Milan a caccia di un difensore: tutti i nomi per gennaio
L’infortunio di Caldara (fuori almeno tre mesi) costringe la società rossonera a tornare sul mercato invernale per reperire un rinforzo nel reparto arretrato
L’infortunio di Caldara (fuori almeno tre mesi) costringe la società rossonera a tornare sul mercato invernale per reperire un rinforzo nel reparto arretrato
Dopo otto anni si ricompone in rossonero la coppia di difensori centrali con i numeri 13 e 33. Allora i protagonisti erano Nesta e Thiago Silva, adesso tocca a Romagnoli e Caldara blindare la retroguardia del Milan
Il mercato è appena terminato ma il direttore tecnico del Milan è già alla ricerca degli innesti giusti per far crescere ulteriormente la squadra rossonera. Già due giovani nel mirino.
Tifosi rossoneri in delirio dopo la chiusura della maxi operazione con la Juve che ha portato a Milanello Higuain e Caldara. Ora il dt Leonardo è chiamato alla complicata opera di sfoltimento della rosa.
Ricca di spunti interessanti la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore dell’area tecnica: dal mercato a Maldini, passando per le idee condivise con Gattuso e il capitolo cessioni.
Il ritorno del brasiliano al Milan ha scatenato le polemiche tra i tifosi rossoneri. In molti non l’hanno perdonato per il passaggio all’Inter nel 2010, dimenticando però tutto quello che accadde allora.
Il nuovo Milan finito nelle mani di Paul Singer potrebbe iniziare questa nuova avventura con un contenzioso aperto con la curva sud rossonera: causa scatenante il possibile ritorno di Leonardo.
Si fa un gran parlare del ritorno di Leo al Milan dove ritroverebbe Gattuso con il quale c’è stato un duro scontro durato diversi mesi.
Arrivano conferme per quanto riguarda il possibile ritorno di un grande protagonista della recente storia rossonera. E con lui potrebbe arrivare anche il leggendario ex capitano
Alla vigilia del Mondiale di Russia 2018 il direttore dell’area tecnica Massimiliamo Mirabelli ha svelato le mosse del mercato rossonero.
Prende forma una clamorosa operazione già nella sessione del mercato invernale. Protagonista il giovane portiere rossonero e il suo insaziabile procuratore.
L’ex milanista è l’ultima idea di Marotta per trovare il sostituto di Bonucci, nonostante le smentite di rito e nonostante il club bianconero continui ad assicurare che il neo rossonero non sarà rimpiazzato
L’ex difensore rossonero racconta qualche aneddoto circa il post 2012, le cessioni eccellenti e il saluto dei grandi vecchi. Da allora squadra e club non sono stati più gli stessi
Non solo gioie e trionfi nei 31 anni di gestione societaria rossonera, ma anche numerose note negative, soprattutto nell'ultimo quinquennio
L’epopea rossonera degli ultimi 31 anni è stata caratterizzata da trionfi e successi grazie anche ai campioni acquistati dalla gestione che ha appena lasciato il club milanese
Il gigante svedese è tornato a parlare del suo addio al Milan nel 2012. Lui amava i colori rossoneri e non avrebbe mai voluto andar via. La scelta fu solo di Berlusconi che in un colpo solo decise di mettere alla porta tutta la vecchia guardia del Milan.
Due allenatori vincenti ma entrambi incompresi. Il primo criticato spietatamente dai suoi tifosi, prima al Milan e adesso alla Juve, il secondo cacciato malamente dalla proprietà thailandese del Leicester, neppure 12 mesi dopo aver condotto il club alla più grande impresa della sua storia.
L’euforia della doppietta appena siglata in Coppa di Francia deve aver aperto la pentola dei ricordi per il brasiliano. Emozionanti le sue parole di apertura nei confronti del Milan, purtroppo però Thiago Silva ha appena rinnovato il suo contratto con il Psg fino al 2020, quando ormai avrà 37 anni.
Malgrado un campionato ad altissimo livello disputato dal difensore italo-argentino ed un contratto in scadenza a giugno 2018, del rinnovo di Paletta nessuno sembra voler parlare. Una delle tante contraddizioni di Casa Milan in questo ultimo periodo.
