Milan: il punto sulla panchina
Gattuso confermato ufficiosamente, ma in bilico. Il tecnico si gioca il posto entro capodanno
Gattuso confermato ufficiosamente, ma in bilico. Il tecnico si gioca il posto entro capodanno
Nonostante risultati accettabili, il tecnico rossonero vive perennemente sulla graticola. Eppure l’alternativa è semplice e sotto gli occhi di tutti
La tifoseria milanista si schiera circa il possibile ingaggio dell'ex campione rossonero nel caso di un ribaltone in panchina
Sempre più insistenti le voci su un possibile avvicendamento sulla panchina rossonera. Le ipotesi Donadoni, Wenger e addirittura Leonardo non convincono. E intanto Conte a Londra…
Si torna a parlare di un ribaltone sulla panchina rossonera. In pole position c’è Donadoni, intanto emergono le ragioni dello screzio tra dt e allenatore del Milan.
Tante chiacchiere sul possibile successore di Gattuso sulla panchina del Milan. Gli ultimi due nomi venuti fuori non convincono. La soluzione per i rossoneri è solo una
Si fa un gran parlare del ritorno di Leo al Milan dove ritroverebbe Gattuso con il quale c’è stato un duro scontro durato diversi mesi.
Il tecnico degli emiliani, nonostante la tranquilla salvezza conquistata, rimane in bilico, contestato da una parte della tifoseria e con più di un piede lontano dalla conferma
L'ex commissario tecnico della Nazionale è pronto a rimettersi in pista dopo il fallimento mondiale degli azzurri
L'attaccante del Bologna ha rifiutato il trasferimento al Napoli a gennaio, ma la prossima estate la sua cessione appare inevitabile
L'attuale tecnico rossoblu potrebbe essere ai titoli di coda ed essere sostituito dalla prossima stagione e la società è pronta a lavorare per il sostituto
Nonostante le notevoli differenze fra i due personaggi, proseguono le presunte somiglianze fra l'ex plurivincente allenatore del Milan e l'attuale tecnico del Napoli
I due attaccanti sono alle prese con infortuni che rischiano di tenerli fuori dai giochi per un po’
Diatriba a distanza fra il dimissionario presidente federale e l’ex commissario tecnico azzurro. La scelta di Ventura e quel ripensamento sul ruolo di coordinatore tecnico l’oggetto del contendere
Le due società ed il calciatore sono prossimi ad ufficializzare il passaggio del mediano alla corte di Roberto Donadoni. Definiti anche gli ultimi dettagli che separavano le parti
San Siro potrebbe vestirsi a festa per l’ultima gara casalinga della stagione, una sfida che varrà la qualificazione europea per i rossoneri
I nerazzurri si portano momentaneamente al quarto posto in classifica scavalcando la Lazio in attesa della gara di domani contro il Palermo. I rossoblù si sbloccano dopo 3 gare senza segnare ma non riescono a fare il «colpaccio».
L’epopea rossonera degli ultimi 31 anni è stata caratterizzata da trionfi e successi grazie anche ai campioni acquistati dalla gestione che ha appena lasciato il club milanese
Quello che ha vinto a Reggio Emilia contro il Sassuolo resterà quasi certamente l’ultimo Milan berlusconiano. Fa sinceramente un po’ tristezza pensare al declino di una squadra che è partita da Donadoni & co. ed è finita con un gruppo di calciatori che fatica a lottare per un posto in Europa League.
Furioso per una sconfitta probabilmente immeritata, l’allenatore del Bologna ha sparato a zero sulla classe arbitrale, coinvolgendo inspiegabilmente anche il club nel quale Donadoni ha vissuto un’epopea straordinaria. Una caduta di stile davvero sgradevole.
Di fronte a tre ex col dente avvelenato, due in campo e uno in panchina, il Milan si gioca l’ultima chance per restare aggrappato al treno europeo.
Parole importanti quelle dell’allenatore rossonero alla vigilia della delicatissima trasferta di Bologna: Siamo in linea con i nostri obiettivi, ma queste tre sconfitte ci obbligano ad una reazione d’orgoglio».
Si profilano le due strategie per il mercato invernale rossonero: in caso di cessione di un big (Bacca), assalto a Badelj, Keita o Gomez e Zaza; altrimenti via ai colpi low cost Rudy e Krejci.
Rivelazione di cuore del tecnico del Bologna ed ex gloria rossonera, nonostante la sua vecchia società non lo abbia mai interpellato negli ultimi anni
Il prossimo direttore sportivo rossonero lavora già sottotraccia per completare l'organico di Montella. Piace molto l'esterno d'attacco ceco in forza ai felsinei
Dopo la trasferta torinese a vedere Juventus-Lione, il futuro direttore sportivo del Milan domenica sarà a Roma per assistere al confronto contro il Bologna. Sul taccuino di Mirabelli il nome del giallorosso Paredes ma anche quello del ceco Krejci, rivelazione felsinea di inizio stagione.
Critico il tecnico del Bologna, ex calciatore rossonero e compagno di Maldini nei gloriosi trionfi milanisti degli anni ottanta e novanta, circa la gestione del possibile e poi mancato ritorno del grande capitano nella nuova società
Il capitano della nazionale statunitense, dopo le esperienze con Chievo e Roma potrebbe tornare in Italia dove i rossoneri sono interessati ad un suo ingaggio per gennaio
Nel giorno dell’ottantesimo compleanno del presidente più vincente della storia del calcio, ripercorriamo il suo trentennio alla guida del Milan raccontando due dei momenti più importanti dell’epopea berlusconiana: la prima Coppa dei Campioni a Barcellona e la notte di Marsiglia.
