«Apocalypse Now»: è terrorismo finanziario sull'Italia. Chi sta manovrando i mercati, e perché
E' un «attacco al cuore dello Stato» quello che si sta scatenando in queste ore sui mercati che hanno deciso di abbattere la solvibilità dell'Italia
E' un «attacco al cuore dello Stato» quello che si sta scatenando in queste ore sui mercati che hanno deciso di abbattere la solvibilità dell'Italia
Il record di lingotti tedeschi e la possibilità che la Germania esca dall'Unione Europea e dall'euro: perché?
Bloomberg: preferisce puntare su altre posizioni da difendere nella lunga partita di nomine che la attende
Due super falchi tedeschi potrebbero avere tutto il potere in Europa: fantapolitica? Molti indizi portano a questo esito
Mentre in Italia qualcuno chiede a gran voce gli Stati Uniti d'Europa, la Germania nel 2017 ha di nuovo registrato il più grosso attivo del mondo nell’export
Ad Angela Merkel serve un governo qualsiasi per abbattere Mario Draghi e il Quantitative Easing
La Commissione europea annuncia un pacchetto di proposte per la prossima primavera
L'indebolimento dell'asse franco-tedesco è una chimera, perché l'Europa continua ad essere un continente dominato dalla sola Germania
Banchiere centrale «anonimo» a Bloomberg: «Il tetto massimo al Quantitative easing non deve spingersi oltre i 2.500 miliardi»
L'anno volge al termine e il tapering è alle porte. Il QE dovrebbe concludersi entro il mese di dicembre, ma sai verbali del Consiglio emergono diverse visioni
I falchi tedeschi tornano alla ribalta per chiedere la fine degli stimoli monetari da parte della Bce e la Deutsche Bank lancia l'allarme sul pericolo di bolle finanziarie
Il tempo stringe per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La soluzione sembra vicina, ma qualora dovessero fallire sarebbero in molti a guadagnarci oltre confine
I presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha accusato l'Italia di aver deluso le aspettative sui conti, a fronte di un debito pubblico che fluttua sopra il 130% del Pil
Germania sempre più egemone: una piccola fiammata inflattiva scatena l'attacco tedesco contro Mario Draghi e tassi di interesse volutamente bassi. L'interesse tedesco è l'interesse degli europei?
La Banca centrale europea ha abbassato i requisiti minimi di capitale per Deutsche Bank, ma ha fatto lievitare il bisogno di risorse fresche per Mps da 5 a 8,8 miliardi di euro. Due pesi e due misure?
La Banca centrale europea ha dato il via libera per l'intervento dello Stato nel salvataggio del Monte Paschi Siena, ma chiede al governo di sborsare 6,5 miliardi di euro
Tra Berlino e Francoforte lo scontro è aperto. La Bce ha deciso di prolungare il Quantitative easing almeno fino a marzo 2017, ma dalla Germania arrivano reazioni durissime. Ecco cosa rischiano le banche e le compagnie assicurative tedesche
E' probabile che dopo l'ennesima sparata del premier Weidmann, Merkel e Schauble si stiano facendo un sacco di risate. Ecco perché Renzi ci prova, anche se sa benissimo che il Ponte non si può fare
Deficit oltre il 3% e fine dell’ingerenza del generale Haftar nella mezzaluna petrolifera della Siria. Questo sarebbe il motivo che avrebbe portato il presidente del Consiglio Matteo Renzi a manifestare dissenso, durante il vertice di Bratislava, nei confronti dell'asse franco-tedesco.
Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, bacchetta l'Italia per l'alto debito pubblico nazionale e risponde all'appello del presidente della BCE, Mario Draghi, sottolineando che la strada giusta per vincere la crisi è quella dell'austerity.
La versione di Berlino è che i titoli sovrani siano potenzialmente rischiosi per il sistema bancario, ma l'Italia risponde sottolineando il ruolo positivo che le banche hanno avuto negli anni della crisi. Quanto incidono davvero i titoli sovrani sugli attivi bancari?
Oggi Trani indaga contro BD, ma già 5 anni fa ci trovammo di fronte, per la prima volta, alla vera natura dell'Unione europea: una comunità di impari, dove grazie alle folli leve monetarie architettate c’è chi comanda e chi obbedisce
Per il ministro dell'Economia e delle Finanze ci sono margini di miglioramento sul sistema pensionistico, ma a patto di non intaccarne la "sostenibilità". Padoan ha inoltre replicato alle critiche provenienti dalla Germania, sottolineando che l'Italia è in regola con i conti pubblici
Il debito pubblico italiano si sta avvicinando al massimo storico del 2015. La Germania bacchetta l'Italia, ma il debito individuale tedesco non è lontano da quello italiano e c'è perfino, oltreoceano, chi ha un problema più vertiginoso del nostro. Ecco cosa c'è di vero e cosa c'è di falso sul problema dell'indebitamento nazionale
Il messaggero della Germania ha consegnato all'establishment romano il diktat tedesco. La richiesta di Berlino è quella di procedere a passo spedito verso una maggiore unione fiscale per salvare le sorti dell'Unione Europea. Ma il nostro destino sarà quello di una Germania più europea o di un'Europa più tedesca?
