29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Diritti Umani | Pena di morte

Membro del KuKluxKlan giustiziato in contemporanea a Davis

Lawrence Brewer aveva torturato e ucciso un nero handicappato

NEW YORK - A poche ore di intervallo l'una dall'altra, sono state eseguite negli Stati Uniti due condanne a morte. La prima, quella nota e controversa di Troy Davis, avvenuta in Georgia, ha suscitato enormi polemiche e l'intervento di personalità del mondo intero a favore della grazia per il condannato, che fino all'ultimo si è proclamato innocente. La seconda è passata sotto silenzio e nessuno ha mosso un dito: Lawrence Brewer, 44 anno, bianco, membro del Ku Klux Klan, è stato giustiziato in Texas per l'assassinio razzista di un nero.

Il decesso di Brewer - scrive oggi Le Parisien online - è stato pronunciato all'1,21 di notte (in Italia), dieci minuti dopo l'iniezione letale nella prigione di Huntsville. Brewer non ha voluto fare alcuna dichiarazione prima dell'esecuzione e in passato non aveva mai mostrato alcun rimorso per il suo gesto. «A direi il vero - aveva dichiarato una volta Brewer intervistato da una televisione locale - rifarei la stessa cosa».

Nel 1998, Brewer, assieme a due complici, ha torturato per una notta intera un nero handicappato di 49 anni e poi, dopo averlo legato con una catena all'automobile, lo ha trascinato in strada per tre chilometri fino ad ucciderlo.