L’allenatore del Bologna, ex gloria in campo del Milan, omaggia il presidente per i suoi 80 anni nel giorno del suo compleanno
Fra gli allenatori professionisti della stagione 2016-2017 ci sono tanti ex rossoneri a guidare le varie formazioni, col sogno di sedersi un giorno sulla panchina di San Siro
Non solo Bologna e Pescara sul giovane centrocampista argentino del Milan. Colloqui in corso fra Galliani e la dirigenza toscana per il prestito
Il celebre giornalista rivela la possibile struttura societaria rossonera con l’avvento dall’estremo oriente, che stanzierebbe subito 100 milioni per il calciomercato estivo.
La grande epopea berlusconiana è iniziata proprio con un esonero. Toccò a Liedholm quasi trent’anni fa lasciare il posto ad un giovane Capello, chiamato a trainare il Milan in Europa a sei giornate dalla fine del campionato. Una storia piena di analogia con l’avventura di Brocchi appena iniziata.
Tutta la rosa del Milan è in ritiro punitivo a Milanello, ma chi è che dovrebbe essere messo in castigo continua a lavorare beatamente ad Arcore e in via Aldo Rossi, dove si decidono le sorti dell’ex club più titolato al mondo. Berlusconi, padre e figlia, e Galliani sono i principali responsabili della crisi rossonera e nessuno sembra essersene accorto.
I due attaccanti rossoneri, tornati quest’anno al Milan per volontà di Berlusconi e Galliani, hanno deluso le aspettative di quei pochi che speravano ancora in un loro recupero. E per entrambi si prospetta un malinconico addio già a giugno, magari con destinazione Cina.
Secondo l'opinione del telecronista di Sky Sport, l'attuale allenatore del Bologna sarebbe l'ideale sostituto di Mihajlovic sulla panchina rossonera
La voce si rincorreva da tempo, ora è ufficiale: Antonio Conte lascerà la Nazionale di calcio dopo gli Europei. Per lui potrebbe essere la panchina del Chelsea. Al via ora il totonomi per il successore alla panchina degli azzurri.
Appare al momento insanabile la frattura che si è creata tra Silvio Berlusconi e l’intera sua truppa, compatta nel difendere Sinisa Mihajlovic dagli attacchi vibranti del presidente rossonero. Abbiati, Montolivo, Romagnoli, tutti schierati a favore del tecnico. Ed ora la scelta del presidente è sempre più dura.
Presente ad un evento al Portello organizzato da Levissima, il difensore rossonero ha dichiarato eterno amore al suo nuovo club, non mancando però di spedire un messaggio piuttosto critico nei confronti della dirigenza: «Su Mihajlovic mi allineo al pensiero di Abbiati, in squadra la pensiamo tutti come lui».
Da Arcore a via Aldo Rossi sono iniziate le consultazioni per la scelta del nuovo allenatore del Milan. I primi nomi sulla lista di Berlusconi e Galliani sono quelli di Di Francesco e Donadoni, ma sembra che il presidente non abbia ancora messo da parte l’idea di affidare a Brocchi l’operazione-rilancio.
Malgrado le voci discordanti riguardo il prossimo allenatore rossonero, l’amministratore delegato del Milan è già al lavoro per potenziare la rosa del prossimo anno. Nel Mirino il trequartista classe ‘93 Boufal del Lille, e i due Lancieri dell’Ajax El Ghazi (’95) e Bazoer (’96).
Intervenuto nella conferenza stampa di presentazione di Milan-Torino, il portiere rossonero ha manifestato tutta la sua stima nei confronti di mister Mihajlovic. Peccato che il presidente Berlusconi, presente anche oggi a Milanello, sia di tutt’altro avviso.
L'ex difensore rossonero non si spiega i continui rifiuti di Berlusconi e Galliani circa un possibile approdo del suo vecchio compagno di squadra, ora apprezzato tecnico, sulla panchina milanista
Il Milan, sotto la guida caparbia del tecnico serbo, pare aver imboccato la strada giusta per una rincorsa ai primi posti della classifica, fino a poche settimane fa impensabile. Eppure il destino di Mihajlovic sembra segnato. Ed è già iniziato il toto allenatore: Conte, Emery, Donadoni e Di Francesco pronti a trasferirsi a Milanello.
Il progetto del presidente Berlusconi, in caso di raggiungimento della terza posizione e conseguente approdo in Champions League, potrebbe prevedere il ritorno a casa di Zlatan Ibrahimovic. E il popolo rossonero già sogna…
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Silvio Berlusconi parla a cuore aperto del suo rapporto con il Milan e dei suoi 30 anni di presidenza. Tra passato («10 e lode il mio voto finora»), presente («Chiederò a Mihajlovic di vincerle tutte fino alla fine») e futuro («Voglio altre due finali di Champions entro 5 anni»).
Malgrado la bufera che si sta abbattendo sulla sua squadra, il tecnico serbo si dichiara tranquillo e pronto a lottare fino alla fine. Il punto è capire quando possa arrivare questa fine. Berlusconi è arrabbiato e una nuova sconfitta a Roma potrebbe sancire la rottura del rapporto tra Mihajlovic e il Milan.
L’allarme lanciato da Bonaventura dopo la grave sconfitta interna subita contro il Bologna di Donadoni rischia di creare ulteriore tensione nel gruppo rossonero: «Se abbiamo solo 28 punti a questo punto del campionato c’è poco da aggiungere, l’ultima speranza è la Coppa Italia».
Alla vigilia della prima partita del nuovo anno, il tecnico rossonero ringrazia Berlusconi per l’opportunità di allenare il Milan e professa tranquillità per il mercato in corso: «Di certe cose parlo con la società, vediamo cosa accadrà». Diramata intanto la lista dei convocati, presenti Boateng e De Jong, ancora fuori Balotelli.