28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
John Philips e il referendum

Referendum, Matteo Salvini e Giorgia Meloni tuonano contro l'ambasciatore Usa: «Renzi pretenda le scuse»

L'endorsement dell'ambasciatore Usa in Italia ha scatenato le reazioni del mondo politico nazionale. Secondo Giorgia Meloni, Renzi dovrebbe pretendere scuse ufficiali, mentre per Matteo Salvini John Philips dovrebbe «farsi gli affari suoi»

ROMA – Il centrodestra si ricompatta contro le dichiarazioni dell'ambasciatore statunitense in Italia, John Philips, che si è schierato a favore del premier, Matteo Renzi, nella partita per il referendum costituzionale. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, e la presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, hanno risposto via Facebook alle parole dell'ambasciatore.

L'endorsement dell'ambasciatore Usa
L'endorsement dell'ambasciatore statunitense in Italia, John Philips, ha scatenato le reazioni di buona parte della politica nazionale. Philips si è schierato a favore del premier, Matteo Renzi, nella partita per il referendum costituzionale, sostenendo che la vittoria del «no» sarebbe un passo indietro per tutto il paese. Il risultato del voto lo decideranno gli elettori, «ma il paese deve garantire stabilità politica», ha sottolineato l'ambasciatore.

L'elogio a Matteo Renzi
«Sessantatrè governi in 63 anni non danno garanzia», ha proseguito Phillips. Il referendum sulle riforme costituzionali, «offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori». Ma l'ambasciatore non si è limitato a questo commento ed ha concluso il suo intervento con un vero e proprio elogio del premier, Matteo Renzi: «Renzi ha svolto un compito importante ed è considerato con grandissima stima da Obama, che apprezza la sua leadership».

Le reazioni del mondo politico italiano
Come era facile immaginare, le parole di Philips hanno scatenato le reazioni del mondo politico italiano, dall'esponente del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, al segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. Il centrodestra, in particolare, si è ricompattato contro le dichiarazioni dell'ambasciatore. Secondo la presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, le parole in questione sono «gravi e inaccettabili».

Meloni: Renzi pretenda le scuse
«Il rappresentante in Italia di un governo straniero non può in alcun modo permettersi intromissioni di questo tipo nella politica interna. Renzi dimostri di non essere un inutile fantoccio e pretenda le scuse immediate e formali da parte degli Usa», scrive Meloni sul suo profilo Facebook e aggiunge: «Renzi viene pagato dagli italiani per difendere la sovranità nazionale, non per fare il lacchè di lobby e grandi aziende».

Salvini: Philips si faccia gli affari suoi
Dello stesso avviso è anche il segretario del Carroccio: «Il signor ambasciatore Usa si faccia gli affari suoi e non interferisca, come troppe volte è già accaduto in passato, nelle vicende interne italiane», scrive anche Salvini su Facebook. «Spero che a novembre vinca Trump che ha già garantito che si occuperà delle questioni di casa sua. Se a votare sì al referendum sono i massoni, i banchieri e i poteri forti allora ancora più convintamente ci schieriamo per il no, ovvero per la libertà e il bene degli italiani», conclude il leader della Lega Nord.