Le due società già nel corso dell’estate si sono scontrate più volte per Pjaca, Benatia e Bentancur. Ad uscirne trionfante è sempre stata la Juve che sembra pronta ad assestare il colpo di grazia al Milan portando a Torino Thiago Silva. E poi c’è sempre la questione legata a Gigio Donnarumma…
Sempre più lontano il rinnovo del difensore brasiliano col Psg, ma i rossoneri non sembrerebbero in corsa per riportarlo a Milanello
Il difensore rossonero, protagonista di un’eccellente prestazione al suo esordio in Nazionale con la Spagna, conferma il suo magico momento e rafforza la convinzione che accanto ad un partner esperto e affidabile la sua crescita potrebbe essere ancora più rapida.
Sempre in alto mare la trattativa per il rinnovo di contratto del difensore brasiliano con il Psg, logico quindi che si inizi a parlare anche delle sue possibili future destinazioni. Tra queste, per ammissione di Paulo Tonietto, procuratore di Thiago Silva, potrebbe esserci anche il Milan, «da sempre rimasto nel suo cuore».
Compie 35 anni il campione svedese, attaccante del Manchester United e per due anni simbolo dell'ultimo Milan vincente. Dalla sua cessione è partita infatti la decadenza rossonera
Notizie discordanti fra di loro: dal Brasile prima assicurano che il difensore e capitano del Paris Saint Germain starebbe pensando al clamoroso ritorno, poi il dietrofront improvviso
Si stanno delineando le strategie rossonere per quanto riguarda la difesa: ora il primo obiettivo è Rodrigo Caio, il nuovo Thiago Silva, ma per gennaio. Il difensore brasiliano, che sta per prendere il passaporto comunitario, potrebbe arrivare dal San Paolo nella prossima finestra di mercato.
12/01/2012, la data che ogni tifoso rossonero dovrebbe segnare sul calendario: giorno in cui l’epopea gloriosa del Milan berlusconiano iniziò il suo declino inarrestabile concluso con le firme di oggi e la cessione del club di via Aldo Rossi ai cinesi. Eppure, se si potesse tornare indietro…
Si torna a parlare dei motivi dell’impasse che blocca la campagna acquisti: con lo stallo della cessione societaria ai cinesi, al Milan serve cedere i tanti giocatori in esubero. Ma l’assoluta inadeguatezza di Adriano Galliani nel riuscire a vendere i propri calciatori complica i progetti rossoneri.
Il procuratore italo-olandese apre al ritorno di Ibrahimovic in rossonero, ma preoccupano le reazioni del procuratore italo-olandese al possibile addio di Galliani al Milan. E c’è già chi teme ritorsioni, sotto forma di addii forzati dal Milan, di tutti i calciatori della sua scuderia, Donnarumma e Bonaventura su tutti.
Tanti trionfi ma anche svariate scelte errate di una dirigenza per oltre un ventennio sulla cresta dell’onda e ora sprofondata in un’inarrestabile caduta verticale.
Il giovane fenomeno rossonero fa sempre più gola alle big europee: dopo i primi sondaggi di Barcellona, Chelsea e Manchester United, ecco spuntare fuori anche il Liverpool, non più soddisfatto del belga Mignolet. Il popolo rossonero è in stato di agitazione, ma Berlusconi e Galliani hanno già pronto il piano per blindare Gigio.
Il 20 febbraio del 1986, esattamente 30 anni fa, Silvio Berlusconi divenne presidente dell’Ac Milan e iniziò uno dei periodi più fulgidi della storia rossonera. 28 trofei conquistati e un’immagine attualmente da spolverare dopo gli ultimi anni di delusioni.
L'ex difensore rossonero non rinnega la scelta di quasi quattro anni fa che lo ha portato da Milano al Paris Saint Germain nonostante il rinnovo di contratto sottoscritto appena una settimana prima
Il Milan è sempre più allo sbando. Nell’occhio del ciclone il tecnico Mihajlovic e l’ad per la parte sportiva Galliani. Ma le colpe di un tracollo così rovinoso sono tutte del presidente Berlusconi che oggi, a pochi giorni dal trentennale della sua presidenza, paga il conto di una serie di decisione scellerate.
Le tante accuse mosse nel weekend da ex calciatori - rossoneri e non - incrinano il muro di santità di Adriano Galliani. Finalmente qualcuno dice le cose come stanno inchiodando l’ad alle proprie responsabilità. L’obiettivo è convincere l’onnipotente geometra a fare quel passo indietro che tutto il popolo rossonero chiede a gran voce.
La difesa rossonera, malgrado le ultime prestazioni incoraggianti, è uno dei reparti che maggiormente necessita di opportuni ritocchi. Urge soprattutto un partner all’altezza per Alessio Romagnoli e il nome giusto sembra essere quello di Mammana, giovanissimo centrale argentino del River Plate. Ma a Milanello continua a tenere banco la questione De Sciglio.
