Svolta storica in Medio Oriente: Hamas e Fatah hanno firmato l'accordo di riconciliazione
Il presidente Abu Mazen visiterà Gaza entro un mese
Il presidente Abu Mazen visiterà Gaza entro un mese
Sono passati 10 anni da quando Hamas, dopo una campagna militare efficace e violenta, conquistò la sede militare dell'ANP arrivando di fatto al controllo dell'intera Striscia di Gaza. Eccola Gaza oggi, ancora sotto Hamas e con l'economia soffocata dall'embargo israeliano
Il presidente dell'autorità palestinese, Abu Mazen ha accolto a Betlemme il presidente americano Donald Trump. Dopo la stretta di mano, sono stati eseguiti gli inni e i due leader si sono ritirati nel palazzo del presidente dell'autorità palestinese per un incontro al termine del quale è previsto un punto stampa congiunto.
Il segretario di Stato americano ha espresso condanna per l'attacco avvenuto su una strada di Nablus con un'automobile perpetrato da un palestinese a danno di tre israeliani
L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha accusato oggi il movimento islamico rivale Hamas al potere nella Striscia di Gaza, di voler approvare politicamente la separazione fisica dei Territori palestinesi nel tentativo di raggiungere sottobanco un accordo con Israele
La presidente del comitato italiano dell'agenzia ONU per i rifugiati palestinesi al DiariodelWeb.it: «Festeggio il riconoscimento del Vaticano, si è fatto un passo verso il diritto alla cittadinanza»
«Il Muro non passerà più a Cremisan. L'Alta Corte di Israele ha rigettato la richiesta del ministero della Difesa israeliana di costruire il muro nella Valle di Cremisan». Lo scrive il Sir, Servizio informazione religiosa, citando «fonti locali»
Claudio Pavoni ospita in studio: Erasmo Palazzotto, deputato Sel, e Manlio Di Stefano, deputato M5S. (Puntata del 26/02/2015)
Si sarebbero dovute votare oggi le mozioni che chiedono al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato della Palestina. Invece, a causa della fiducia sul decreto Milleproroghe chiesta dal governo per l'ostruzionismo dell'M5S, il voto slitta. Per il primo firmatario della mozione Erasmo Palazzotto (Sel), sarebbe stato un importante segnale di pace per tutto il mondo arabo.
L'ex ambasciatore e negoziatore israeliano, Ilan Baruch: «Sostegno a mozioni SEL-PSI alla Camera. E' uno strumento simbolico per spingere alla ripresa di negoziati reali con Israele»
La ripresa del negoziato tra le parti, che possa condurre a una soluzione del conflitto tra Israele e Palestina, resta una priorità per il Governo italiano. Una posizione in linea con quella europea, ha ribadito di recente il nuovo ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
Lo ha sottolineato da Gaza il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, qualche ora dopo la morte di un arabo israeliano ucciso dalla polizia e sullo sfondo delle violenze a Gerusalemme Est: «Serve uno Stato palestinese indipendente. Discuterò con ogni paese membro dell'Unione Europea un possibile riconoscimento».
Rapporto OXFAM: «Una pace duratura, che permetta a tutti i civili colpiti dalla guerra di tornare ad una vita normale, potrà essere raggiunta solo se Israele cesserà in modo permanente di imporre sulla Striscia le restrizioni economiche che da troppo tempo colpiscono la popolazione».
Il nuovo Stato avrebbe le frontiere precedenti al 1967 e Gerusalemme Est come capitale, ma senza i 600.000 coloni israeliani che risiedono attualmente in Cisgiordania e Gerusalemme Est: questi confini teorici (salvo la questione di Gerusalemme) furono accettati nel 2011 dal presidente americano Barack Obama e dall'Unione europea.
L'accordo su un cessate-il-fuoco permanente raggiunto a Gaza tra israeliani e palestinesi dopo cinquanta giorni di combattimenti è stato rispettato. Lo ha indicato un portavoce militare dello stato ebraico. Ban Ki-moon spera che il processo sia duraturo. Intanto Teheran esalta «vittoria» palestinesi: Israele in ginocchio.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha annunciato che è stato raggiunto con Israele un accordo che mette fine a sette settimane di guerra nella Striscia di Gaza. Steinitz: da Abu Mazen «missili diplomatici» contro Israele. Spari in aria, palestinesi celebrano a Gaza mentre immediata è stata l'apertura dei varchi per far transitare gli aiuti umanitari.
Lo ha annunciato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen. Cinque componenti di una famiglia, tra i quali due donne e altrettanti bambini, sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano prima dell'alba che ha centrato un'abitazione nel centro di Gaza.
L'estesa uccisione di civili e la distruzione di infrastrutture civili delle ultime 6 settimane non hanno precedenti in 20 anni di lavoro di Oxfam nell'area. A Gaza le vittime tra i civili sono più di 1.500 - di cui almeno 480 bambini - e 3 in Israele. Si calcola che il costo dei danni subiti da vitali servizi idrico-sanitari ed abitazioni civili a Gaza ammonti a miliardi di dollari.
Sale così a 2.078 il numero dei palestinesi uccisi a Gaza dal lancio - l'8 luglio - da parte di Israele della sua offensiva per far cessare i lanci di razzi dall'enclave palestinese e distruggere i tunnel utilizzati da Hamas per gli attacchi. Intanto il braccio armato di Hamas ha giustiziato tre collaboratori di Israele a Gaza.
Israele è pronto ad ogni eventualità e colpirà «con forza» nel caso di una ripresa del lancio di missili dalla Striscia di Gaza: lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Cinque dei 64 militari israeliani uccisi nel corso dell'offensiva contro la Striscia di Gaza sono morti a causa del «fuoco amico».
«Questa crisi non è che l'ultimo passaggio di una oppressione che si manifesta da anni ogni giorno, nel modo in cui si è (dis)organizzata la convivenza tra le popolazioni israeliana e palestinese», ha commentato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.
OXFAM: «Una punizione collettiva, illegale per il diritto internazionale». In Piazza del Parlamento oggi a Londra 150 donne, uomini e bambini hanno partecipato a un flash-mob, stipati in scatoloni per denunciare le condizioni di vita della popolazione di Gaza intrappolata dal blocco.
Da parte sua Hamas ha minacciato di riprendere il lancio di razzi se i colloqui al Cairo non porteranno a una svolta entro i prossimi tre giorni. Izzat al-Rishq, un rappresentante di Hamas in seno alla delegazione palestinese, ha detto chiaramente che «se non sarà raggiunto un accordo entro 72 ore (Hamas) abbandonerà i negoziati e non ci sarà un altro cessate il fuoco».
Lo ha denunciato il presidente iraniano Hassan Rohani, in un discorso davanti al comitato palestinese del Movimento dei non-allineati (Nam) riunito a Teheran: Stati Uniti e alcuni Paesi del Consiglio Onu complici di Israele. Ban ki-moon: «Nessun pretesto all'antisemitismo». Intanto altri dieci palestinesi uccisi dai raid israeliani: totale di 1.822 morti
Il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon «esige la liberazione immediata e senza condizioni del militare israeliano» catturato nella Striscia di Gaza dalle milizie palestinesi, sottolineando come la violazione del cessate il fuoco entrato in vigore questa mattina «metta in discussione la credibilità delle assicurazioni date da Hamas alle Nazioni Unite».
Le forze armate israeliane continueranno «con o senza un cessate il fuoco» a distruggere i tunnel di cui Hamas si serve per infiltrarsi in territorio israeliano dalla Striscia di Gaza: lo ha dichiarato il premier dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu.
Il commissario generale dell'Agenzia dell'Onu per gli aiuti ai rifugiati palestinesi (Unrwa), Pierre Kraehenbuehl, ha accusato duramente Israele per l'attacco messo a segno oggi contro una scuola ONU nella Striscia di Gaza, costato la vita a 19 persone, sollecitando quindi «un'azione politica della comunità internazionale per mettere fine subito a questo continuo massacro».
Questa mattina all'alba colpi di artiglieria hanno colpito la scuola Onu situata nel campo profughi di Jabalia, nel nord dell'enclave palestinese, dove negli ultimi giorni si sono rifugiate molte persone in fuga dai combattimenti. Secondo fonti Onu i morti sarebbero 16, mentre il portavoce dei servizi sanitari di Gaza ha riferito di almeno 20 persone uccise.
I principali movimenti palestinesi, tra cui Hamas e Jihad islamica, sono «pronti a una tregua umanitaria di ventiquattro ore» nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp).
I 15 paesi del Consiglio dell'Onu, riuniti d'urgenza a New York, hanno espresso «forte sostegno» per «un cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni», invitando le parti ad accettare e ad applicare appieno la tregua. Il presidente americano Barack Obama è intervenuto personalmente ieri per chiedere all'alleato israeliano di accettare.
Dopo le incursioni di venerdì notte, costate la vita ad una ventina di persone, Sono almeno cento i corpi recuperati dai servizi di soccorso palestinesi sotto le macerie nella Striscia di Gaza, dopo l'entrata in vigore (alle 7 ora italiana) della tregua umanitaria di 12 ore. Da parte israeliana 37 militari sono stati uccisi nel corso delle operazioni.
Il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi nel corso della giornata, mentre proseguono le operazioni di soccorso permesse dalla tregua di 12 ore; secondo i dati forniti da fonti ufficiali palestinesi i morti sono almeno 985 e stando all'Unicef tra le vittime dei 19 giorni di conflitto vi sono almeno 192 bambini.
