Libertadores, stasera River-Boca
Si gioca al Bernabeu tra le proteste delle due squadre. Gli argentini invadono Madrid
Si gioca al Bernabeu tra le proteste delle due squadre. Gli argentini invadono Madrid
Rinviata la finale di ritorno della Copa Libertadores, il «derby del secolo». L'ex juventino Tevez: «Non riuscivamo a respirare». Lanciati sassi e gas urticante
Sono un attaccante brasiliano classe 2000 e una mezz’ala argentina classe 1999 i due talenti scovati in Sudamerica dalla squadra di talent scout del Milan
Non solo gioie e trionfi nei 31 anni di gestione societaria rossonera, ma anche numerose note negative, soprattutto nell'ultimo quinquennio
Trovano conferma le voci di un presunto interessamento per l’attaccante colombiano di diversi club cinesi. Il suo agente non nega, pur ribadendo la volontà del suo assistito di restare al Milan. La sensazione però è che da qui alla fine del mercato tutto può ancora accadere.
Radio mercato annuncia che ben tre club cinesi (Shanghai Shenhua, Tianjin e Guangzhou Evergrande) potrebbero tentare un assalto a Carlos Bacca. Il Milan attende ma ha già pronto il sostituto: si tratta di Simone Zaza, di ritorno dal West Ham dopo la fallimentare esperienza inglese.
Ufficiale il passaggio dal Boca Juniors al Greenland Shenhua di Shanghai: accordo da 11 milioni tra le due società, ma è il super ingaggio ad aver convinto l'Apache a lasciare Buenos Aires: 100mila euro al giorno.
Ufficializzata la cessione a titolo gratuito dell’attaccante al Sassuolo, proprio nel giorno in cui Galliani strappa Sosa al Besiktas per ben 7,5 milioni di euro. L’esempio lampante di una gestione del tutto fallimentare da parte dell’ad di Casa Milan.
Paulo Dybala è il più indicato anche dai tifosi, ma lui pare voler mantenere la numero 21 già appartenuta a Zidane e Pirlo. Inoltre la società, anche per questioni di marketing, vorrebbe darla a qualcuno che possa rimanere per tanti anni
Svelato il nome del misterioso centrocampista scelto da Montella per il suo Milan: si tratta del giovanissimo regista del Boca Juniors Bentancur, sul quale però la Juventus ha già un’opzione di acquisto che consentirà a Marotta una doppia opzione: pareggiare l’offerta di 15 milioni di Galliani e far partire l’asta oppure lasciarlo ai rossoneri.
12/01/2012, la data che ogni tifoso rossonero dovrebbe segnare sul calendario: giorno in cui l’epopea gloriosa del Milan berlusconiano iniziò il suo declino inarrestabile concluso con le firme di oggi e la cessione del club di via Aldo Rossi ai cinesi. Eppure, se si potesse tornare indietro…
Il centrale paraguayano arriva a Milanello dal Lanus a titolo definitivo per 8 milioni di euro. Decisivo l’ok del presidente rossonero, pronto a sborsare la cifra necessaria per convincere il club argentino a cedere il suo talento. Ora Montella può contare su una difesa solida, rocciosa e molto giovane.
In principio fu Carlitos Tevez, poi toccò anche a Jeoffrey Kondogbia. La maledizione dei potenziali nuovi acquisti rossonero, di Adriano Galliani e dei ristoranti si arricchisce di un nuovo episodio con la vicenda Pjaca, ormai accasatosi alla Juve. E intanto l’ad milanista è in giro per locali a Ibiza a trattare con Musacchio e Zielinski.
Il mercato del Milan continua a non dare segni di vita. Le uniche voci che si rincorrono sono quelle legate a ritorni possibili di più o meno grandi ex: Kakà, Pato, perfino Fernando Torres in rotta con l’Atletico Madrid.
Importante notizia di mercato proveniente dall’Inghilterra: il nuovo tecnico dei Blues Hiddink avrebbe scelto Alexandre Pato per sostituire il brasiliano-spagnolo Diego Costa infortunato.
Il Milan è sempre più allo sbando. Nell’occhio del ciclone il tecnico Mihajlovic e l’ad per la parte sportiva Galliani. Ma le colpe di un tracollo così rovinoso sono tutte del presidente Berlusconi che oggi, a pochi giorni dal trentennale della sua presidenza, paga il conto di una serie di decisione scellerate.
La Celeste affonda 3-0 la Colombia. A segno Diego Godìn, Rolan ed Abel Hernandez. Notte fonda per i cafeteros con Cuadrado che manda ko il compagno di club Caceres. la Juve è in ansia.
