19 marzo 2024
Aggiornato 03:00
In agenda negli USA 6 esecuzioni

Pena di morte, appello inutile del Papa

A nulla è valso l'appello di Papa Francesco perchè venisse risparmiata la vita di Kelly Gissendaner, giustiziata oggi negli Stati Uniti per complicità nell'omicidio del marito avvenuto nel 1997. E l'esecuzione di oggi è solo la prima di una serie che riporta in primo piano la questione della pena di morte negli Usa.

Dito puntato su elezioni inique e su pena di morte

La Bielorussia sotto accusa sui diritti umani

La Bielorussia è stata oggi al centro di critiche da parte delle Nazioni unite che hanno denunciato la sua performance scadente sul fronte dei diritti umani, con i diplomatici Onu che hanno lamentato un'atmosfera d'intidimidazione e hanno chiesto al Paese di garantire elezioni libere e giuste.

Dopo un colloquio di Orban con il presidente dell'Europarlamento

Pena di morte, dall'Ungheria un passo indietro

Il governo del premier ungherese Viktor Orban «non prevede di reintrodurre la pena di morte» nel codice penale: lo ha reso noto il portavoce dell'esecutivo, Janos Lazar. L'annuncio giunge dopo un colloquio del primo ministro Orban con il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz.

Fino ad ora la pena capitale non esiste nei codici in nessun Paese Ue

Presto pena di morte in Ungheria?

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha chiesto oggi che si tenga un dibattito per reintrodurre la pena di morte, sostenendo che le pene attualmente in vigore nel paese membro dell'Ue sono troppo morbide. Il primo ministro ritiene che l'ergastolo sia troppo blando.

15 uccisioni nel 2015

La Corea del Nord continua le purghe

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha ordinato l'esecuzione di almeno 15 alti esponenti del regime quest'anno. Tra le vittime, due viceministri e alcuni membri della famosa Orchestra Unhasu. Alcuni dei giustiziati avrebbe posto dubbi sulle politiche del giovane numero uno.

L'Australia richiama il suo ambasciatore

Indonesia soddisfatta per le esecuzioni

L'Indonesia oggi ha difeso la sua decisione di giustiziare sette stranieri e un indonesiano condannati per traffico di droga, nonostante le proteste dei Paesi di provenienza. Il procuratore generale ha detto che, sebbene la pena di morte non sia gradevole, è vitale nella guerra contro la droga.

8 condannati stranieri per traffico droga saranno giustiziati oggi

L'Indonesia si prepara a un'esecuzione di massa

L'Indonesia si prepara a giustiziare, probabilmente nella notte, otto dei nove stranieri condannati a morte per traffico di droga. L'unico che per il momento può tirare un sospiro di sollievo perché è stato ritirato dalla lista delle esecuzioni imminenti, è il francese Serge Atlaoui, in attesa del verdetto sul ricorso.

Diritti Umani

La pena di morte nel 2014 nel mondo

I dati aggiornati nel nuovo rapporto di Amnesty International. Gli Stati Uniti d'America hanno continuato a essere l'unico paese delle Americhe a eseguire condanne a morte, anche se il numero è diminuito: da 39 esecuzioni nel 2013 a 35 nel 2014.

Moratoria contro la pena di morte

Grasso: «L'Italia ha un ruolo guida per i diritti umani»

Il Rapporto 2014 sulla pena di morte nel mondo, presentato dall'organizzazione internazionale «Nessuno tocchi Caino», registra una preoccupante controtendenza riguardo le esecuzioni capitali, che sono aumentate nelle democrazie cosiddette liberali. Il presidente del Senato interviene in vista della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La crisi egiziana

Egitto, 183 sostenitori di Morsi condannati a morte

I giudici hanno confermato la condanna a morte di oltre centottanta simpatizzanti dei Fratelli Musulmani e del loro leader, Mohammed Badie. La sentenza è stata emessa a Mynia teatro nel 2013 dell’assalto al commissariato per cui erano state accusate quasi settecento persone, in un processo di massa controverso. L'ex Presidente Mubarak cade in ospedale, rischia un'operazione al femore.

Appello di sei Paesi europei, tra cui l'Italia

La pena di morte va abolita

Con Svizzera, Francia, Liechtenstein, Austria e Germania. L'idea che si possa uccidere in nome della giustizia si scontra, dicono i firmatari, con i valori difesi dai nostri Paesi. La pena capitale non è compatibile con il rispetto dei diritti dell'uomo, svilisce anche la disgnità umana e il diritto di non essere sottoposti a tortura