Scorie nucleari, la Regione Piemonte scrive al Governo
Inviata lettera ai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico: «Serve una rapida decisione per la costituzione del deposito nazionale»
Inviata lettera ai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico: «Serve una rapida decisione per la costituzione del deposito nazionale»
E' ormai un gigante muto e ingrigito, ma quando entrò in funzione, nel 1963, era l'impianto atomico più grande d'Europa. E' la prima centrale nucleare italiana, spenta come le altre a seguito del referendum dell'87
Nessun rischio di contaminazione nucleare alla centrale di Flamanville, nella Bassa Normandia, dove a un'esplosione è seguito un incendio, domato in un paio d'ore dai Vigili del Fuoco subito accorsi
La struttura, chiamata «New Safe Confinement» (NSC), è una sorta di gigantesco hangar pesante 36mila tonnellate, costruita in prossimità dell’impianto nucleare e successivamente fatta scorrere sopra il vecchio involucro di cemento del reattore. NSC è costato circa 2 miliardi di euro.
L'attuale presidente della commissione Ambiente alla Camera allora era il segretario generale di Legambiente e ricorda bene quei giorni di delirio, le vittime, e le coscienze che per la prima volta cominciavano a smuoversi
E' quanto dichiara Alessandro Portinaro, sindaco di Trino e Coordinatore della Consulta ANCI Comuni sede di servitù nucleari: «Rinvii stanno comportando aumento spese carico cittadini italiani»
E' quanto dichiara Alessandro Portinaro, sindaco di Trino e Coordinatore della Consulta ANCI Comuni sede di servitù nucleari: «Rinvii stanno comportando aumento spese carico cittadini italiani»
Nella relazione è scritto: «Non sarebbe tra l'altro marginale il danno che il perdurare della situazione attuale avrebbe sull'immagine dell'azienda e sul livello di fiducia da parte dei cittadini, con le conseguenze più dirette proprio sull'accettazione dello stesso deposito nazionale»
Approvata all'unanimità la relazione sui rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse, da parte della commissione parlamentare d'Inchiesta sui rifiuti. Diverse le criticità emerse
«A breve l'esecutivo rivelerà l'esatta localizzazione - ha detto la sottosegretaria allo Sviluppo economico Simona Vicari - posso dire che a Settentrione alcune località più di altre si stanno attrezzando per accoglierlo»
La pubblicazione della carta delle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito dei rifiuti radioattivi è stata rinviata sine die. Lo ha comunicato il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, al margine del Meeting di Comunione e liberazione in corso a Rimini.
Mentre la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) a ospitare le scorie radioattive italiane resta ancora segreta, la società incaricata di costruire l'infrastruttura, Sogin, ha lanciato il portale internet depositonazionale.it, dove sono state raccolte tutte le informazioni, già pubbliche da mesi, a riguardo
Terzo rinvio per la pubblicazione della Carta nazionale dei siti potenzialmente idonei ad ospitare i rifiuti atomici italiani. Sembrerebbe che dietro tanto riserbo ci sia la totale assenza di un reale parere sismologico dietro la mappa. Solo uno scienziato sarebbe stato interpellato, uno che si disse convinto che i fuochi di Caronia fossero di origine extraterrestre, non dolosa
La mancata realizzazione di un deposito nazionale, per Legambiente e Pro Natura comporterà il ritorno delle scorie radioattive nel Vercellese
La Sogin ha consegnato all'Ispra la mappa aggiornata delle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito nazionale dei rifiuti atomici, ma per la pubblicazione non è stata fissata una data e si dovrà attendere almeno fino a inizio luglio
Secondo il fattoquotidiano.it, che ha sentito alcuni esperti del ministero dell’Ambiente e della Sogin, le scorie nucleari italiane andranno a finire tra Puglia, Lazio, Toscana, Veneto, Basilicata e Marche. Il 16 giugno sarà finalmente resa pubblica la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il sito
Se si considerano il potenziale e i ritmi di crescita, non c'è dubbio che almeno per i prossimi dieci anni sceglieremo le rinnovabili. Solare, termico, eolico, fotovoltaico, biomasse saranno le fonti più sfruttate. Ma molti continuano a credere nel nucleare
La società che si occupa dello smaltimento delle scorie nucleari, «ha raggiunto il livello minimo del programma», ha detto il componente dell'Autorità per l'Energia, Alberto Biancardi, in audizione in commissione Industria del Senato, spiegando che c'è una «situazione di attenzione ma non di patologia» nei ritardi sulla tabella di marcia (in alcuni casi si parla di 18 anni)
La Regione «può star tranquilla» ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla realizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive
La mappa resterà segreta ancora per 2 mesi. Lo si apprende da una nota congiunta dei ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, che hanno chiesto degli approfondimenti tecnici alla Sogin e all`Ispra. Giusto in tempo perché si tengano le elezioni regionali e amministrative il 31 maggio, ha stigmatizzato il Movimento 5 stelle
In vista della conferenza sul Clima di Parigi, il Giappone è uno dei pochi Paesi avanzati a non aver presentato al segretariato dell'Onu il proprio piano per la riduzione delle emissioni in atmosfera. Il presidente della Forum giapponese dell'industria atomica, Takashi Imai: «Quest'anno rappresenta l'uscita dall'era 'Energia nucleare zero'».
