31 luglio 2025
Aggiornato 04:00
Serie A | Milan, 2 - Genoa, 1

È festa Milan, ma il Mihajlovic furioso minaccia tutti

Il tecnico rossonero, soddisfatto dopo la preziosa vittoria contro il Genoa, si gode il momento magico e manda un avvertimento alle concorrenti: «Se guardo le altre squadre che lottano per la Champions noi abbiamo tutto meglio di loro». Ma il finale thrilling con il gol preso dall’ex Cerci, fa imbestialire il tecnico rossonero.

MILANO - Sulla carta doveva essere una partita senza storia. Troppo il divario tecnico ed emotivo tra il Milan, in vertiginosa ascesa verso le zone alte della classifica dopo un inizio di campionato zoppicante, e un Genoa invece in precipitosa discesa verso gli inferi della serie A. E così è stato, almeno per i primi 90 minuti. Poi i rossoneri hanno provveduto a mettersi da soli un ingombrante bastone tra le ruote, consentendo all’ex Cerci di timbrare il consueto gol dell’ex in pieno recupero (il secondo consecutivo dopo quello di Armero dell’Udinese domenica scorsa) e contribuendo a far salire la pressione arteriosa ai tifosi milanisti, già pronti ad assaporare tre facili punticini ed invece costretti ad un extra di ansia e palpitazioni gratuite.

«Non si può soffrire così»
Per fortuna del popolo rossonero, il Genoa di oggi è troppo poca cosa per impensierire realmente il Milan di oggi, ma quel finale è riuscito quasi a mandare di traverso la vittoria a mister Mihajlovic: «Noi oggi dovevamo vincere la partita e per questo sono soddisfatto. Abbiamo giocato bene non rischiando quasi niente, ma le partite bisogna chiuderle. Alla fine si prende un gol così e nei minuti finali si rischia. Per questo ero arrabbiatissimo».

«Siamo meglio delle concorrenti»
Fin qui le dolenti note. Ma la vittoria contro il Genoa ha portato in dote tantissimi altri elementi positivi, dal recupero di tanti rossoneri ritenuti persi per la causa (Montolivo, De Sciglio, Honda, solo per citarne alcuni), all’ormai consueto gol del bomber Bacca, oltre ai tre punti rosicchiati all’Inter: «Vedendo giocare il Milan e le altre squadre che lottano per il terzo posto, sono convinto che noi abbiamo tutto meglio di loro, come spirito, intensità, qualità di gioco, compattezza di squadra. Se continuiamo anche noi con queste prestazioni, magari migliorando in precisione davanti alla porta, nella lotta per un posto Champions ci siamo anche noi».

«Attento Napoli!»
Peccato solo che lunedì prossimo (il match del Milan è posticipato al 22 febbraio) i rossoneri saranno costretti ad affrontare sul terreno del San Paolo un Napoli ferito nell’orgoglio dopo l’immeritata sconfitta - e conseguente perdita del primo posto in classifica - contro la Juventus. Ma mister Mihahjlovic non sembra preoccupato: «Tendenzialmente sono concentrato sulla mia squadra. Certo, loro sono fortissimi e hanno un potenziale offensivo enorme. Higuain è come una tassa, parti sempre sotto 1-0 con lui. Però anche noi al momento siamo una squadra difficile da battere. Abbiamo trovato un nostro equilibrio, come dimostra la classifica, abbiamo fatto 14 punti nel girone di ritorno e potevano essere di più. Sono convinto che sarà una bella partita».

«Bravi Montolivo, Honda e De Sciglio»
Chiusura dedicata ai singoli, dai più meritevoli e quelli che invece non sono piaciuti a Mihajlovic: «Non mi piace parlare dei singoli, però se oggi devo fare dei nomi dico Honda e Montolivo, due giocatori che hanno trasformato i fischi in applausi. Ma anche De Sciglio mi è piaciuto, io lo reputo un titolare anche se Abate e Antonelli stanno giocando bene ed è giusto che giochino loro. Però è importante farsi trovare pronti quando c'è un infortunio e Mattia l’ha fatto». 

Balotelli a rischio
Ma c’è anche chi ha fatto letteralmente infuriare il tecnico rossonero nel corso dei convulsi minuti finali. A tutti è sembrato che l’oggetto degli strali di Mihajlovic fosse Mario Balotelli, ma l’allenatore serbo alla fine edulcora la pillola per il suo attaccante: «È anche colpa mia, da adesso chi non si è disposto a sacrificarsi fino al 94' non metterà più piede in campo. Ma non mi riferisco solo a Balotelli. I diretti interessati sanno a chi mi riferisco, non c’è bisogno di fare nomi».

Sarà, ma l’avventura di SuperMario al Milan sembra definitivamente conclusa con diversi mesi di anticipo.