7 giugno 2023
Aggiornato 18:30
Emergenza Striscia di Gaza

Gaza crisi infinita, dieci anni sotto Hamas e sotto l'embargo di Israele

Sono passati 10 anni da quando Hamas, dopo una campagna militare efficace e violenta, conquistò la sede militare dell'ANP arrivando di fatto al controllo dell'intera Striscia di Gaza. Eccola Gaza oggi, ancora sotto Hamas e con l'economia soffocata dall'embargo israeliano

GAZA - Era il 14 giugno del 2007 quando Hamas, dopo una campagna militare efficace e violenta, conquistò la sede militare dell'ANP arrivando di fatto al controllo dell'intera Striscia di Gaza. Eccola Gaza oggi, da dieci anni sotto Hamas e da dieci anni con l'economia soffocata dall'embargo israeliano. In questo mercato nel campo di Jabalia, l'aumento dei prezzi - e il taglio dei salari - rendono impossibile l'acquisto delle merci. "Il nostro problema più grande è l'elettricità - spiega il commerciante Ayed Hassouna - Abbiamo due generatori. Dobbiamo usarli dalle 7 del mattino fino alle due di notte. Ogni giorno alimentarli ci costa 84 dollari".

10 anni di crisi umanitaria
Gaza è perpetuamente sull'orlo di una crisi umanitaria. Ha subito tre offensive militari dal 2008. La frontiera con l'Egitto è chiusa e molti tunnel clandestini sono stati distrutti. Ghazi è proprietario di una fabbrica di ghiaccio, ma ha dovuto fermare l'attività. "Non possiamo nemmeno calcolare le nostre perdite. La nostra alta stagione sarebbe questa, ma l'estate è già andata", spiega sconsolato. Israele ha ridotto la fornitura di energia alla Striscia di Gaza accusando l'Autorità nazionale palestinese di non pagare. Così i due milioni di palestinesi della Striscia hanno solamente due ore al giorno di elettricità. Ma non è solo la luce a mancare, anche l'acqua ha problemi: il 95 per cento non è potabile.

Lo zampino del Qatar
"Hamas politicamente è più isolata che mai - spiega l'analista Mukhaimer Abu Saada - e questo isolamento potrebbe durare ancora a lungo, così come l'embargo economico». Fino ad oggi Hamas ha sempre ricevuto il sostegno del Qatar, principale benefattore della Striscia che ha finanziato la ricostruzione delle strade e delle abitazioni distrutte da Israele in questi dieci anni. Ma con la crisi del Golfo il timore è che possa crescere di nuovo, e in modo incontrollato, la tensione con Tel Aviv.