Corsa al Quirinale
L'ex Presidente del Consiglio: «So contare, quindi seppure questo Pd non fosse più quello dei 101, è troppo piccolo per dare le carte». D'Alema: «Draghi al Colle e voto? Oltre il limite della stravaganza»
Mafia
Sono trascorsi quasi 50 anni dalla notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, quando la Natività dipinta da Caravaggio durante la sua permanenza in Sicilia fu trafugata
Genova
Calo del 7%. "Tuttavia i cittadini - afferma il questore di Genova Sergio Bracco - si sentono poco sicuri e protetti. E' questa percezione che dobbiamo ridurre"
Partito democratico
«L'astensionismo è primo regalo alle mafie e se la politica non trova strade buone per consenso buono finirà per aprire strade al consenso cattivo»
Poteri occulti
La presidente della Commissione Antimafia: «Sono i mafiosi che parlano della loro appartenenza alla massoneria come una sorta di evoluzione»
Giustizia
L'aula del Senato ha approvato in via definitiva la legge sulla protezione dei testimoni di giustizia a prima firma Rosy Bindi (Pd)
Politica e sicurezza
La presidente della commissione Antimafia: «Le forme di estremismo politico rischiano creare saldature con ambienti criminali»
Giustizia e politica
«Una di queste - ha dettola presidente della commissione Antimafia - rientra nelle condizioni di incandidabilità per la legge Severino, mentre le altre sei incorrono nella previsione del nostro codice di autoregolamentazione»
Partito democratico
«In questo partito non ci metto la faccia» ha detto la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, ospite di Circo Massimo, su Radio Capital
Regionali Sicilia 2017
Abbiamo chiesto a Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, un commento a caldo sull'ennesima bufera che travolge le elezioni regionali siciliane
Regionali Sicilia 2017
Le parole della presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi in una intervista al Fatto Quotidiano
Strage di via D'Amelio
25 anni fa un’autobomba piazzata in via D’Amelio uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Claudio Traina, Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi e Vincenzo Li Muli. Oggi lo sfogo della figlia Fiammetta: «Manovre per occultare la verità»
Commissione Antimafia
I risultati del sopralluogo a Parma della Commissione Antimafia smentiscono le ragioni della Cassazione, che aveva aperto alla possibilità che Totò Riina uscisse dal carcere
A Un Giorno da Pecora
Cesare Damiano, deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro, ha dato il suo punto di vista su un possibile governo Pd-Fi, una ipotesi, non proprio 'irrealizzabile', che potrebbe spingerlo anche a lasciare la politica. Ed ecco la sua proposta
Profumo arriva a Leonardo
I mercati finanziari non hanno accolto con favore la nomina dell'ex presidente del Monte Paschi Siena, Alessandro Profumo, nel ruolo di amministratore delegato di Leonardo, ex Finmeccanica
Governo Gentiloni
In centro a Roma qualcuno ha appeso dei manifesti che ritraggono Valeria Fedeli, che aveva mentito sul suo titolo di studio nel curriculum pubblicato sul sito del Miur. Solidarietà da maggioranza ed opposizione
Dal decreto fiscale al referendum il passo è breve
Con il decreto fiscale appena approvato dalla Camera, il governo Renzi ha destinato 600 milioni di euro alla Campania governata da Vincenzo De Luca. Secondo la Lega Nord si tratta di un «regalo» in vista del referendum costituzionale
Partito democratico
Le parole più «dolci» del governatore della Campania ospite di Matrix su Canale 5, di Nicola Porro, per i 5 stelle: c'è una parte «sana, progressista, che io voglio recuperare perché votano M5s per il disgusto verso il Pd. Per essere chiari»
13 i comuni monitorati dalla Commissione Antimafia
14 i candidati ritenuti «impresentabili», tutti presentati in liste civiche: 8 si riferiscono all'incandidabilità in base alla legge Severino, 3 sono casi di ineleggibilità, 3 casi riguardano il Codice di autoregolamentazione delle candidature
7 casi a Battipaglia
Secondo la relazione della Commissione Antimafia, la situazione risulterebbe rassicurante anche nelle situazioni più critiche. I 14 casi si riscontrano in liste civiche, «un varco per le mafie», secondo la Bindi
dal 14 al 21 marzo
Eventi, dibattiti e convegni per fare il punto sul fenomeno della criminalità organizzata attraverso 20 appuntamenti nelle province del Lazio e nella Capitale
i grillini insorgono contro zingaretti
