19 marzo 2024
Aggiornato 05:00
Obama pronto a riprendere il pressing su Roma

Libia, il governo c'è. E ora l'Italia deve decidere se entrare in guerra (come vuole Obama)

Dopo mesi di tentativi falliti, il governo di riconciliazione nazionale si è finalmente insediato a Tripoli (ma è tutt'altro che stabile). Si è così (parzialmente) realizzata una delle due condizioni poste dall'Italia per intervenire militarmente. La seconda sarebbe la richiesta ufficiale dei libici. Ma Obama è stanco di temporeggiamenti

Dopo l'annuncio del segretario alla Difesa Usa Carter

La Libia e il paradosso italiano: se sono gli Usa ad annunciare che siamo (o saremo) in guerra

Siamo al paradosso: a rompere il silenzio sul ruolo dell'Italia in Libia è stato il segretario alla Difesa Usa Ash Carter, che ha parlato di un intervento militare a guida italiana. Non ha parlato, però delle condizioni poste da Roma: la formazione di un governo libico e la sua autorizzazione. Condizioni molto lontane dal realizzarsi

Dopo il Regno Unito, anche l'Italia è entrata nell'Aiib

L'Europa strizza l'occhio a Pechino

L'influenza politico-economica della Cina si sta rafforzando nel contesto internazionale. Non solo perché le borse asiatiche attirano sempre più capitali, ma anche perché i paesi europei - in barba agli USA - cominciano a guardare a Est. Dopo la Gran Bretagna, anche l'Italia è entrata nell'Aiib: e Germania e Francia si apprestano a fare altrettanto.

Il sen. Di Biagio chiede l'estradizione di Massimo Romagnoli

Italia e USA si contendono un ex deputato arrestato in Montenegro

Il senatore Aldo Di Biagio risponde alle domande di DiariodelWeb.it in merito all'interrogazione parlmanetare in cui chiede che il Governo prenda in mano la situazione delicata e contorta del caso di Massimo Romagnoli, ex deputato Fi accusato dal governo USA di traffico di armi e cospirazione: ««in base alla Convenzione di Palermo, Romagnoli torni sotto la giurisdizione italiana».