La duplice disfatta sul mercato ha messo in evidenza tutti i limiti attuali del club rossonero, dagli errori reiterati dell’amministratore delegato per la parte sportiva a un nome che non affascina più come accadeva un tempo.
Clamoroso colpo di scena nella vicenda che potrebbe vedere il ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan, dopo 3 anni passati al Paris Saint Germain. Ieri il gigante svedese ha dato il suo assenso a Galliani e adesso sarà necessario trovare l’accordo con il club parigino al quale Ibra è legato ancora per un anno. E prende corpo un affascinante doppio sgarbo alla Juventus.
Dalla gestione del caso Pirlo fino all’ancora incomprensibile marcia indietro per Tevez, passando per lo scippo di Pogba e la rinuncia ad Allegri, la raffica di nefandezze commesse dalla dirigenza del Milan tutte a vantaggio della storica rivale bianconera. E mentre il popolo rossonero piange i tifosi juventini godono.
Le parole di Kevin Menez, fratello agente dell’attaccante francese, testimoniano il desiderio di rimanere al Milan di Jeremy, ma Galliani sembra sempre più convinto dell’opportunità di una cessione con enorme plusvalenza. Monaco e Liverpool sono alla finestra in attesa di una decisione definitiva.
Clamorose rivelazione del Papero, ormai da qualche anno in Brasile ma con il desiderio di tornare a giocare in Italia. Con il Milan? Non è detto: «L’Inter è una grande squadra e nel calcio non si sa mai…»
Alla vigilia del delicatissimo appuntamento contro il Cagliari di Zeman, la curva sud alza la voce ed invita l’intera tifoseria a disertare San Siro, boicottare i prodotti ufficiali e evitare Casa Milan. Inzaghi però non molla e replica sicuro: «Tocca a noi riportare i tifosi allo stadio e trasformare i fischi in applausi».
Mentre divampano le polemiche tra Juventus e Milan per questioni di «geometria televisiva», all’amministratore delegato rossonero riunisce il colpaccio di compattare la tifoseria contro gli odiati rivali e spostare l’attenzione dal vero problema milanista: una rosa costruita male e gestita peggio.
Tiene banco la vicenda Cassano che ha rescisso con il Parma e se ne parla alla Juve ma il tecnico bianconero taglia corto: «Parlare di altri giocatori e altre squadre non mi piace». Pirlo: «Curioso se Pogba tornasse allo United».
L’Inter mette le mani su Brozovic, rifilando l’ennesimo schiaffo alle ambizioni milaniste, mentre il Cavaliere ribadisce i suoi deliranti concetti: «Questa rosa non è inferiore a nessuno». Intanto Inzaghi è costretto a risollevare l’umore dei suoi ragazzi e tentare l’impresa a Roma con la Lazio.
L'Apache è chiaro: «Non rinnoverò». Un colpo per il club, che vorrebbe prolungare fino al 2018. Nel mirino dell'attaccante il ritorno al Boca. Intanto i bianconeri hanno ripreso ad allenarsi.
Decisivo l'errore dal dischetto di Padoin dopo una interminabile serie di tiri dal dischetto. I due argentini protagonisti nei 120 minuti: doppietta di Tevez ripreso sempre da Higuain. Ma per assegnare il titolo ci vogliono i rigori che premiano il Napoli.
Senza storia l’anticipo della 16^ giornata di campionato tra Cagliari e Juventus. Troppo superiori i bianconeri, già sullo 0-2 dopo un quarto d’ora. Non sono serviti gli accorgimenti tattici di Zeman, compreso un deleterio cambio di modulo.
Si interrompe la serie di vittorie casalinghe. Evra porta in vantaggio i bianconeri poi i ragazzi di Mihajlovic crescono e Gabbiadini segna. Buffon migliore in campo. Allegr: «Gran primo tempo». Mihajlovic: «Male la prima mezz'ora, poi bravi». Marotta: «Tevez? Nessun motivo per divorzio».
Il tecnico dei viola punta sull'esplosione dell'attaccante tedesco: «Si è sbloccato, l'aspettavamo tutti. E' al 100%, contiamo moltissimo su di lui. Attenti al temperamento di Tevez, è una delle armi dei bianconeri».
Domani bianconeri di scena ad Empoli: «Vogliamo andare lontano e si può anche passare attraverso a una settimana in cui lasci per strada dei punti. I numeri dicono che fino alla fine del campionato per vincere devi segnare almeno 60 gol e con i numeri per adesso ci siamo».