Secondo i grillini la nomina di Marco Vincenzi al vertice della commissione Bilancio della Regione Lazio comporta un intervento della commissione Antimafia
il municipio è stato commissariato per mafia
Il X Municipio era stato sciolto e commissariato per infiltrazioni mafiose, ma ora i cittadini di Ostia chiedono al presidente della Repubblica di poter partecipare alle votazioni come tutta la città
L'appello del leader del M5s
«Potrebbe essere in possesso di informazioni utili alle indagini», dice il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog, chiedendo alla presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, di intervenire
In un'intercettazione lo si accosta alle sorti del presidente Usa
Cosa nostra avrebbe voluto eliminare il ministro dell'Interno Angelino Alfano per il suo impegno nell'inasprimento del 41bis, il regime di carcere duro. E' quanto emerge dalle indagini che hanno portato stamani allo smantellamento dello storico mandamento di Corleone
ecco cosa bolle nel partito democratico
Il senatore è intervenuto a Radio Cusano Campus e ha rilasciato delle confessioni piuttosto scomode per il premier
Il commento del presidente della Commissione Antimafia
Sciogliere il Comune di Roma avrebbe avuto «effetti devastanti», secondo Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia. Affiancare il prefetto di Roma e Raffaele Cantone ad Ignazio Marino si è reso necessario
Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, sul CdM
Il quadro di gravissime criticità riscontrato dalla Commissione antimafia pretende un «intervento di risanamento ad ampio raggio» sul territorio romano, capace di «bonificare la complessa macchina politica e amministrativa della capitale», afferma il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi
Le trame del Colle
L'ex capo dello Stato continua a monitare, per difendere il governo Renzi da lui fortemente voluto. L'attuale inquilino del Quirinale invece tace, ma dietro le quinte ha già iniziato a costruire il piano B in caso di caduta dell'esecutivo
La denuncia del Movimento 5 Stelle
In una nota congiunta i parlamentari M5s della commissione Antimafia puntano il dito contro il presidente Rosy Bindi, poiché non concede la possibilità agli altri membri della Commissione di intervenire e discutere: «Non commissariano Roma ma censurano la Commissione»
Prevista per domani
In una nota diffusa dalla Commissione Antimafia si comunica che nella giorata di domani ascolterà la presidente Rosy Bindi su Mafia capitale: «Una prima riflessione sugli elementi finora acquisiti»
Si riparte con gli annunci
La promessa di Matteo di tagliare l'Imu è una perfetta fotocopia di quella del suo predecessore Silvio: ormai è così a corto di idee da dover rispolverare slogan di dieci anni fa. Un segno che il suo governo è finito e che il premier è già in campagna elettorale
Partito Democratico
Diversi leader della minoranza diserteranno. Non ci sarà D'Alema, non andrà Rosy Bindi, impegnata in Sicilia per l'anniversario della morte di Paolo Borsellino, è in forse persino Bersani e, comunque, l'ex segretario non dovrebbe intervenire nemmeno se decidesse di andare.
Scosse telluriche in Campidoglio
Di Battista gli dà una settimana di vita come sindaco. Cicchitto arriva fino ad un mese. Ma Rosi Bindi propone di salvargli la poltrona mettendogli accanto una badante: con tanti saluti alla voglia di pulizia chiesta a gran voce dai romani e dalle opposizioni. Intanto il sindaco continua a sognare ad occhi aperti
L'ex sindaco di Roma in una nota
Alemanno ribadisce l'assurdità del suo presunto coinvolgimento con la 'ndrangheta che, dicono le accuse, gli avrebbe dato un aiutino in termini di voti in Calabria alle Europee del 2014. E i grillini fanno subito una proposta
Parla la deputata salernitana del M5S
Silvia Giordano ci ha spiegato la paradossale situazione di Vincenzo De Luca: il candidato «impresentabile» del PD, candidabile ma non eleggibile
Pd, resa dei conti dopo le regionali
Il senatore ex bersaniano ora propone il pugno di ferro contro i suoi ex compagni: «Abbiamo perso voti per colpa loro: il dibattito interno è andato troppo oltre. Se sperano di far cadere il governo, sappiano che dopo si andrà alle urne»
La rabbia è tanta
Un principio, in realtà, più facile da enunciare che da applicare. Lunedì è fissata la direzione per l'analisi del voto, ma nessuno dei renziani è in grado di dire se già in quella sede le «regole» verranno gettate da Renzi sul tavolo della discussione.
