25 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Gran Bretagna

Corbyn: «Le persone vogliono un'alternativa reale»

Il neo-eletto leader del partito Labour, in un intervento pubblicato oggi in Italia da la Repubblica, sostiene che la sua elezione «più di ogni altra cosa, ha dimostrato che milioni di persone vogliono un'alternativa reale, e non che le cose proseguano come al solito, sia dentro sia fuori dal Partito laburista».

LONDRA (askanews) - «Chi può seriamente affermare, adesso, che i giovani si disinteressano di politica o che non c'è un intenso desiderio di un nuovo tipo di politica?», chiede Jeremy Corbyn, neo-eletto leader del partito Labour, in un intervento pubblicato oggi in Italia da la Repubblica, dove sostiene che la sua elezione «più di ogni altra cosa, ha dimostrato che milioni di persone vogliono un'alternativa reale, e non che le cose proseguano come al solito, sia dentro sia fuori dal Partito laburista».
Le primarie del partito laburista britannico, secondo Corbyn, dimostrano innanzitutto che «la speranza di un cambiamento e di nuove grandi idee è tornata al centro della politica: porre fine all'austerità, affrontare e risolvere le disuguaglianze, lavorare per la pace e la giustizia sociale in patria e all'estero. Ecco i motivi per i quali oltre un secolo fa fu fondato il Labour».

Raccoglierò idee da tutti
Tornare alle origini, dunque, per cambiare faccia e metabolismo a un partito che ha perso la sua identità. Una svolta che vede molti nello stesso Labour remare contro. «La leadership del partito si sforzerà di mettere al centro la democrazia: non sarà il leader a emettere editti dall'alto. Raccoglierò idee da tutti i livelli del partito e del movimento laburista», promette e avverte Corbyn. Sottolineando che «il messaggio più importante che la mia elezione offre a milioni di persone per mandare a casa i conservatori è che il partito adesso è incondizionatamente al loro fianco», perchè «tutti aspirano ad avere una casa a un prezzo accessibile, un posto di lavoro sicuro, standard di vita migliori, un sistema sanitario fidato e una pensione dignitosa. La mia generazione ha considerato scontate queste cose e così dovrebbero fare le generazioni future». Un monito ai conservatori e alla nuova legge sul sindacato che stanno introducendo e che Corbyn non ha nessuna intenzione di votare.

Campagna per la pace e per il disarmo in tutto il mondo
Quanto alla politica estera, «è chiaro anche che il Primo ministro presto tornerà a chiederci di bombardare la Siria. Questo non aiuterà i rifugiati. Anzi,ne creerà in maggior numero. Lo Stato Islamico è assolutamente raccapricciante, e il regime del presidente Assad ha commesso delitti atroci. Ma noi dobbiamo opporci anche alle bombe saudite che cadono sullo Yemen e alla dittatura del Bahrain, armata da noi, che stermina il movimento democratico del Paese. Il nostro ruolo è fare campagna per la pace e per il disarmo in tutto il mondo».
Sul versante della crisi migratoria, infine, osserva Corby, «la risposta umana della gente di tutta Europa nelle ultime settimane ha dimostrato l'intenso desiderio di un tipo diverso di politica e di società. I valori della compassione, della giustizia sociale, della solidarietà e dell'internazionalismo sono stati al centro della recente esplosione di democrazia in un Labour sempre più influente». E a fronte di un governo tentato di chiamarsi fuori dalla condivisione del peso dell'accoglienza, il nuovo leader labour è convinto che «quei valori sono profondamente radicati nella cultura del popolo britannico. Il nostro obiettivo, adesso, è mettere a frutto quello spirito e chiedere ardentemente il cambiamento, in tutto il Paese».