9 ottobre 2016 per “Storia in città”
Giornata di incontri promossi dall’Università di Trieste sulla tragedia armena in relazione con i rapporti tra Grecia e Turchia. Previste anche escursioni guidate nellelocalità simbolo di esodi e deportazioni
9 ottobre 2016, a Trieste e a Gorizia
Giornata di incontri promossi dall’Università di Trieste. Le presidenziali in Usa e la tragedia armena in relazione con i rappori tra Grecia e Turchia. Previste anche visite guidate nei luoghi delle deportazioni
Il leader di FdI commenta l'attacco di Erdogan al Papa
Il Pontefice, in Armenia, ricorda lo sterminio dei cristiani come il primo genocidio del XX secolo. Dura la reazione del paese di Erdogan: «mentalità da crociati»
Erdogan è infuriato e annuncia misure
Ankara infuriata dopo l'adozione da parte del Bundestag tedesco di una risoluzione che riconosce il genocidio degli armeni. Quali le conseguenze della presa di posizione di Berlino?
Dopo il riconoscimento del genocidio armeno di Putin
La Turchia «respinge e condanna» le dichiarazioni rese ad Erevan dal presidente russo Vladimir Putin, che ha definito genocidio il massacro degli armeni di cui ricorre il centenario. Non solo: Ankara rimbalza le accuse, e afferma che la Russia sia il Paese «nelle condizioni migliori per sapere che cosa sia un 'genocidio'»
Il leader del Carroccio interviene a Omnibus
«Se c'è qualcuno che anche in Liguria si rende conto che Alfano è il passato e non il futuro ben venga. Chissà se non ci siano segni di vita. Vedremo». Matteo Salvini ha commentato così la notizia dell'accordo elettorale stretto dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, Giovanni Toti, e la formazione centrista di Area popolare.
Un centinaio di persone per ricordare i massacri
Un centinaio di persone si è riunito simbolicamente a Istanbul per commemorare i massacri di armeni avvenuti cent'anni fa ad opera dell'impero ottomano, che la Turchia rifiuta di riconoscere come genocidio. I manifestanti si sono trovati davanti all'ex prigione, oggi Museo della arti islamiche, dove furono detenuti i primi arrestati.
Durante le celebrazioni ad Erevan
Si è osservato un minuto di silenzio ad Erevan, durante le celebrazioni del centenario del genocidio armeno. Presenti, Vladimir Putin, che ha ribadito come qualsiasi genocidio di massa sia ingiustificabile, e Francois Hollande, che ha attaccato la Turchia per non aver pronunciato ancora parole importanti sulla questione.
Non parla di «genocidio»
Ieri, Barack Obama, in occasione della ricorrenza del centenario, si è limitato a ricordare il «terribile massacro» degli armeni durante la Prima guerra mondiale, evitando di ricorrere al termine «genocidio», tanto inviso alla Turchia.
Sono capaci di mettere in discussione le relazioni internazionali
Gli antichi dicevano che la storia è maestra di vita. Di certo, alcuni episodi recenti - la querelle sul genocidio armeno, il gelo tra Cina e Giappone per i fatti della II Guerra mondiale e il processo all'ex contabile di Auschwitz - ci hanno dimostrato in queste ore quanto essa possa arrivare a farci paura, e quanto la memoria sia spesso difficile, dolorosa, inaccettabile.
Nonostante la querelle con la Turchia
Altra puntata nella saga sul genocidio armeno. La Chiesa armena si prepara a canonizzare oggi 1,5 milioni di vittime del genocidio armeno perpetrato dai turchi ottomani, alla vigilia della commemorazione ufficiale del centenario dei massacri e nonostante le pesanti critiche della Turchia, che respinge l'uso del termine genocidio.
Dopo il riconoscimento del genocidio armeno da parte del Parlamento austriaco
La Turchia ha annunciato di aver richiamato per consultazioni il suo ambasciatore in Austria, per protestare contro il riconoscimento simbolico da parte del parlamento viennese del genocidio armeno commesso dall'Impero ottomano durante la Prima guerra mondiale.
Una carneficina durata nove mesi, 100 anni fa
La Turchia da domani ospita vari leader mondiali per la commemorazione del centesimo anniversario dell'inizio della Battaglia di Gallipoli, nove mesi di carneficina che non portarono ad alcuni risultato sul terreno, ma che contribuirono a forgiare le identità nazionali di vari Stati.
Venerdì l'Armenia commemorerà i massacri
Venerdì l'Armenia ricorderà gli eventi del 1915, in cui morirono centinaia di migliaia di armeni. Si avvicina così la data ufficiale di commemorazione del tanto discusso «genocidio», su cui si è montata una querelle internazionale a partire dalle parole del Papa. E a proposito del quale Ankara continua a rimanere salda sulla sua posizione.
Sulla querelle iniziata dal Papa
La Germania, diversamente da una ventina di Paesi, tra i quali la Francia e la Russia, non ha finora riconosciuto il genocidio armeno per non indispettire la Turchia, un partner importante. Nel paese centro-europeo, inoltre, vive un'imponente comunità turca, fatta da tre milioni di persone, particolarmente sensibile alla tematica.
Dopo la querelle sul genocidio armeno
Il primo consigliere di origine armena del premier turco ha lasciato dopo aver definito un "genocidio" il massacro degli armeni a opera degli ottomani nel 1915. Ufficialmente, si sarebbe ritirato per motivi d'età; di fatto, però, Mahcupyan aveva già in passato fatto infuriare esponenti del partito parlando di «genocidio».
