Il Senatore del PD: «Quel che è mancato, ancora una volta è l'esposizione al Parlamento e al paese della visione politica e strategica del futuro che ci aspetta». Zingaretti: «Ora chiarezza e velocità»
Lettera aperta del tesoriere del PD al leader della Lega: «Molto presto l'Italia si troverà di fronte alla necessità di disporre di risorse ingentissime, che nessuno ci regalerà»
Secondo Zanda per ripartire serviranno «idee nuove, molto coraggio e tanti tanti soldi, poichè occorrerà aiutare la ripresa sia del piccolo commercio sia della grande industria»
Il tesoriere del Partito Democratico: «E' arrivato il momento di fare scelte coraggiose». Crimi: «Non abbiamo paura delle elezioni». Patuanelli: «Crisi? Più sui giornali che nella realtà»
L'ex Segretario del Partito Democratico: «C'è poco da scherzare: è Ministro degli Interni e vicepremier». De Micheli: «Salvini spieghi e non scappi». Zanda: Rischio «quarantena» Italia con vicenda Russia
Lotti aveva incontrato giorni fa Nicola Zingaretti, un colloquio non proprio risolutivo se si pensa che il leader Pd aveva poi smentito di avere offerto «solidarietà» all'ex ministro.
Il capogruppo del Pd al Senato ha rassicurato, commentando la decisione di collocare il provvedimento sulla cittadinanza agli stranieri all'ultimo posto del calendario dell'Aula
Il segretario Matteo Renzi alla direzione del partito: «Dobbiamo togliere dal campo il tema dei diritti. Non è che facciamo la legge se facciamo l'accordo con Mdp»
Nel suo discorso in Aula sul Rosatellum il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda ha parlato di responsabilità politica, e di cosa determinerà davvero la vittoria o meno del suo partito
Gli esponenti del Movimento 5 stelle denunciano dal blog di Beppe Grillo la condotta del Partito democratico che ha preferito votare a favore di Silvio Berlusconi nonostante la sua presunta incandidabilità
Il Senato ha bocciato la richiesta d'urgenza degli esponenti pentastellati decidendo di rimandare a settembre il voto sulla proposta di legge di Matteo Richetti
Si riaccende lo scontro sulla riforma della legge elettorale. Nessun ritorno al proporzionale, è meglio il Mattarellum, dice il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda, provocando una levata di scudi da Fi
Lo ha detto Luigi Zanda al termine dell'incontro della delegazione Pd con il capo dello Stato Sergio Mattarella: «Largo rifiuto a governo istituzionale proposto»
Paolo Gentiloni: è questo il nome che circola nei palazzi nelle ultime ore per il dopo Renzi a Palazzo Chigi. Anche se resta possibile la nomina di Padoan o Franceschini
Sabato pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella avrà concluso il giro di consultazioni per verificare lo stato di salute dell'esecutivo. 417 deputati su 630 e 191 senatori su 315 non hanno ancora maturato il diritto alla «pensione» da parlamentare, ma potrebbero averla se tengono la poltrono fino al 15 settembre del 2017
A votazione segreta, l'Aula del Senato ha detto no all'utilizzo di 11 intercettazioni telefoniche. Pd e M5S si accusano a vicenda: il Pd pensa a un nuovo Patto del Nazareno e il M5S si allea con il centrodestra per il referendum
Una delle soluzioni proposte è il cosiddetto «foglio rosa», ossia un periodo di tempo in attesa del quale concedere l'adozione del figlio biologico del partner. Ma pare sia solo una delle tante ipotesi sul tavolo. Il Governo resta fuori dalla contesa.
Il Ministro delle Riforme al Corriere della Sera: «Sulle unioni civili siamo in ritardo, toni più bassi e dialogo». Il capogruppo PD al Senato, Zanda: «Rafforzare il no a utero in affitto ma no a pasticci».
Sul nodo della «stepchild adoption» al dunque deciderà però il Parlamento. È quanto è emerso dopo una riunione di Renzi con i capigruppo Pd e il ministro Boschi a palazzo Chigi. Renzi ha ribadito l’intenzione di non forzare sulle unioni civili, «lasciando alle Camera la possibilità di decidere autonomamente».
Il Premier-Segretario partecipa dal suo paese natale, Rignano sull'Arno, all'iniziativa del PD «Italia, coraggio!» che per questo fine settimana ha disseminato il Paese di 2.113 banchetti: «L'Italia è viva, nel 2016 nuovi posti lavoro»
Alla fine la scommessa del Pd appare vinta e si confermano le divisioni all'interno della maggioranza, con Ncd, anche se il ddl verrà soltanto incardinato nei lavori dell'assemblea, lasciando la fase del dibattito e l'esame a tempi successivi. Per Renzi il testo del ddl «non è blindato»
Per le dichiarazioni oltraggiose rivolte dal parlamentare leghista nei confronti dell'allora Ministro, in occasione di un comizio a Treviglio. L'aula ha invece respinto l'autorizzazione per l'ipotesi di reato di istigazione all'odio razziale, invocando l'insindacabilità delle dichiarazioni di Calderoli in quanto opinioni espresse da un parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni.