Sarà uno dei match di cartello dell’undicesima giornata del campionato di serie A. Il Milan è reduce da due vittorie consecutive ma la Lazio in casa ha sempre vinto (5 su 5). Mihajlovic sembra intenzionato a dare ancora spazio a Donnarumma e confermare il 4-3-3 delle ultime partite, con il benestare del presidente rossonero.
Anche Berlusconi, così come già in passato Galliani, risponde con l’ormai celebre ritornello «Chi vince parla, chi perde tace» ai cronisti che chiedevano spiegazioni sui motivi della crisi rossonera. E invece mai come in questo momento la dirigenza del Milan ha il dovere morale di spiegare ai tifosi le ragioni di un tracollo intollerabile.
Arrivato al Milan con la zavorra sulle spalle dei 25 milioni spesi per acquistarlo dalla Roma, il giovane centrale rossonero è sempre più in difficoltà per colpa dei suoi compagni di reparto. Da Zapata ad Alex, passando per Rodrigo Ely, tutti si sono rivelati inadeguati. Galliani proverà a prendere un nuovo difensore per gennaio: il sogno è Rugani della Juve.
Primi dissapori interni al Milan. Mihajlovic sotto accusa dopo un inizio a corrente alternata, peggio perfino del suo predecessore Inzaghi. Troppe le criticità di questa squadra, in ogni reparto: la difesa incassa troppi gol, il centrocampo non ha ancora una sua fisionomia e l’attacco paga l’inserimento di Balotelli. Berlusconi tace ma l’insofferenza monta.
Conclusione di mercato con i fuochi d’artificio per tutte le big della nostra serie A, tranne che per il Milan. Stavolta il Condor Galliani lascia in bianco i tifosi rossoneri e conclude un mercato da quasi 90 milioni spesi senza aver completato la rosa a disposizione del tecnico Mihajlovic.
Dopo la doppia operazione Balotelli-Kucka, tutt’altro che gradita alla tifoseria, sono sempre più insistenti le richieste di prepensionamento dell’amministratore delegato, ritenuto il maggiore responsabile di un mercato estremamente costoso ma tutt’altro che soddisfacente.
Con l’obbligo di limitare le rose a 25 elementi, uno dei problemi principali è vendere i giocatori in esubero, operazione spesso resa difficile dall’ostruzionismo dei protagonisti. Eppure in Italia c’è chi riesce a farlo con grande abilità, la Juventus, capace di vendere Ogbonna addirittura per 12 milioni di euro. E al Milan sono in tanti con il foglio di via.
Dopo due anni difficili, tra infortuni veri e dubbi sulla sua vita privata, il Faraone rossonero è tornato al calcio giocato chiudendo in bellezza una stagione deludente. Dal ritiro della Nazionale, El Shaarawy afferma di essere cambiato ma intanto all’orizzonte si materializza il suo incubo personale: Ibrahimovic. E il procuratore non esclude una cessione.
Clamoroso colpo di scena nella vicenda che potrebbe vedere il ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan, dopo 3 anni passati al Paris Saint Germain. Ieri il gigante svedese ha dato il suo assenso a Galliani e adesso sarà necessario trovare l’accordo con il club parigino al quale Ibra è legato ancora per un anno. E prende corpo un affascinante doppio sgarbo alla Juventus.
Dalla gestione del caso Pirlo fino all’ancora incomprensibile marcia indietro per Tevez, passando per lo scippo di Pogba e la rinuncia ad Allegri, la raffica di nefandezze commesse dalla dirigenza del Milan tutte a vantaggio della storica rivale bianconera. E mentre il popolo rossonero piange i tifosi juventini godono.
Aria di rinnovamento al Milan. Il possibile ingresso di nuovo soci ha portato nuovo entusiasmo e trattative che sembravano impensabili fino a poche settimane fa tornano a prendere colore e sapore. È il caso del possibile ritorno di Ibra in rossonero.
L’ex calciatore di Juventus e Napoli non assolve il tecnico milanista, ma lo solleva da qualche responsabilità nell’annata fallimentare della formazione rossonera
L’ex allenatore di Piacenza ed Empoli torna sulle scelte della dirigenza milanista nell’estate del 2012 e sul mercato impostato da allora ad oggi
L’ex difensore rossonero, ora al Borussia Dortmund, ripercorre in breve la sua poco positiva esperienza a Milano