Lo Stato ebraico - il cui gabinetto di sicurezza ha respinto «all'unanimità» il piano per un cessate il fuoco di sette gironi proposto dal Segretario di Stato americano John Kerry, i cui termini sono stati ritenuti troppo favorevoli ai palestinesi - ha tuttavia avvertito che le operazioni di smantellamento dei tunnel di Hamas proseguiranno anche durante la giornata di sabato.
Proseguono i raid israeliani sulla zona est di Gaza, e la diplomazia internazionale cerca di mediare tra le parti per ottenere un cessate il fuoco. Ma la Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, e il leader di Hamas, Khaled Meshaal, lanciano un appello ai palestinesi affinché la lotta armata contro Israele si estenda anche alla Cisgiordania.
In vista di una possibile offensiva di terra da parte di Israele, circa 17.000 persone hanno abbandonato le proprie case nel nord della Striscia di Gaza e hanno trovato rifugio presso le sedi delle Nazioni Unite.
Dopo l'annuncio del nuovo esecutivo dovrebbe inoltre venire riaperto il valico di Rafah, che unisce la Striscia di Gaza e l'Egitto (le cui relazioni con Hamas sono nettamente peggiorate dopo la sostituzione del presidente islamista Mohhamed Morsi da parte delle forze armate egiziane).
Il presidente palestinese Abu Mazen incontrerà oggi a Doha il leader di Hamas Khaled Meshaal, nel primo faccia a faccia dopo la firma dell'accordo di riconciliazione tra i gruppi. Intanto la Palestina aderisce a cinque Trattati Onu su diritti umani.
Il nuovo governo di «consenso nazionale» palestinese nato dall'accordo fra l'Olp e Hamas dovrà respingere l'uso della violenza e riconoscere lo Stato di Israele e gli accordi internazionali firmati in passato: lo ha dichiarato il presidente palestinese Abu Mazen.
Dopo lo storico annuncio di un governo di unità nazionale Olp-Hamas, Tel Aviv ha annunciato di non voler partecipare alla prossima sessione negoziale. Netanyahu: «Abu Mazen ha preferito Hamas alla pace». «Netanyahu ha sospeso i negoziati da molto tempo, ha scelto le colonie invece della pace» ha ribattuto il capo-negoziatore palestinese, Saeb Erekat
Una forza della Nato guidata dagli Stati Uniti a presidiare a tempo indefinito il territorio del futuro Stato palestinese. E' la proposta lanciata dal presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, in un'intervista rilasciata al «New York Times». L'ipotesi del leader palestinese sembra difficilmente accettabile da Israele
«Quello che è certo è che non è stato un incidente», ha affermato Rana al Jamal, che vive nella città palestinese di Ramallah, in un'intervista al quotidiano ceco Dnes. Suo padre, il 56enne Jamal al Jamal, era ambasciatore a Praga da ottobre ed è stato ucciso da un'esplosione che nel giorno di Capodanno
Nella città cisgiordana, la città natale di Gesù bambino, il patriarca latino di Gerusalemme Fuad Twal guiderà una processione e celebrerà la messa di mezzanotte, dove è attesa la presenza del presidente palestinese Abu Mazen e altri dignitari
Gli studi condotti dagli esperti svizzeri hanno scoperto livelli di polonio almeno 18 volte superiori alla norma nelle costole e nel bacino di Yasser Arafat, nonchè nel terreno che ha accolto i suoi resti
L'Autorità nazionale palestinese (ANP) ha chiesto all'azienda di Maranello di annullare la sua partecipazione al «Jerusalem peace road show». La richiesta, come riferisce il foglio palestinese Arabic People Daily è stata avanzata dal ministero dell'Informazione palestines
Il testo presentato all'ONU per il riconoscimento della Palestina come «Stato non membro» non prevede alcuna moratoria sulla costruzione degli insediamenti israeliani come precondizione a una riprese dei colloqui di pace. L'ANP si riserva di aderire alla Corte Penale Internazionale. Anche la Spagna verso il sì, l'UE si spacca
Per cercare di stabilire le cause della sua morte, avvenuta nel 2004 in un ospedale di Parigi. Il processo sarebbe già in corso a Ramallah, stando a quanto riferito da al Jazeera citando Tawfiq al-Tirawi, direttore della Commissione di inchiesta sulla morte di Arafat, secondo cui le operazione sono iniziate alla mezzanotte locale di ieri
Il presidente pianificherà le elezioni con Hamas. Intanto a Gaza tre palestinesi feriti in un raid aereo israeliano. I siti del Mossad e dello Shin Bet hanno ripreso a funzionare
Il presidente pianificherà le elezioni con Hamas
Il negoziatore palestinese Saeb Erakat: «E' esattamente ciò che chiede il Quartetto»
Netanyahu: «Non sono disposto a congelare le costruzioni in colonie». Parigi: «Israele provoca». Dipartimento di Stato Usa: «delusione» per nuovi alloggi a Gilo. Il rammarico di Strasburgo