Proseguono le critiche all'operato della BCE da parte dei politici tedeschi. La Germania accusa Mario Draghi di danneggiare l'economia nazionale. E dopo l'entrata a gamba tesa del ministro delle finanze, le scuse del capo della Bundesbank non hanno placato gli animi
In soccorso del presidente della Bce, oggi sono intervenuti sia il presidente della Bundesbank che il ministro delle finanze francese
Tutti svalutano e pure la Bce. Non funziona ma l'austerità è l'obiettivo. Ma poi perché l’import di prodotti extra Ue viene facilitato dalle normative che provocano un effetto dumping sulla nostra produzione?
Secondo il capo del dipartimento monetario della Banca dei Regolamenti Internazionali, molti segnali lasciano supporre che potrebbe essere in arrivo un'altra crisi economica internazionale dopo quella del 2007
Nel Consiglio Bce di gennaio si è stabilito di attendere marzo per "rivedere ed eventualmente riconsiderare la linea di politica monetaria", ma non tutti erano d'accordo
Nella polemica tra Mario Draghi e Jens Weidmann, con il primo sostenitore e il secondo detrattore del quantitative easing, interviene Claudio Borghi, spiegando, al DiariodelWeb, che cosa effettivamente sta accadendo. L'operazione «simula» una garanzia che fa abbassare lo spread e i tassi di interesse, ma il trucco c'è: le garanzie le detiene la Bce, il rischio è in gran parte degli Stati.
La sbornia della vittoria elettorale viene frenata proprio dal leader divenuto un simbolo: «L'austerità della Troika è finita, ora ci attende un lavoro duro. Dobbiamo trovare una nuova soluzione con l'Europa».
Sessanta miliardi al mese di titoli di Stato dei 19 Paesi dell'Eurozona finiranno nelle casse della Bce da marzo fino, almeno, a settembre 2016. Ma solo il 20% dei titoli sarà soggetto a un regime di condivisione del rischio. Claudio Borghi si domanda perchè Draghi non ci spiega in che cosa consista il «rischio» che la Bce non vuole assumersi
In attesa del prossimo Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che si terrà il 22 gennaio, continuano a susseguirsi rumors e dichiarazioni sul tanto discusso piano di quantitative easing da parte dell'Eurotower. Draghi ha fatto sapere che questa decisione potrebbe essere presa anche senza l'unanimità del direttivo
In questi giorni è di gran moda ricordare, come ha fatto anche il partito di sinistra greco Syriza nel suo manifesto di Salonicco, che vi fu un tempo in cui era la Germania a trovarsi sul baratro di una bancarotta, e che questa venne evitata solo grazie alla parziale cancellazione dei debiti contratti dal governo tedesco
Goldman Sachs non ha dubbi: la Bce avvierà il programma di acquisto di titoli di Stato già dal prossimo 22 gennaio. Per altri analisti la decisione rimane, ma potrebbe slittare a marzo, archiviate le elezioni greche. Il vero nodo rimane come Francoforte porterà avanti il piano di quantitative easing, senza irritare troppo la Germania
Per Francoforte, seppur fonte di disaccordo, rappresenta una sorta di capolinea della politica monetaria, l'ultima spinta dal lato dell'offerta. Negli Usa la Federal Riserve ha già giocato questa carta, il suo bilancio è salito fino a sfiorare quattromila miliardi, ma la sua politica è stata accompagnata, dal lato della domanda, con una manovra di bilancio pubblico espansiva.
Il Governatore della Banca d'Italia: «Fino a ieri diceva che era vietato, ora che non è opportuno. La BCE acquisti titoli su larga scala se rischi peggiorano. Essenziale che le banche usino fondi per prestiti a imprese e famiglie».
Il numero uno della Bundesbank a Repubblica: «Costi superiori a vantaggi. Se per esempio titoli sovrani di basso rating venissero acquistati, rischi di politica finanziaria verrebbero messi in comune dalla Banca centrale, aggirando governi e Parlamenti».
Nell'Eurozona, dove dominano politiche restrittive di bilancio inchiodate sul limite del 3% nel rapporto deficit/Pil, l'allentamento quantitativo poggia, al momento, su una sola gamba, quella dell'offerta, con il rischio di trasformarsi, in assenza di politiche a sostegno della domanda, in un'anatra zoppa.
Le indagini sull'attività del manifatturiero hanno segnalato una stagnazione a novembre. E intanto l'inflazione, che secondo i parametri della Banca centrale europea è già pericolosamente bassa - appena lo 0,3 per cento - potrebbe accusare ulteriori affossamenti con il calo di tutte le materie prime, che si sta innescando sulla scia della flessione del petrolio.
Il governatore della Banca centrale della Finlandia smentisce le voci di frattura nel direttivo della BCE. E conferma: «Al di là delle divergenze, Draghi gode di grande considerazione»
Il presidente della Bundesbank si è confermato il teste ostile chiave, nelle audizioni che in questi due giorni i giudici costituzionali tedeschi hanno portato avanti nel procedimento partito dopo un ricorso contro il piano Omt della BCE
«In una democrazia, dovrebbero essere i Parlamenti e non le Banche Centrali a decidere una simile mutualizzazione dei rischi» ha spiegato Weidmann, secondo il quale il finanziamento della Bce potrebbe indurre alcuni Paesi «all'assuefazione, come se fosse una droga»
A Milano il Ftse-Mib si attesta al meno 0,68 per cento, Parigi più 0,86 per cento, Francoforte meno 0,12 per cento, Londra più 0,96 per cento. Intanto i redimenti dei Btp decennali si attenuano al 5,94 per cento e il loro spread rispetto ai bund si riduce a 459 punti base
Weidmann: «Se non attua le riforme si bloccano versamenti di aiuti»