25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Relazioni internazionali

Pinotti a Mattis: Italia pronta a impegnarsi a Raqqa, come a Mosul, nel post-Isis

Durante l'incontro con il titolare della Difesa Usa James Mattis, il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha riportato l'assoluta disponibilità italiana a impegnarsi a Raqqa nel post-Isis, proprio come sta continuando a fare a Mosul

ROMA - Dopo l'incontro al Pentagono con il collega americano James Mattis, la ministra della Difesa Roberta Pinotti ha annunciato, in un'intervista a La Stampa, che «l'Italia aiuterà la stabilizzazione di Mosul, addestrando le milizie che hanno liberato la città per inquadrarle in forze regolari, ed è pronta a fare lo stesso a Raqqa, in Siria, quando la capitale del Califfato sarà caduta». In Iraq, spiega, «prima l'obiettivo principale era addestrare l'esercito; ora potremmo intensificare la missione dei Carabinieri per produrre numeri maggiori di polizia locale», ha aggiunto Pinotti sottolineando che altri passi vanno fatti «con prudenza, perché ovviamente la ripresa di Mosul non vuol dire che non ci siano più rischi».

Da Mosul a Raqqa
Pinotti ha ribadito i motivi per cui l'Italia è impegnata in Iraq e Siria. «Noi finora abbiamo scelto di essere in Iraq perché c'è una risoluzione Onu e una richiesta del governo legittimo», ha spiegato. «In Siria il mandato Onu di sconfiggere il terrorismo esiste, ma la situazione politica è confusa, non tutti considerano il governo legittimo, e l'autorità locale non è riconosciuta». E ha assicurato: «Questi paletti noi li manterremo. Per allargare la nostra azione» a Raqqa, invece, secondo la Pinotti sarà necessario aspettare di vedere «se si chiarisce la questione politica in Siria, quali truppe addestrare, e su che base. Nell'ambito di una possibile chiarificazione delle condizioni, le forze in campo, e il percorso politico, potremmo valutare un contributo».

Prudenza, dunque, ma anche disponibilità, da parte dell'Italia, a impegnarsi nella fase di messa in sicurezza che segue la sconfitta dell'Isis. Quanto alla Libia, dopo le indiscrezioni a proposito di un cambio di strategia da parte di Donald Trump,  Pinotti ha confermato che l'omologo statuninse ha espresso totale appoggio all'Italia per la stabilizzazione della Libia. «Loro vogliono aiutare le diverse parti in campo a parlarsi, per aiutare la stabilizzazione del governo unitario, e sono disponibili a capire se da parte italiana ci sono richieste».