, aveva detto sabato alla stampa che si sarebbe recato «nei prossimi giorni» negli Stati Uniti. Lo scorso 3 giugno Saleh era rimasto ferito in un attacco dinamitardo contro il suo palazzo a Sanaa.