31 luglio 2025
Aggiornato 04:00
Calcio - Serie A

Milan, prove tecniche di rivoluzione

In vista del decisivo match contro la Sampdoria, in programma sabato prossimo a San Siro, Mihajlovic lavora all’ennesimo cambio di modulo stagionale: un 4-4-2 con Luiz Adriano schierato in attacco accanto a Carlos Bacca. Inevitabile pensare ad un suggerimento tattico da parte del presidente Berlusconi.

MILANO - Suvvia, non scherziamo. C’è davvero qualcuno disposto a credere che l’ennesimo cambio tattico sperimentato in questi giorni dal tecnico Mihajlovic sia solo frutto del suo credo calcistico e non l’inevitabile conseguenza dell’intromissione poco discreta di Silvio Berlusconi? Dall’alto della sua ricca conoscenza del «giuoco» del calcio il numero uno rossonero può permettersi di mettere lo zampino perfino nell’area tecnica e pazienza se ancora una volta l’allenatore rossonero di turno sarà costretto ad ingoiare un boccone amaro.

Trequartista dove sei?
D’altronde, che la ritrovata passione del patron milanista si sia concretizzata nel ricominciare ad imporre scelte più o meno discutibili ai propri dipendenti è confermato dalla decisione presa «autonomamente» in estate dal nuovo mister Sinisa Mihajlovic: si passa al 4-3-1-2, con buona pace di chi rammentava con nostalgia gli ultimi 4 anni vissuti a Milanello a pane e 4-3-3.
Dice, ma come si fa a proporre un modulo con il trequartista senza averne neppure uno decente in rosa? Che sarà mai, basterà adattare Honda, Suso, Bonaventura, Bertolacci, Montolivo, Cerci e magari - all’occorrenza - anche De Sciglio e Nocerino, che tanto ormai nei loro ruoli non trovano più posto, e il gioco è fatto.

La breve vita del 4-3-3
Come sia andata a finire risulta piuttosto evidente. Con il 4-3-1-2 il Milan ha mostrato tutti i suoi limiti e il cambio di modulo è stata un corollario inevitabile. Non che con il 4-3-3 sia andata tanto meglio, soprattutto dal punto di vista della qualità del gioco, ma almeno qualche risultato è arrivato. La squadra di Mihajlovic è passata dalla parte destra alla parte sinistra della classifica e l’umore irrequieto di Silvio Berlusconi si è momentaneamente chetato.
È bastata però la sconfitta di Torino per riportare a galla tutta la legittima insoddisfazione del presidente che, come spesso ricorda agli astanti, soffre quanto un tifoso normale con la differenza che lui ci mette i soldi (solo 90 milioni di campagna acquisti la scorsa estate). Come mai però si ostini a tenere al posto di comando un amministratore delegato con delega allo spreco, decisamente inadeguato, è un mistero per tutti. Ma questo è un altro discorso.

Luiz Adriano a casa con i titolari
Adesso è però di nuovo ora di cambiare a Milanello. Dopo aver bruciato il modulo con il trequartista, adesso tocca al 4-3-3 andare in soffitta per lasciar spazio ad un più robusto e compatto 4-4-2, che consentirà a Sinisa Mihajlovic di schierare due punte di ruolo, secondo il ferreo diktat berlusconiano.
La notizia ha trovato conferma già nel tardo pomeriggio di ieri scorrendo l’elenco delle convocazioni diramato dal tecnico serbo per il triangolare in programma a Bari con i galletti e l’Inter. Tutti i titolari di Torino, ad eccezione di Gigio Donnarumma, sono rimasti a casa ad allenarsi e preparare al meglio la sfida contro la Sampdoria; con loro anche Luiz Adriano, malgrado lo status di panchinaro conseguito nelle ultime giornate. 

Tutto dipende da Bertolacci
Questo può voler dire solo una cosa: contro la sua ex squadra, il sergente di ferro rossonero schiererà il Milan secondo un rigido 4-4-2 con il brasiliano a Carlos Bacca di punta. Tutti i dubbi dello staff tecnico milanista oggi riguardano l’assetto della linea mediana. Fatto salvo il ruolo intoccabile di Bonaventura come esterno sinistro, molto dipenderà dall’eventuale recupero di Bertolacci. Se l’ex genoano ce la farà, sarà lui a far coppia con Montolivo in mezzo e Kucka a destra; altrimenti lo slovacco si sposterà in mezzo e sulla fascia destra toccherà a uno tra Cerci o Niang.
Sarà la terza rivoluzione tattica in 14 partite per il nuovo Milan di Mihajlovic, speriamo si tratti di quella definitiva.