Dopo la risoluzione sul genocidio armeno
Il premier turco Ahmet Davutoglu ha condannato la risoluzione del Parlamento Europeo nella quale si chiede ad Ankara di riconoscere come genocidio il massacro degli armeni del 1915, definendola un segnale di un crescente razzismo in Europa.
Maratona televisiva di 4 ore
Vladimir Putin a tutto campo. Durante una maratona tv di 4 ore, il capo del Cremlino si è espresso su tutte le questioni più delicate ed attualità. Dalla situazioni in Medio Oriente al genocidio armeno, dall'economia alla crisi ucraina, fino alle relazioni con l'Iran e al caso Nemtsov.
Anche il leader del Fascismo denunciò il genocidio
In un articolo del 1902,il giovane Benito Mussolini espresse il suo lo sdegno per quello che definì un «popolo che cade»: si riferiva proprio agli armeni, il cui massacro passava sotto silenzio. Il massacro che anticipò il genocidio del 1915 che Papa Bergoglio qualche giorno fa ha ricordato, scatenando la furiosa reazione di Ankara.
Ankara respinge la risoluzione sulla commemorazione genocidio armeno
«Esempio senza precedenti di incoerenza in ogni suo aspetto»: queste, le parole del ministro degli Esteri turco a proposito della decisione del Parlamento europeo di approvare la risoluzione sulla commemorazione del genocidio armeno. Per Ankara, l'europarlamento avrebbe oltrepassato le sue competenze, ostacolando le relazioni Turchia-Europa.
Risoluzione sulla commemorazione del genocidio armento
Approvata, nella serata di ieri, una risoluzione della "miniplenaria" sulla commemorazione del centenario del genocidio armeno, che condanna tentativi di negazionismo ed elogia le parole del Papa. Da parte sua, il Vaticano reputa interessante l'ipotesi, suggerita dalla Turchia, di aprire gli archivi e rimane fermo sulle sue posizioni.
Si infuoca la polemica sul genocidio armeno
La Turchia alza i toni. Rispondendo nuovamente alle parole del Pontefice, che ha parlato di genocidio armeno, il premier ha parlato di un «fronte del male» eretto contro il Paese. E ha ricordato che coloro che sono sfuggiti all'Inquisizione cattolica in Spagna hanno trovato la pace «nel nostro giusto ordine di Istanbul e Izmir».
L'ambasciatore turco a Roma rassicura sui rapporti con Vaticano
Nel pomeriggio, il parlamento europeo dovrà pronunciarsi su una risoluzione che riguarda ila commemorazione del centenario del genocidio armeno. Erdogan mette le mani avanti, affermando che il risultato non avrà per lui alcuna importanza. Intanto, l'ambasciatore turco a Roma rassicura sui rapporti tra Turchia e Vaticano.
Il presidente turco sulla questione del genocidio
Non accenna a placarsi il dibattito sul genocidio degli armeni. Il presidente turco annuncia di essere pronto a convocare una commissione storica congiunta. E afferma che quando politici o funzionari religiosi assumono i doveri degli storici, ne esce il delirio, non i fatti.
L'appello dei partiti per il genocidio armeno
«Chi non riconosce il genocidio armeno non può entrare in UE: indecenti le parole del Governo turco e vergognoso il silenzio di Renzi e Gentiloni»: è quanto scrive su twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Dissapori per parole Papa su «genocidio» armeni
Ankara pensa ad altre misure nei confronti del Vaticano per reagire alle parole di Papa Francesco che ieri ha definito il passacro del armeni ad opera degli ottomani nel 1915 un «genocidio», dichiarazioni «senza fondamento» che «non valgono nulla per i turchi e la Turchia» secondo il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu.
Relazioni internazionali
La famiglia: E' per onorare il coraggio del presidente francese. La legge francese che ora Sarkozy può promulgare entro due settimane prevede una pena sino a un anno di carcere e una multa di 45.000 euro per chi nega in pubblico un genocidio riconosciuto dalla legge francese
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Ma il presidente americano ha omesso la parola «genocidio» dal suo discorso
Stati Uniti-Turchia
«Una delle peggiori atrocità del XXesimo secolo». Ma il Presidente americano omette la parola «genocidio». Dura la reazione di Ankara
Relazioni internazionali
I partiti di maggioranza armena vogliono ritirarla dall'odg del Parlamento
Due giorni ad alta tensione
Alla vigilia botta a risposta a distanza con il Premier Erdogan su Ue e genocidio armeno
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Il Premier turco in un'intervista allo Spiegel ha nuovamente contestato la definizione di «genocidio» per il massacro degli armeni
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La minaccia: «Fuori dalla Turchia almeno 100mila irregolari»
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Sale la tensione diplomatica tra Ankara e Washington
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Per il primo ministro turco è necessario che Erevan si ritiri dal Nagorno-Karabakh
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L'accordo siglato ieri per normalizzare i rapporti dopo anni di gelo. Contrasti sulla formulazione delle dichiarazioni finali
Firma storica a Zurigo
Normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. L'intesa ha rischiato di saltare per contrasti su dichiarazioni finali
Relazioni internazionali
Armeni criticano testo dei turchi. Lo riferiscono fonti della delegazione statunitense
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A 16 anni dalla chiusura delle frontiere
A Zurigo firma patrocinata da Usa, Russia, Francia, Svizzera
Politica estera
Ha parlato di una delle più grandi atrocità del ventesimo secolo