11 dicembre 2024
Aggiornato 00:30
Fuoriprogramma a La7

Rissa in diretta per la Maratona di Mentana, l'inviato non perde la flemma

Il cronista del Tg La7 Frediano Finucci a Londra per commentare le elezioni, con proverbiale calma inglese non si è scomposto nonostante due uomini si stessero azzuffando alle sue spalle, a favore di camera. «Ti si menano dietro e non hai fatto nemmeno un passetto», il primo commento del direttore, che ha aggiunto: «Abbiamo avuto anche noi la nostra scena alla Mr. Bean»

Gran Bretagna | Politica

Khan e Dugdakle «scaricano» Corbyn

Ultimi in ordine di tempo ma non di importanza sono il sindaco di Londra, Sadiq Khan, e la leader dei laburisti scozzesi, Kezia Dugdale: il loro messaggio è sostanzialmente il medesimo, ovvero l'impossibilità per Corbyn di vincere le prossime politiche, quale che sia il sostegno della base del partito.

Gran Bretagna

Corbyn: «Le persone vogliono un'alternativa reale»

Il neo-eletto leader del partito Labour, in un intervento pubblicato oggi in Italia da la Repubblica, sostiene che la sua elezione «più di ogni altra cosa, ha dimostrato che milioni di persone vogliono un'alternativa reale, e non che le cose proseguano come al solito, sia dentro sia fuori dal Partito laburista».

Le due «crisi», pur diverse, hanno alcune somiglianze

L'Europa tra «Grexit» e «Brexit»

Da mesi si evoca lo spettro del «Grexit». Ma a turbare le notti europee, dal post-voto britannico, si aggira anche lo spettro del «Brexit». Due «crisi» che hanno origini e sviluppi differenti, ma anche molte dinamiche in comune. In primis, la diffusa disaffezione verso ciò che l'Europa è diventata. O, piuttosto, che non è mai diventata.

Crisi post-elettorale per l'UKIP

«Seconde dimissioni» per Farage?

Il deludente risultato elettorale - almeno in termini di seggi - ha aperto una crisi in seno all'Ukip, il partito degli euroscettici passato dal 27,5% delle scorse europee al 12,6% delle politiche britanniche, con un singolo rappresentante a Westminster.

Cameron starebbe pensando di anticipare i tempi

Referendum «Brexit» già nel 2016?

Il premier britannico David Cameron potrebbe essere tentato di anticipare al 2016 il referendum promesso per il 2017 sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione Europea, con l'obiettivo di abbreviare la sua battaglia su due fronti, quello di Bruxelles e quello degli euroscettici in patria.

Il leader del partito eurofobo inglese cambia idea

Niente più dimissioni per Farage

A differenza dell'ex leader laburista Ed Miliband, partito per Ibiza dopo le dimissioni per consolarsi della batosta elettorale di giovedì, la lontananza di Nigel Farage dalla guida dell'Ukip, il partito eurofobo e anti-immigrati britannico, è durata lo spazio di un weekend.

Confermati pesi massimi, più le donne e gli euroscettici

Cameron II: tra continuità, quote rosa ed euroscettici

Quattro giorni dopo la inaspettata vittoria alle legislative, il Primo ministro David Cameron ha completato in mattinata la lista dei principali ministri della sua nuova squadra di governo che appare caratterizzata da una sostanziale continuità, oltre che da una maggiore rappresentanza di donne e di euroscettici.

Le congratulazioni della Casa Bianca

Obama a Cameron: «Una vittoria impressionante»

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è congratulato con David Cameron, il primo ministro del Regno Unito che ha ottenuto un'ampia vittoria alle elezioni politiche, che gli garantirà altri cinque anni da primo ministro, consentendogli, questa volta, di governare da solo.

Un risultato insperato

Tories, maggioranza sfondata per cinque deputati

Al termine dello spoglio il premier britannico uscente David Cameron si ritrova con una maggioranza assoluta insperata alla vigilia, in cui tutti i sondaggi indicavano un testa a testa con i laburisti, seppur difficile da tradurre in seggi dato il meccanismo elettorale maggioritario che privilegia la disitribuzione del voto più che le pecentuali assolute.

Nonostante i pronostici e alle accuse di indolenza

Al via il Cameron II

David Cameron ha sfidato i pronostici e chi lo accusa di indolenza, con una vittoria spettacolare alle legislative britanniche, anche se gli esperti prevedono tempi duri per lui, che resta con la bomba a orologeria della «Brexit», da lui stesso innescata.

Nel suo collegio scozzese ha battuto un pezzo grosso del Labour

Ecco la più giovane deputata inglese dal 1667

Mhairi Black, ventenne candidata dello Scottish National Party (Snp), è stata eletta alla Camera dei Comuni sconfiggendo nel suo collegio uno degli esponenti più importanti del Labour scozzese, Douglas Alexander. Studentessa di scienze politiche, ha lavorato per un periodo per la ong Oxfam.