È il momento dei rimpianti in casa Milan: c’è chi sente la mancanza di Allegri, chi vorrebbe ancora Seedorf, chi ricorda con nostalgia i gol di Taarabt e Balotelli. E invece i tifosi milanisti dovrebbero rimpiangere solo il presidente Berlusconi e la sua passione rossonera, sempre più sbiadita.
In serie A bianconeri primi per qualità della rosa, la Roma resiste al vertice malgrado un valore decisamente inferiore. È però in Europa che il gap con le rivali diventa abissale: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e le inglesi, decisamente inarrivabili per le nostre squadre.
L’attacco del numero uno rossonero è apparso decisamente fuori luogo, soprattutto in considerazione della qualità complessiva delle due squadre. Inzaghi ha commesso degli errori contro i bianconeri, ma ora è arrivato il momento di fare tesoro della sconfitta e voltare pagina, già stasera contro l’Empoli.
I rossoneri di Inzaghi si avvicinano al big match della terza giornata di campionato con gli uomini contati in difesa e tanta abbondanza in attacco. Abili e arruolati anche El Shaarawy e Torres, dietro Abbiati sostituirà Diego Lopez e la coppia Rami-Zapata giocherà al posto di Alex e Bonera.
Alla Juventus di Allegri, rullo compressore della nostra serie A, il voto più alto di giornata, ma dietro incalzano affamate le due milanesi, da troppo tempo bisognose di rivincite. Le insufficienze più gravi della II giornata vanno alla deludente Fiorentina, al Napoli “fashion” di De Laurentiis e al Sassuolo, sepolto ancora una volta sotto una valanga di gol dall’Inter.
Classica sfida in famiglia tra la Juventus di Massimiliano Allegri e la Primavera bianconera. Finisce 6-1 per la squadra «senior». Marotta: Vidal? «Ci sono tutti i presupposti affinché Vidal non parta prima della fine del mercato».
La squadra di Allegri vince in scioltezza contro la selezione All Stars del campionato indonesiano. I padroni di casa passano addirittura in vantaggio, poi si scatenano i bianconeri a segno con Llorente (3), Pirlo, Giovinco, Coman, Tevez e Pepe.
Il calciatore argentino spiega che non conosceva l'allenatore della Juventus ma si sta trovando bene. Alla domanda se senza Conte i bianconeri si sentano spersi, ha risposto: «E' la squadra che deve dimostrare di valere e vincere».
Dopo i tanti affari già sfumati, l’ultimo è Iturbe passato alla Roma, il popolo rossonero è in fermento visto l’immobilismo di Galliani e soprattutto i nomi accostati al Milan nelle ultime ore.
Nessun rammarico da parte del ct argentino per aver lasciato a casa lo juventino Tevez: «Ho avuto dubbi fino all’ultimo, ma fine alla fine ho privilegiato il gruppo».
Il tecnico salentino, sollevato dopo la conferma sulla panchina della Juventus, durante una serie di incontri ufficiali, parla di tutto, dal piacere della vittoria al cambio di modulo, dalla permanenza di Pogba alla sorpresa Llorente.
Il Presidente della Federalcio argentina Grondona giustifica la scelta con una «questione di gruppo». Il commissario tecnico Sabella intanto si coccola Messi: «Discutere Leo è una follia».
L'Apache, appena acquistato dal club bianconero che l'ha strappato alla concorrenza del Milan, sarebbe infatti sovrappeso di circa 6 chili. Proprio per questo Antonio Conte avrebbe imposto una dieta all'attaccante argentino, in modo da tirarlo a lucido per il ritiro
Dietrofont dell'attaccante argentino: Ora desidero concentrarmi sul Manchester e tornare a giocare. Oltre a presentare le scuse, Tevez ha deciso di ritirare il ricorso contro la multa per colpa grave che il City gli aveva affibbiato in seguito al suo comportamento negli ultimi mesi
Sfumato il passaggio al Milan durante il mercato di riparazione, per Carlos Tevez si apre una nuova sfida: tornare protagonista a Manchester. «Con Mancini ho quasi fatto a pugni, siamo due vincenti»
L'agente dell'argentino: Il club lo vuole vendere ma solo a certe condizioni. Questa estate si apriranno nuovi scenari di mercato. Galliani: Eravamo vicinissimi a Tevez
Il Presidente della squadra britannica attacca la gestione rossonera delle trattative: Il futuro di Tevez? Resta un nostro giocatore per le prossime due stagioni e mezzo, lo dicono i termini contrattuali. Se non riceviamo un'offerta appropriata, non lo cederemo
La squadra francese aveva offerto al Manchester City 38 milioni di euro e all'attaccante un contratto pluriennale a undici milioni a stagione