19 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Rivolta in Iraq

A Mosul è scontro casa per casa

Dopo l'inizio della massiccia offensiva sulla strategica località dell'Iraq settentrionale cominciata il 17 ottobre scorso, le forze d'elite dell'esercito governativo stanno combattendo casa per casa di fronte a una feroce resistenza organizzata dai miliziani islamisti dell'Isis

Presidenziali 2016

Usa 2016, Pinotti sta con Hillary

Ovviamente mi auguro che vinca la Clinton e che la prossima presidenza americana segua quello che Obama ha fatto nel modo in cui si è interfacciato con i conflitti del mondo, ha affermato questa mattina a Genova il ministro della Difesa italiano

La nuova frontiera del mercato delle energie alternative

Se anche la guerra si fa green...

Alcune delle più grandi aziende americane collegate alla difesa, tra cui Thales SA e Multicon Solar AG, si uniranno alla NATO per testare la capacità dei militari di usare energia rinnovabile durante le operazioni militari e le missioni umanitarie. Una nuova opportunità (seppur controversa) per le aziende che operano nel settore delle rinnovabili

Lo Stato islamico

L'ISIL fattura 2 milioni di dollari al giorno

A scriverlo è Bloomberg, citando fonti dell'intelligence e dell'antiterrorismo statunitense, che sottolinea come ai ribelli non servano le donazioni esterne, potendo contare sui profitti generati dalla vendita del petrolio, dal pagamento dei riscatti, da estorsioni e contrabbando.

La crisi irachena

«Pagare riscatti ai terroristi non è buona politica»

Lo ha detto il viceconsigliere sulla sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Ben Rhodes, facendo riferimento al caso del giornalista americano, James Foley, decapitato da un miliziano dello Stato Islamico. Il gruppo terroristico infatti aveva chiesto un riscatto di 100.000 euro prima di ucciderlo. Parigi: «Jihadisti Is sono minaccia più grave mai vista finora».

La polemica

Grillo vs Renzi: «Schifezze contro M5S»

Così Beppe Grillo sul suo blog in un post intitolato «L'Italia deve ripartire». «Intervengo perché c'è una campagna stampa contro il M5S che è vergognosa: siamo a favore del terrorismo, dialoghiamo con i terroristi e non con il governo... Queste sono schifezze del nostro ebetino presidente del consiglio».

Intervista a «La Stampa»

Bonino: «Medio Oriente rischia effetto domino»

L'ex ministro degli Esteri, la radicale Emma Bonino, analizza la cisi irachena e le mosse dell'Occidente: «Non serve un genio per capire dove sono i problemi dell'Europa, dobbiamo gettare le basi per una diversa politica mediterranea, servono strumenti più adeguati per una politica almeno a medio termine»

La crisi irachena

Fabius: «Tagliare le risorse allo Stato Islamico»

Tutti i Paesi della regione mediorentale, compreso l'Iran, devono agire insieme alla grandi potenze contro le milizie jihadiste dello Stato Islamico: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, dopo che l'Eliseo ha lanciato la proposta di una conferenza internazionale sulla sicurezza in Iraq da tenersi nel prossimo settembre.

La crisi irachena

SEL: «No armi ai curdi, il rischio è la divisione dell'Iraq»

L'invio di armi ai combattenti curdo-iracheni che si contrappongono all'offensiva delle milizie radicali islamiche accentua i rischi di divisione del Paese e in ogni caso potrebbe essere decisa solo attraverso un pieno coinvolgimento del Parlamento e non, come sta accadendo oggi, attraverso una informativa alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.

La crisi irachena

«Fermate il genocidio degli yazidi»

Il grido di denuncia verso l'immobilismo internazionale è stato lanciato dal figlio del leader della minoranza religiosa da Ginevra: «Chiediamo al mondo libero di intervenire immediatamente» per fermare la carneficina, ha detto Breen Tahseen, diplomatico iracheno residente in Gran Bretagna e figlio del Principe Tahseen Saeed Bek, leader del popolo yazida.