Riaprire la discussione sull'articolo 2 delle riforme «è molto rischioso» ma poiché «Vannino Chiti dice che con la sua proposta si allargherebbe il consenso, io dico che la praticabilità di questa strada va verificata». Lo sostiene il vicepresidente dei senatori PD, Giorgio Tonini, in un intervento pubblicato sull'«Huffington Post»
Dito puntato dal blog di Beppe Grillo sul Pd e il capogruppo Luigi Zanda per la libertà di coscienza nel voto in aula sull'arresto del senatore Ncd Azzollini dopo che lo stesso gruppo in Giunta immunità si era schierato e aveva votato il sì ai domicialiari
Matteo Renzi è furioso, e non fa nulla per nasconderlo. Proprio alla vigilia del silenzio elettorale che toglie anche il diritto di replica ai candidati alle regionali finiti nel mirino, Rosy Bindi lancia la bomba mettendo nella ormai famosa lista degli «impresentabili» stilata dalla commissione Antimafia da lei presieduta il candidato del Pd alla regione Campania Vincenzo De Luca.
Al Senato ha ricordato le vittime del tragico naufragio nel Canale di Sicilia ad avvio dei lavori dell'Aula, invitando poi ad osservare un minuto di silenzio in segno di ricordo per le vittime e di cordoglio. Maurizio Gasparri: ««Nella notte tra sabato e domenica si è verificato il più grave naufragio nei nostri mari dal dopoguerra a oggi, in cui hanno perso la vita un migliaio di migranti».
presidente dei senatori del Pd su emergenza sbarchi
il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell'Aula del Senato sulla tragedia del naufragio nel Canale di Sicilia. E ha aggiunto: «Ogni giorno muoiono donne, bambini, uomini senza nome, uccisi non dal caso, non dall'imponderabile, ma dalla crudeltà e dall'avidità dei trafficanti di schiavi, crimine che più vile e più infame non si può».
Il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, parlando all'assembla dei senatori con il premier Matteo Renzi, ha affermato che è necessario che tutti i senatori del Pd si impegnino sulla legge elettorale: «C'è urgenza di fare riforme, la tabella di marcia è serrata».
Si e' avviato questa mattina il confronto tra la commissione ristretta costituita in ambito Pd e il governo per definire i contenuti e il percorso, parlamentare o governativo, della riforma del canone e della governance della Rai.
Si è nuovamente complicata la vicenda dei due giudici costituzionali che il Parlamento in seduta comune non è riuscito a risolvere nonostante venti votazioni. Alla rinuncia di Alessandra Sandulli potrebbe sommarsi la "maretta" della quale raccontano in queste ore alcune fonti interne al Movimento 5 stelle.
La novità è che gli uomini di Berlusconi hanno cambiato atteggiamento nei confronti del candidato del Pd. Ora mettono in dubbio che abbia i requisiti richiesti per ricoprire la carica di giudice costituzionale.
La Procura di Palermo decide di ammettere la presenza del super boss di Cosa Nostra Totò Riina all'audizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La politica reagisce alla decisione con una forte disapprovazione. Parole forte di dissenso sia dal Partito democratico che da Ncd.
Dal Partito Democratico a Forza Italia: i politici si esprimono sulla riforma del lavoro, puntando il dito su contraddizioni e necessità del Paese. Zanda è convinto che oggi sarà fumata nera: al voto la prossima settimana, ma oggi in Senato l'incontro per discutere della riforma.
Il voto segreto sull'emendamento del leghista Stefano Candiani che propone di ridurre il numero dei senatori insieme alla esigenza di tutela delle minoranza linguistiche non è stato ammesso dal Presidente del Senato, Pietro Grasso.
Il senatore PD Vannino Chiti, capofila dei dissidenti, ha suggerito di posticipare a settembre le dichiarazioni di voto e il voto finale, e al tempo stesso di ridurre il numero degli emendamenti per concentrare la discussione su pochi punti qualificanti e cercare una mediazione anche sul merito.
Matteo Renzi insiste per avere il via libera della riforma costituzionale al Senato entro luglio per poi aprire la partita della legge elettorale ma da lunedì inizierà la difficile partita in Aula con i 7800 emendamenti presentati, quasi tutti dalle opposizioni. Da Sel-M5s allarme contingentamento. Anci: «più sindaci in Senato»
Il Partito Democratico ha ritrovato la sua compattezza a Palazzo Madama, ma la riforma costituzionale resta in stand by ancora per qualche giorno in attesa che Matteo Renzi, dopo gli incontri con il M5s e forse anche con Silvio Berlusconi, sciolga il nodo irrisolto della composizione del nuovo Senato.
Restano alcune perplessità sull'applicazione dell'articolo 67 della Costituzione riguardo alle sostituzioni ma in ogni caso, fanno sapere, non ci saranno scissioni. I senatori critici sul progetto riformatore del governo intendono infatti continuare la battaglia nel partito e presentare emendamenti sia in commissione che in Aula anche alla luce delle novità che riguardano l'apertura del M5S
L'esponente dem torna sui 14 autosospesi dal gruppo del Senato, dopo l'espulsione di Chiti e Mineo dalla commissione Affari costituzionali: «Che ci sia una chiusura dei vertici del Pd è sicuro, c'è il tentativo di rivendicare una posizione molto dura. Ho cercato una mediazione prima dell'assemblea nazionale, ma non è andata a buon fine. È stato un errore drammatizzare»
Non si placa il terremoto in casa Pd, dopo le espulsione dalla commissione Affari Costituzionali del Senato. Il capogruppo: «Si viene indicati nelle commissioni per ragioni politiche: bisogna essere competenti ed esperti, ma anche leali e responsabili». La replica: «Se il partito si rende conto dell'errore commesso e vuole ricucire, io ne sarò ben lieto»