2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
La rivolta nello Yemen

Nuove manifestazioni oggi a San'a, ieri almeno 20 morti

Gli Yemeniti vogliono processare il presidente Saleh, lasciando il potere al suo vice e mettendo fine alla repressione delle manifestazioni

SAN'A - Migliaia di yemeniti sono nuovamente scesi in piazza oggi a San'a, chiedendo le dimissioni del presidente Ali Abdallah Saleh, all'indomani dei violenti scontri che sono costati la vita ad almeno 20 persone. «Niente garanzie, niente umanità, Saleh e i suoi collaboratori devono essere processati», hanno scandito i manifestanti, partiti dalla Piazza del cambiamento, epicentro della contestazione, protetti da alcune unità dissidenti dell'esercito.

Venerdì il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all'unanimità una risoluzione che chiede al presidente yemenita Ali Abdallah Saleh di firmare un accordo, lasciando il potere al suo vice e mettendo fine alla repressione delle manifestazioni. Nella risoluzione, la 2014, i quindici stati membri del Consiglio di sicurezza «condannano vigorosamente le violazioni continue dei diritti umani da parte delle autorità yemenite, come l'uso eccessivo della forza contro dimostranti pacifici».

Malgrado mesi di manifestazioni e pressioni internazionali, il presidente Saleh, al potere da 33 anni, accusato di corruzione e nepotismo, rifiuta di lasciare il comando del paese.