Troppe morti rispetto alla media, per alcune patologie tumorali che possono essere legate all'esposizione a radiazioni ionizzanti. Questo il risultato di uno studio dell'Istituto superiore della sanità sui residenti a Latina, Rotondella (Matera), Caorso (Piacenza), Bosco Marengo (Alessandria), Ispra (Varese), Saluggia (Vercelli), Sessa Aurunca (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli) e Roma.
Il presidente del Gestore servizi energetici, Nando Pasquali in audizione al Senato: «Non sapevamo nulla, il ministero dello Sviluppo ci ha detto che non era al corrente e che insomma la notizia non è vera». L'ad della società di Stato che sta seguendo la dismissione delle centrali nucleari italiane, Riccardo Casale:«Non ho avuto informazione in merito, né in un senso né nell'altro»
Lo ha reso noto la «Woods Hole Oceanographic Institution» (Whoi), dopo che i suoi scienziati hanno raccolto campioni di acqua di mare contaminata da tracce di cesio-134 e cesio-137, sulle spiagge della cittadina canadese Ucluelet. Livelli «troppo bassi per costituire una minaccia significativa per la salute umana o la vita marina», hanno spiegato gli scienziati
Entro metà aprile avrebbe dovuta essere resa pubblica la carta che indica i comuni che potrebbero ospitare la discarica dei rifiuti radioattivi, ma la scadenza non verrà rispettata. Intanto l'assessore all'Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, ha scritto a Roma per ribadire il «fermo no» del suo territorio ad accogliere il sito.
L'associazione «Sì alle fonti rinnovabili, no al nucleare» ha provato a capire a che punto siamo in Italia sullo smaltimento delle scorie nucleari, alla vigilia della pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il luogo di stoccaggio per queste sostanze, che dovrebbe arrivare per metà aprile.
La titolare dello Sviluppo, Guidi, ha risposto ad alcune interrogazioni in tema di nucleare, in commissione Ecomafie del Senato. I ritardi di Sogin sullo smantellamento delle centrali nucleari farà salire le bollette; la nomina di Antonio Agostini (sotto inchiesta della Procura di Roma) a capo dell'Isin è all'attenzione del governo; la Francia non vuole trattare le scorie italiane.
«Secondo le nostre notizie, nel silenzio totale e assoluto, sarebbero rimaste due sole regioni candidate» ad accogliere i rifiuti radioattivi italiani, ha denunciato l'ex governatore Ugo Cappellacci.
Entro il 31 dicembre 2014 sarebbe dovuto nascere l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, per vigilare sullo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Inoltre si stanno valutando nuove classificazioni per questi scarti e la localizzazione di un deposito nazionale. Il M5s all'attacco.
Lo ha annunciato la rete «Uscire dal nucleare». Oggi è previsto il suo arrivo in Germania
Il Partito Democratico, in accordo con la deliberazione della Giunta Regionale (DGR n. 19-2351 del 13-3-06), ribadisce l’inidoneità di Saluggia
La Camera dei Deputati ha respinto a maggioranza un Ordine del Giorno presentato dall’On. Luigi BOBBA
«Compito del gruppo di lavoro è l’individuazione di un deposito nazionale centralizzato per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi»