Verso Milan-Verona: il ritorno a San Siro di un Cerci spento
Sabato i rossoneri sfideranno i veneti in una gara fondamentale per la rincorsa europea. Il popolo milanista ritroverà un suo ex calciatore ormai sul viale del tramonto
Sabato i rossoneri sfideranno i veneti in una gara fondamentale per la rincorsa europea. Il popolo milanista ritroverà un suo ex calciatore ormai sul viale del tramonto
Sfuma il ritorno in granata del grande ex, convinto dal progetto degli scaligeri dopo il fallimento all’Atletico Madrid. Difficile anche arrivare ad El Shaarawy
Il tecnico granata vorrebbe riportare in Piemonte il grande ex e convincere la Roma a cedere l’attaccante esterno, fuori dall’undici titolare giallorosso
L’amministratore delegato del Milan non si spiega le ragioni del crosso rossonero. Eppure le spiegazioni sono sotto gli occhi di tutti ed emergono in maniera imbarazzante indagando sulla gestione incomprensibile delle ultime campagne acquisti messe in piedi da Berlusconi e Galliani.
Il tecnico rossonero, soddisfatto dopo la preziosa vittoria contro il Genoa, si gode il momento magico e manda un avvertimento alle concorrenti: «Se guardo le altre squadre che lottano per la Champions noi abbiamo tutto meglio di loro». Ma il finale thrilling con il gol preso dall’ex Cerci, fa imbestialire il tecnico rossonero.
Si avvicina il gran giorno di Milan-Genoa, la sfida tra due grandi amici, Galliani e Preziosi. Tanti i colpi di mercato negli anni sull’asse nero-rosso-blu, ma anche tantissimi flop, da Ze’ Eduardo a Constant, passando per Birsa. Oggi intanto mezzo Milan arriva dal Genoa.
L’ex calciatore rossonero, alla vigilia della gara fra la squadra di Mihajlovic e il Genoa, non teme l’apporto dei due vecchi milanisti, spesso contestati dal pubblico di San Siro
Il Milan di oggi sconta un mercato deficitario a gennaio: mancano giocatori adatti a giocare sulle fasce nel 4-4-2 di Mihajlovic, Per questo si pensa di nuovo all’olandese El Ghazi. L’obiettivo della difesa invece resta Mammana, ma adesso che da battere la pericolosa concorrenza del Napoli.
Tanti i problemi per il tecnico rossonero in vista del delicatissimo appuntamento domenicale contro il Genoa: sicuramente out Kucka, probabili assenti anche Niang e Bonaventura, oltre al solito Luiz Adriano. Potrebbe toccare a Boateng e Balotelli dal primo minuto, entrambi chiamati ad una grande prova per guadagnarsi la riconferma.
Il Milan stravince a Palermo grazie al gioco delle coppie: decisivo il duo di fascia destra (Abate-Honda), di fascia sinistra (Antonelli-Bonaventura) e d’attacco (Bacca-Niang). Donnarumma spettatore non pagante e Balotelli poco “a fuoco”, gli unici flop di mister Mihajlovic.
Un mercato invernale decisamente sotto tono, animato solo da Inter e Roma (grazie ai soldi freschi arrivati dalla Cina), e da Juventus e Napoli brave a lavorare per il futuro. Sul fronte Milan, la bocciatura per Galliani è inevitabile: gravissima la mancata cessione di Luiz Adriano che avrebbe garantito soldi freschi, ma altrettanto pericoloso non aver colmato la lacuna sulle fasce.
La preziosa vittoria sull’Inter ha avvalorato la discutibile teoria di Galliani secondo cui il Milan sarebbe a posto così. In quest’ottica vanno lette le mosse del mercato rossonero, chiuso con 4 uscite ed una sola entrata. Intanto Mihajlovic incassa tre punti e complimenti ma non certo la fiducia di Berlusconi.