La crisi irachena

Meloni: «#siamotuttiN»

Fratelli d'Italia lancia una campagna di sensibilizzazione sulla persecuzione dei cristiani. «Quanto sta avvenendo in Medio Oriente e in molte altre parti del mondo ai danni delle comunità cristiane - ha dichiarato in una nota pubblicata sul suo profilo Facebook la presidente di Fdi-An Giorgia Meloni - scuote le coscienze».

La crisi irachena

Obama: «Raid a Mosul tutelano interessi USA»

In una lettera al Congresso, il presidente americano Barack Obama ha spiegato di aver autorizzato gli attacchi aerei contro i jihadisti dello Stato islamico che controllavano la diga di Mosul, nel nord dell'Iraq, per proteggere gli interessi americani. Il portavoce dell'Isil inserito nella lista dei terroristi USA. Commissario UE Georgieva e Bildt in visita a Baghdad.

Con l'uscita di scena del Premier Al Maliki

Iraq, Obama pronto a incrementare aiuti

E' quanto scrive il Wall Street Journal, citando fonti USA, irachene e curde, a due giorni dal discorso alla nazione di Maliki, che ha ufficializzato la sua rinuncia a un terzo mandato. Intanto nel corso di una visita lampo a Baghdad, il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier ha promesso di aiutare il governo iracheno nella lotta contro i jihadisti dell'Is (Stato Islamico), senza es

La crisi irachena

Yazidi «massacrati» dai jihadisti nel nord dell'Iraq

I jihadisti dello Stato islamico hanno compiuto un «massacro» nel villaggio iracheno di Kocho, uccidendo decine di persone, perlopiù appartenenti alla minoranza yazida. Lo hanno riferito alla France presse funzionari curdi e un testimone. Almeno 15 jihadisti dello Stato islamico sono morti nei raid aerei americani lanciati oggi nei pressi della diga di Mosul, nel nord dell'Iraq.

Il conflitto iracheno

Yazidi in mano ai jihadisti chiamano i parenti USA: salvateci

Nelle loro disperate richieste di aiuto, raccontano tutti gli stessi orrori: famiglie in fuga a piedi catturate dai jihadisti a bordo di camioncini e macchine; uomini trascinati via sotto la minaccia delle armi e mai più rivisti, giovani donne non sposate minacciate di essere date in spose ai combattenti dell'Is, alcune di loro portate via e stuprate, e poi vendute al principale mercato di Mosul.

La crisi irachena

Iraq, il Vaticano e l'uso della forza

Mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Ufficio Onu di Ginevra, a commento della lettera del Papa a Ban Ki-moon sull'Iraq: «L'azione militare forse in questo momento è necessaria, ma mi pare anche urgente fare in modo che, coloro che forniscono armi e denaro ai fondamentalisti, i Paesi che tacitamente li appoggiano, vengano allo scoperto e smettano questo tipo

Lotta per il potere

Iraq: al Maliki non cede, è scontro con Masum

Il contestatissimo primo ministro iracheno ha conquistato un'importante vittoria nella sua battaglia per mantenere il potere, con la conferma della sua legittimità da parte della Corte federale. Un verdetto giunto mentre l'esercito, dispiegato in forze nella capitale Baghdad, resta praticamente impotente di fronte all'avanzata delle forze jihadiste.

Relazioni internazionali | La crisi ucraina

Sbagliare in Iraq fu umano, perseverare in Ucraina è diabolico

Ho sempre pensato, e credo ancora, che gli Stati Uniti siano una grande democrazia liberale e che alcune cose dello stile di vita americano e dei suoi valori possano essere, per noi europei, un esempio da seguire. Sono altresì convinto che la politica internazionale degli USA, come quella di ogni altro stato del mondo, non sia finalizzata a un generoso e irrazionale altruismo, bensì dalla comprens

La crisi irachena

Iraq: al via offensiva aerea USA

Erano circa le 6:45 del mattino a Washington, quando gli aerei della Marina statunitense hanno lanciato il primo attacco contro l'artiglieria dei ribelli sunniti dello Stato islamico (Is, o Stato islamico della Grande Siria, Isis) nei pressi di Erbil, la principale città del Kurdistan iracheno. Due F/A-18 hanno lanciato altrettante bombe guidate da 225 chilogrammi.