Regionali 2015
Matteo Renzi è furioso, e non fa nulla per nasconderlo. Proprio alla vigilia del silenzio elettorale che toglie anche il diritto di replica ai candidati alle regionali finiti nel mirino, Rosy Bindi lancia la bomba mettendo nella ormai famosa lista degli «impresentabili» stilata dalla commissione Antimafia da lei presieduta il candidato del Pd alla regione Campania Vincenzo De Luca.
In Puglia e Campania
È formata da 17 nomi la lista dei candidati «impresentabili» alle prossime regionali appena resa nota oggi dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Spiccano De Luca e la moglie di Mastella
Prima uscita pubblica nella sua Palermo
Ventitrè anni fa la stage di Capaci. Il presidente della Repubblica alla celebrazioni, centinaia di ragazzi al Villaggio della legalità. Gli studenti ridipingono la scritta «No mafia» sulla casa da cui fu azionato il telecomando.
L'ex dem parla del suo addio a Matteo Renzi
Pippo Civati, nel giorno del suo addio al Pd, rilascia un'intervista al quotidiano "Corriere della Sera", individuando i suoi interlocutori per "un progetto di sinistra di governo". Per lui, parole di rispetto dalla dem Rosy Bindi.
Ex presidente del Pd contro la legge elettorale
Rosy Bindi, ex presidente del Pd, ora alla guida della commissione antimafia, ha votato 'no' all'Italicum e in una intervista a La Repubblica afferma che quella di ieri è stata «Una vittoria di Pirro. Approvare una legge elettorale pagando questi prezzi alla qualità della democrazia parlamentare assomiglia molto a una sconfitta».
350 sì e 193 no
L'articolo 2 passa con 350 sì, 193 no e un astenuto e il quadro rimane identico a ieri. I due voti di scarto rispetto ai 352 sì della prima fiducia - ma ci sono anche 14 voti negativi in meno oggi, ieri erano 207 - non mutano il quadro politico perché, come spiegano dal Pd. Il voto finale è previsto per lunedì 4 maggio.
Fiducia sull'Italicum
Sono 37 i deputati del Pd assenti in aula a Montecitorio, che stamattina non hanno votato la fiducia all'articolo 2 della legge elettorale per motivi di dissenso politico. Altri 5, secondo quanto si apprende, erano invece assenti giustificati.
I 38 del Pd che hanno cercato di sgambettare il governo
Non si è spaccato il partito democratico, ma il partito dei dissidenti. La maggior parte dei riformisti si è schierata con il premier in difesa dell’ unità del gruppo e della poltrona. Ma anche chi ha scelto la strada dell’astensione rischia poco: «Non ci saranno azioni disciplinari, non siamo il 5Stelle», li ha rassicurati Ettore Rosato.
Pd su legge elettorale
Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, intervistato da Sky Tg24, sulla legge elettorale e lo strappo della minoranza Pd afferma che il Pd ora si impegna a rimediare: «lavoreremo nei prossimi giorni per recuperare una frattura, mi auguro che sia recuperabile, ce lo chiedono i nostri elettori», ma sottolinea che sarebbe «da irresponsabili creare problemi al Senato su Italicum».
Pd sul voto di fiducia sull'Italicum
Linda Lanzillotta, vicepresidente del Senato, durante la trasmissione Omnibus su La7, commentando il dissenso dei 38 deputati del Pd che non hanno votato la fiducia al Governo, ha affermato che ieri è «andata in scena la rappresentazione plastica di un gruppo dirigente che non comprende e non accetta il cambiamento in corso».
352 voti favorevoli
«Grazie di cuore ai deputati che hanno votato la prima fiducia. La strada è ancora lunga ma questa è la volta buona». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi scrive su Twitter dopo che con 352 voti favorevoli, 207 contrari e un astenuto il governo ha ottenuto alla Camera la prima fiducia sulle tre previste, quella sull'articolo 1 della riforma della legge elettorale.
Per le opposizioni il premier come Mussolini. Quanti Ciano nel Pd?
Il governo si avvia verso un verdetto da 25 luglio del ’43? Alcuni deputati del Partito Democratico, come D’Attorre e Civati lo auspicano apertamente. Mentre Vendola e Brunetta, finalmente a braccetto, concordano: “La fiducia sull’’Italicum è squadrismo fascista.”