Il mercato del Milan continua a non dare segni di vita. Le uniche voci che si rincorrono sono quelle legate a ritorni possibili di più o meno grandi ex: Kakà, Pato, perfino Fernando Torres in rotta con l’Atletico Madrid.
L’immobilismo inquietante in cui sembra precipitato il Milan dopo l’inaspettato ritorno a casa di Luiz Adriano, potrebbe volgere al termine con la cessione di qualcuno dei tanti esuberi a Milanello. Il primo della lista è Nigel De Jong, destinazione Mls, ma non sono esclusi colpi di scena anche per l’attaccante brasiliano appena rientrato dalla Cina.
Il tanto atteso ok da parte del fondo qatariota per il trasferimento di Alessio Cerci al Genoa è finalmente arrivato. Adesso l’esterno di Valmontone potrà passare in rossoblu e già in mattinata è atteso sotto la Lanterna per le visite mediche. Adesso Galliani dovrà sistemare El Shaarawy per poi sferrare l’assalto a El Ghazi.
Cambiano le strategie di mercato in casa Milan. Una volta si anticipavano concorrenti ed esperti di mercato, oggi gli obiettivi si condividono con i giornalisti. Con i discutibili risultati sotto gli occhi di tutti.
Confermate le preoccupanti anticipazioni offerte dal diariodelweb.it. Adriano Galliani, intervistato all’ingresso della Lega Calcio, ha ribadito che il Faraone potrebbe continuare in rossonero la stagione che porta all’Europeo: il Monaco è pronto a rispedirlo al mittente e la trattativa con la Roma è al momento congelata. Problemi anche per Cerci al Genoa.
Il mercato in uscita del Milan entra nel vivo e sono attese in settimana le cessioni di Cerci al Genoa e El Shaarawy alla Roma. Per quanto riguarda il primo, l’Atletico Madrid ha dato il benestare al prestito, mentre sul fronte romanista si attendono decisioni definitive sull’allenatore prima di chiudere con il Faraone.
Il giornalista di Mediaset è scettico circa un impegno massiccio della società rossonera nella campagna acquisti invernale appena iniziata
Per la partita più importante partita dell’anno, mister Mihajlovic lascia a casa cerci per scelta tecnica e Alex per un problema al ginocchio. Tra i convocati si rivede Boateng, ma il posto da titolare sulla fascia destra dovrebbe essere ancora del giapponese Honda. Possibile il ritorno in campo dal 1° minuto di Zapata e Luiz Adriano.
Il timore evocato da mister Mihajlovic alla vigilia si è drammaticamente materializzato dopo la sconfitta interna contro il Bologna. Bonaventura, uno dei pochissimi a salvarsi, ci mette la faccia; il tecnico rossonero, Cerci e quasi tutti gli altri calciatori del Milan la perdono irrimediabilmente.
Alla vigilia della prima partita del nuovo anno, il tecnico rossonero ringrazia Berlusconi per l’opportunità di allenare il Milan e professa tranquillità per il mercato in corso: «Di certe cose parlo con la società, vediamo cosa accadrà». Diramata intanto la lista dei convocati, presenti Boateng e De Jong, ancora fuori Balotelli.
Il noto cronista del quotidiano Il Giornale boccia definitivamente l'esterno d'attacco rossonero, peraltro non lontano da una cessione al Genoa già nel mercato invernale
Inizia a profilarsi all’orizzonte una delle più suggestive operazioni di mercato per questa finestra di gennaio: il passaggio di Candreva al Milan, in cambio di El Shaarawy (possibile pacco di ritorno dal Monaco), il cartellino di Matri e conguaglio.
Il giornalista esperto di calciomercato conferma l'interesse dei rossoneri per l'esterno laziale, ma rivela anche la difficoltà della trattativa per l'elevata quotazione del calciatore romano
Intervistato dal periodico Forza Milan, l’esterno di Velletri ha ammesso di trovarsi bene a Milano e di essere felice di giocare in un club prestigioso come quello rossonero. E dal punto di vista tecnico ha confessato quali sono i suoi due idoli: «Robben e Totti, ammiro il loro modo di giocare».
