24 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, sul CdM

«Le decisioni del governo su Roma vanno nella direzione giusta»

Il quadro di gravissime criticità riscontrato dalla Commissione antimafia pretende un «intervento di risanamento ad ampio raggio» sul territorio romano, capace di «bonificare la complessa macchina politica e amministrativa della capitale», afferma il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi

ROMA (askanews) - «Le decisioni del governo su Roma vanno nella direzione giusta, considerando l'attuale quadro normativo. Ora si tratterà di capire bene come si svilupperà in concreto l'azione di risanamento dell'amministrazione e la collaborazione tra il prefetto e la Giunta comunale». Lo dichiara in una nota Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia.

L'intervento di risanamento
«Il quadro di gravissime criticità che avevamo riscontrato in Commissione Antimafia, confermato anche oggi dal ministro Alfano, richiede un intervento di risanamento ad ampio raggio, in grado di bonificare la complessa macchina politica e amministrativa della capitale. Non sarebbe bastato sciogliere il municipio di Ostia e rimuovere alcuni dirigenti comunali, era necessario prevedere, come avevamo proposto e come in parte ha fatto il governo, una sorta di terza via, una fase di tutoraggio che senza azzerare le responsabilità della politica affianchi la giunta nell'individuare tutte le zone d'ombra e i settori a rischio e assuma le iniziative necessaria a ripristinare un quadro certo di legalità e la fiducia dei cittadini», aggiunge Bindi.

Ripensare la normativa sullo scioglimento
«È evidente che la vicenda di Mafia Capitale esige comunque di ripensare radicalmente normativa sullo scioglimento per mafia degli enti locali, una legge tarata su comuni di piccole dimensioni, che appare inadeguata a fronteggiare casi più complessi come già era emerso con Reggio Calabria, comune tra l'altro più piccolo del municipio di Ostia che oggi è stato commissariato. Propio alla luce di queste difficoltà mi auguro che il governo anche approfittando del ddl in discussione al Senato proceda ad una incisiva modifica della legge sullo scioglimento per mafia degli enti locali», conclude.