L'Indonesia conferma le condanne a morte
La Procura generale indonesiana ha confermato l'esecuzione di nove condannati a morte per traffico di stupefacenti - fra cui otto cittadini stranieri - precisando che avverrà dopo mezzanotte (le 19 ora italiana).
GIACARTA (askanews) - La Procura generale indonesiana ha confermato l'esecuzione di nove condannati a morte per traffico di stupefacenti - fra cui otto cittadini stranieri - precisando che avverrà «dopo mezzanotte» (le 19 ora italiana).
L'appello Ue
Questo, nonostante l'Unione europea, la Francia e l'Australia abbiano lanciato un ultimo appello all'Indonesia a non procedere alle esecuzioni di nove condannati a morte previste fra poche ore. «I governi di Australia e Francia e l'Unione europea lanciano un appello al presidente Widodo a fermare le esecuzioni in programma. Non è troppo tardi per cambiare idea», recita un comunicato congiunto diramato dall'ambasciata d'Australia a Giacarta.
La richiesta di Parigi, Canberra e Ue
Parigi, Canberra e l'Ue hanno detto di avere «la speranza che l'Indonesia possa concedere la grazia» ai condannati. Australia, Francia e Ue hanno chiesto a Giacarta di riflettere «sull'impatto della posizione indonesiana nel mondo e sulla sua reputazione internazionale», sottolineando il loro «fermo sostegno» alle dichiarazioni del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. Quest'ultimo sabato aveva lanciato un appello al Giacarta a non procedere alle esecuzioni dei nove condannati e il presidente indonesiano aveva decretato immediatamente una moratoria sulla pena di morte. Due australiani, un brasiliano, una filippina, quattro nigeriani e un indonesiano tutti condannati per traffico di droga dovrebbero essere fucilati da un plotone di esecuzione poco dopo la mezzanotte di oggi. Un francese, anche lui nel braccio della morte, è stato ritirato dalla lista delle esecuzioni imminenti, perché in attesa del verdetto finale su un suo ricorso da parte del Tribunale amministrativo di Giacarta.