Il giornalista di Sky Sport anticipa un paio di mosse rossonere nel mercato di gennaio che si avvicina: «Vogliono giocare anche nelle coppe europee»
Il tecnico rossonero Mihajlovic può tornare a sorridere dopo l’importante successo colto a Marassi contro la Sampdoria, ma la partita del Milan è tutt’altro che brillante. Gli unici lampi sono degli attaccanti, serviti poco e male da un centrocampo inadeguato. E in difesa si continua a ballare.
Per affrontare al meglio il fondamentale impegno contro la Sampdoria, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, l’allenatore rossonero mette da parte il turn over e sceglie la migliore formazione possibile. Tra i convocati torna Antonelli, mentre Balotelli resta a casa per l’influenza.
Dopo la brutta prestazione contro il Carpi, Mihajlovic sembra intenzionato a cambiare ancora il volto della squadra: fuori Cerci, dentro Luiz Adriano, la quattordicesima formazione diversa in 16 partite. I numeri però inchiodano il tecnico serbo alle sue responsabilità e la pazienza di Berlusconi sta per finire.
I sogni di gloria del Milan svaniscono miseramente in una fredda notte emiliana. Al cospetto di un Carpi solido e pugnace, i ragazzi di Mihajlovic mettono nuovamente a nudo tutti i limiti di gioco espressi finora. E intanto il tecnico serbo continua a parlare di atmosfera strana…
Praticamente tutto fatto per il ritorno di Boateng in rossonero a gennaio, ora però a tenere banco è il rientro di Balotelli in campo dopo l’operazione del 18 novembre. A preoccupare l’allenatore rossonero è l’improvviso forfait di Antonelli che salterà sicuramente la trasferta di Carpi.
Tra indiscrezioni di mercato, insinuazioni polemiche sul cambio di procuratore e dubbi sulle scelte di Mihajlovic, il fantasista rossonero finisce in prima pagina, stavolta non per i gol segnati.
Il Milan si rialza dopo la pesante battuta d’arresto subito contro la Juventus la scorsa settimana. Merito del tecnico Mihajlovic che ha disegnato per la sua squadra un abito nuovo di zecca (il 4-4-2) e dei suoi ragazzi, Niang, Bonaventura, Cerci, Romagnoli e Montolivo su tutti. A farne le spese una Sampdoria troppo brutta per essere vera. Per Montella si prevedono dure settimane di lavoro.
Alla vigilia di 4 partite che potrebbero consentire al Milan di fare bottino pieno, il tecnico rossonero dichiara di non accontentarsi di 10 punti e lancia la sfida alle concorrenti per un posto Champions. Contro la Sampdoria spazio al 4-4-2, ma gli interpreti saranno gli stessi della scorsa settimana.
Alla vigilia del delicatissimo match contro la Sampdoria, a Milanello è in programma l’incontro tra il presidente rossonero e la squadra, ma soprattutto con il tecnico serbo che finora ha deluso le aspettative della società. Alla base del colloquio un concetto chiave: terzo posto e Champions oppure addio.
In vista del decisivo match contro la Sampdoria, in programma sabato prossimo a San Siro, Mihajlovic lavora all’ennesimo cambio di modulo stagionale: un 4-4-2 con Luiz Adriano schierato in attacco accanto a Carlos Bacca. Inevitabile pensare ad un suggerimento tattico da parte del presidente Berlusconi.
I tifosi rossoneri continuano a difendere il tecnico, scaricando le responsabilità del momento no del Milan su Berlusconi e Galliani, ma appaiono evidenti le responsabilità e gli errori tecnico-tattici di Mihajlovic nella sua discutibile gestione del gruppo.
