20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La crisi israelo-palestinese

«Israele viola il diritto internazionale»

Il commissario generale dell'Agenzia dell'Onu per gli aiuti ai rifugiati palestinesi (Unrwa), Pierre Kraehenbuehl, ha accusato duramente Israele per l'attacco messo a segno oggi contro una scuola ONU nella Striscia di Gaza, costato la vita a 19 persone, sollecitando quindi «un'azione politica della comunità internazionale per mettere fine subito a questo continuo massacro».

NEW YORK - Il commissario generale dell'Agenzia dell'Onu per gli aiuti ai rifugiati palestinesi (Unrwa), Pierre Kraehenbuehl, ha accusato Israele di «una grave violazione del diritto internazionale» per l'attacco messo a segno oggi contro una scuola Onu nella Striscia di Gaza, costato la vita a 19 persone, sollecitando quindi «un'azione politica della comunità internazionale per mettere fine subito a questo continuo massacro».
«Abbiamo visitato il sito e raccolto prove. Abbiamo analizzato frammenti, esaminato crateri e altri danni. La nostra prima conclusione è che colpi di artiglieria israeliana hanno colpito la nostra scuola, dove avevano trovato rifugio 3.300 persone», si legge nel comunicato ufficiale del commissario, che aveva già denunciato su Twitter l'attacco.

UCCISI NEL SONNO - «La scorsa notte, bambini sono stati uccisi mentre dormivano accanto ai loro genitori sul pavimento di una classe in un rifugio Onu a Gaza. Bambini uccisi nel sonno; questo è un affronto per tutti noi, una vergogna per tutti - si legge ancora nella nota - all'esercito israeliano erano state fornite 17 volte le coordinate esatte della scuola elementare femminile di Jabalia ed era stato comunicato che ospitava migliaia di sfollati interni, per garantirne la protezione».

SESTA SCUOLA COLPITA - «Condanno nel modo più fermo possibile questa grave violazione del diritto internazionale da parte delle forze israeliane - ha aggiunto Kraehenbuehl - è la sesta volta che una delle nostre scuole viene colpita. Il nostro personale, le persone che veramente offrono una risposta umanitaria, viene ucciso. I nostri rifugi sono sovraffollati. In decine di migliaia potrebbero ritrovarsi presto nelle strade di Gaza senza cibo, senza acqua e un rifugio, se gli attacchi continueranno».
«Siamo andati oltre il campo della sola azione umanitaria. Siamo ora nel campo della responsabilità - ha concluso il commissario - invito la comunità internazionale ad avviare un'azione politica per mettere fine subito a questo continui massacro».