Il presidente Berlusconi è sempre più irritato dalle prestazioni del Milan targato Mihajlovic. Al cospetto di una Juventus tutt’altro che irresistibile, i rossoneri rinunciano a giocare e alla fine incassano la quinta sconfitta in 13 partite. Altro che «strana atmosfera attorno al Milan», il tecnico dovrebbe preoccuparsi di quella in campo.
Il tecnico rossonero si scaglia contro chi, secondo lui, giudica senza equilibrio il percorso rossonero. Eppure certe prestazioni del Milan sono sotto gli occhi di tutti. Intanto si avvicina il big match Juve-Milan, secondo Mihajlovic non decisivo. Grande attesa per il confronto generazionale tra Buffon e Donnarumma.
Il ritorno in anticipo di Carlos Bacca (e di Zapata) dovrebbe aver sciolto ogni dubbio di formazione per Mihajlovic. Contro la Juve toccherà al colombiano guidare l’attacco rossonero e accanto a lui ci sarà il francese Niang, con Bonaventura arretrato a centrocampo. Abate e Alex favoriti su De Sciglio e Mexes per una maglia da titolare.
Oltre a Cerci e Supermario, i cui prestiti scadranno a giugno, Montolivo, Mexes, Zapata, Alex, Nocerino e Abbiati sono in scadenza di contratto nel prossimo giugno. La vera rivoluzione potrebbe sconvolgere il reparto difensivo del Milan, ma non si escludono sorprese.
Il tecnico rossonero è sempre più un maestro del metodo bastone&carota. Nel mirino di Mihajlovic soprattutto Cerci e Honda, entrambi punzecchiati a parole ma probabili titolari contro l’Atalanta
Con una squadra rimaneggiata da infortuni e squalifiche e un centrocampo in evidente deficit di qualità, il Milan potrebbe dare una svolta definitiva alla stagione: in caso di vittoria, modulo e schemi del tecnico serbo avrebbero la meglio anche sul valore dei singoli. In caso contrario, Galliani dovrà di nuovo rispondere di un mercato poco appropriato.
Il terzo successo consecutivo, contrassegnato dalle prestazioni sontuose di 4 ex-giallorossi (Bertolacci, Cerci, Romagnoli e Mexes) evidentemente in clima derby, ha restituito il Milan agli onori delle cronache e ai primi posti della classifica. Ora c’è da affrontare l’Atalanta in piena emergenza infortuni e con Bonaventura squalificato.
La vittoria dell’Olimpico regala una nuova protagonista al campionato. È il Milan di Cerci, Alex, Donnarumma e Montolivo, ma è soprattutto la squadra di Sinisa Mihajlovic, l’uomo capace di regalare finalmente un’anima vincente ad un gruppo immalinconito da troppe stagioni fallimentari.
L’incoraggiante secondo tempo disputato contro il Chievo potrebbe aver frenato l’ennesimo cambio di modulo a cui Mihajlovic stava lavorando. Avanti con il 4-3-3 e spazio ad un Bacca ritrovato, ad un centrocampo che sta trovando la quadratura giusta e a una difesa sempre più sicura grazie all’autorevolezza di Romagnoli e all’esperienza di Alex.
Contro un Chievo inoffensivo basta un Milan bello a metà, ma adesso arriva la prova del nove: un successo all’Olimpico contro la Lazio domenica sera infatti garantirà ai rossoneri di Mihajlovic il nono punto in tre partite e l’ufficiale dichiarazione di «fuori pericolo».
Ben 8 italiani schierati dal primo minuto contro il Sassuolo, altrettanti ne scenderanno in campo stasera a San Siro contro il Chievo. La rivoluzione italica di Mihajlovic inizia a prendere forma. E il presidente Berlusconi finalmente sorride.
Costretto dal pareggio di Berardi a cambiare le carte in tavola, il tecnico serbo potrebbe aver individuato una nuova versione ultraoffensiva del Milan, un 4-2-4 con Bacca e Luiz Adriano davanti e Bonaventura e Cerci sulle fasce, che già contro i neroverdi ha pagato un buon dividendo.